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Ice Ribbon
Match | By Poppo • 22-05-2022
Image Credits: Ice Ribbon

Il tour di congedo delle Best friends Arisa Nakajima e Tsukasa Fujimoto

Nel penultimo articolo si é parlato di tag, di giovani sodalizi che stanno cercando di farsi un nome all'interno delle scene. Nello stesso periodo descritto, quello folle della Golden week, una più rodata alleanza si é concessa una piccola serie di incontri auto celebrativi prima di prendersi un periodo di pausa a tempo indeterminato, lo stesso che Tsukasa Fujimoto si prenderà dal mondo del wrestling per godersi la nuova vita coniugale, lasciando i riflettori alla sua migliore amica Arisa Nakajima.

Chi se ne va che male fa?

Se la storia delle Best friends fosse un film, di certo conterrebbe parecchie scene di inseguimento, come se Arisa e Tsukasa fossero due bolidi coinvolti in una gara, sempre alla costante ricerca del sorpasso decisivo malgrado il traguardo si fosse spostato man mano più lontano del previsto. Agli inizi di questa corsa ipotetica nel 2014, la Nakajima partiva in pole position, forte del suo ruolo di ace all'interno della JWP - allora la promotion più longeva in circolazione - guidata da Command Bolