Calle joshi

SEAdLINNNG
Match | By Poppo • 02-03-2021
Image Credits: SEAdLINNNG

Il paradosso di due carriere che si sono cristallizate

Tra meno di 24 ore allla Nippon Budokan la Stardom metterà in scena il suo show più atteso degli ultimi anni, un anniversario (il decimo) che verrà chiuso dalle stelle di oggi, Utami Hayashishita, Giulia e Tam Nakano, ma altresì pregno della sua storia grazie ai ritorni eccellenti di tante vecchie glorie e meteore messe tutte assieme appassionatamente nella rumble di apertura: Yoko Bito, Koguma, Hiromi Mimura, Hiroyo Matsumoto, Miho wakizawa, Momoe Nakanishi e la prima Wonder of Stardom, la Yuzupon Ranger Yuzuki Aikawa.

Proprio la battaglia per la White belt chiuderà questa ricca serata e la lunga e sentita rivalità tra l'attuale campionessa e la leader delle Cosmic Angels, una faida talmente intensa da essere riuscita a rubare le luci della ribalta alla clamorosa invasione di campo da parte delle ragazze della SEAdLINNNG che alla fine dell'anno scorso aveva portato il ritorno a casa della fondatrice Nanae Takahashi e soprattutto quello di Yoshiko dopo i terribili fatti di 7 anni fa. A Nanae spetterà invece la prima contesa singola dell'evento, dove affronterà - corsi e ricorsi - la detentrice della Wonder che ad oggi vanta il maggior numero di difese ed il regno più lungo in assoluto, ma che da più di un anno sembra aver smarrito la strada.

Achille

Quando Momo Watanabe affrontava per la prima volta in assoluto la sua presidentessa era sempre il mese di Marzo e l'anno era il 2015: allora era una giovane trainee appena quindicenne che stava muovendo i primi passi nel mondo joshi, ma la Takahashi vedeva in lei un grande potenziale, tanto da averle concesso la possibilità di debuttare verso la fine dell'annata precedente dopo un periodo relativamente breve di formazione. In quei 10 minuti la futura dark peach si era messa in mostra andando oltre le consuete esibizioni delle pari ruolo, spesso limitate al solo comeback finale, invece Momo aveva messo in mostra tutta l'esplosività del suo repertorio, senza paura di colpire con le sue ginocchiate la sua superiore, costringendola ad una lunga sequenza di sottomissione finale per averne la meglio.

Flashforward, fine 2020, sul ring della Korakuen Hall ci sono Mayu Iwatani, Yoshiko e Nanae Takahashi, alle quali si aggrega la Watanabe: pur avendo appena superato i 20 anni, é l'unica assieme alla Stardom Icon a poter vantare una militanza abbastanza lunga da poter di aver conosciuto la precedente gestione e soprattutto di avere le spalle sufficientemente larghe per poter andare faccia a faccia con l'ex mentore; lei, che oltre al già citato regno può dirsi a tutti gli effetti colei che ha ereditato quella cintura dalla grande Io Shirai diventando anima e core della compagnia e che pareva dovesse diventarne la vera portabandiera dato che nel 2018, con la Iwatani a mezzo servizio aveva spesso e volentieri chiuso gli spettacoli da protagnonista. Un'ascesa partita dal suo rientro dopo il grave infortunio al crociato riportato l'anno prima e che pareva inarrestabile, ma la realtà ad oggi, Marzo 2021, la sua presenza in quel dato momento é stata frutto non della sua crescita, ma del suo momento di stasi.

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Non é un segreto infatti che l'ex enfant prodige da ormai 2 anni stia svolgendo il ruolo di comprimaria all'interno della sua stessa unit dove Utami, Azumi e persino una novizia di primo pelo come Saya Kamitani si sono prese spazi e riconoscimenti importanti mentre la loro leader veniva usata per legittimare ragazze di punta come Mayu (lo anniversario) e la stessa Utami, oppure per mettere in scena incontri inediti di qualità come é avvenuto poco tempo fa con Syuri. In sostanza da un lato viene confermata la fiducia nelle sue qualità di worker, dall'altro non viene reputata abbastanza carismatica per trainare la Stardom in questa fase di rinnovo dirigenziale.

Premesse che spiegano il suo "prestito" in SEAdLINNNG per imbastire un'anteprima della prossima sfida a Nanae e con l'occasione di fare da chioccia alla giovane Lida Saya, attuale Future of Stardom e un'altra ragazzina che sta avendo la possibilità di fare esperienze che molte a coetanee che l'avevano preceduta non era stata concessa per via della rigidità nella formazione dei talenti tipica di molte realtà giapponesi e che nell'attuale regime di Nanae é ancora molto forte, basti pensare che ragazze come Honori Hana stanno iniziando solo ora ad accumulare esperienze di livello, dopo anni di militanza in una compagnia dove per la maggior parte si esibiscono freelance o conoscenze provenienti da altre realtà. Un nuovo corso che ha portato Giulia a vincere quella che é la seconda cintura per importanza della Stardom dopo appena due anni carriera: bruscolini se paragonati al percorso fatto dalla stessa Momo o da Tam Nakano, così come é paradossale che la piccola Saya, come quella più grande, o un'altra neo arrivata come Himeka abbiano lottato da subito nel 5 Star Grand Prix quando le "giovani di lungo corso" Azumi e Starlight Kidd per partecipare per la prima volta hanno dovuto attendere anni di gavetta.

Una fame di volti nuovi che ha travolto Momo e in parte la sua ex compagna di tag Jungle Kyona (ferma ai box per una tremanda combinazione di infortuni che la terranno lontana dalle scene ancora a lungo), praticamente la generazione che doveva prendersi sulle spalle la società.

La tartaruga

Ad attendere la capitana delle QQ nello scantinato della Shin-Kiba si sono presentate le attuali neo campionesse di coppia, la santa alleanza tra l'ex AJW Takahashi e l'ex JWP Arisa Nakajima, un sodalizio formatosi dopo una lunga guerra tra le due e culminata - sempre in tema di ricorsi storici - in un Kamikiri per molti versi storico e che pareva aver messo un punto esclamativo finale sulla carriera ad alti livelli della presidentessa, rilanciata nell'ultimo periodo anche per via della volontà di garantire a Sareee  un'ultima passerella prima di partire - davvero stavolta - per gli Stati Uniti, ma soprattutto per via della poca profondità del roster della sua promotion ormai fermo da molto tempo alla trinità Yoshiko-Arisa-Nanae e retto prevalentemente da ospitate "di lusso" di gente come Tsukasa Fujimoto o ASUKA.

Con queste premesse ci si sarebbe attesa quindi una battaglia se non alla pari, quantomeno all'ultima mossa per stabilire la supremazia tra le due realtà e tra le generazioni di differenza tra le due coppie, invece quest'ultimo fattore é stato fatto pesare particolarmente a sfavore delle ospiti.

L'inizio delle ostilità, come le parti salienti dello svolgimento hanno visto Momo e Nanae fronteggiarsi, con la prima che spesso e volentieri ha provato ad affondare con il proprio arsenale di calci, ma dando sempre l'idea di scalfire appena la padrona di casa, che da par suo ci ha messo del suo invitando la rivale a colpire più forte, un po' come si vede fare dalle veterane nei confronti delle alunne.

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Così la partenza sprint delle ragazze di Fuka é stata spenta molto presto e come prevedibile a Lida é spettato il compito di intervenire per prendersi la sua razione di colpi da parte di Arisa, la quale invece si é limitata in tutto e per tutto a fare da spalla isolando le due nelle fasi di dominio della propria squadra, lasciando loro appena qualche spiraglio di offensiva. Normale nei confronti della piccola gorillessa, meno per Momo nonostante il ruolo di underdog sia stato e rimane quello a lei più congeniale essendo molto brava a bilanciare le sue qualità di incassatrice a quelle di striker feroce, ma nel momento in cui la seconda componente viene a mancare il rischio é quello di veder cadere tutto il palco e così in parte é stato, anche perché le avversarie pur facendo valere le loro solidissime basi, non hanno mai dato l'impressione di aver messo in campo tutte le loro migliori qualità, di andare con il pilota automatico, come si vedere frequentemente nei tanti incontri "in replica" proposti dalla SEAdLINNNG.

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A dare profondità alla disputa - ed aggiungere spunti per il confronto di domani - é stato l'uso del B Drive da parte della Takahashi, una mossa da lei usata di tanto in tanto ormai che invece é divenuta una delle trademark fisse della Watanabe dalla serie di incontri con la Shirai ai tempi della rincorsa alla White. Una cortesia ricambiata con la stessa moneta dove finalmente si é visto un confronto alla pari sul piano psicologico, accuito dalla serie di Diving Double Knee Strike che hanno ricordato molto la stessa sequenza adottata da lei durante quel loro primo confronto, specie per la foga nel voler dimostrare la propria volontà di affermarsi, la stessa che dovrà mostrare in misura maggiore per dimostrarsi all'altezza della grande serata che la attende.

Un canovaccio che non poteva portare ad una conclusione diversa da quanto visto e nel momento in cui Saya é rimasta da sola sul ring si é palesata la sua condizione di vittima sacrificale e seppure sostenuta dagli interventi fuori ring della compagna, il copione si é adagiato su una scrittura vista e rivista, senza però l'onore di una lunga sottomissione prolungata.

Insomma una serata che ha visto allieva e maestra nei panni del celeberrimo secondo paradosso di Zenone, dove Nanae ha vestito i panni della tartaruga partita prima e  la Watanabe quelli di Achille, tanto forte quato svantaggiato dall'obbligo di dover partire concedendo un vantaggio troppo ampio all'inseguito. Fortunatamente per lei, qusto paradosso é stato smentito nel tempo e in fondo si parla pur sempre di wrestling, un mondo in cui l'empatia a volte gioca a favore dei perdenti bravi, oppure dove chi viene giudicato per tutta la vita come privo di carisma può trovarsi nella posizione opposta senza ccorgersene, come avvenuto a Tetsuya Naito. Anche se nel caso di Momo ci si augura che non debba fare il giro del globo per arrivare a tanto.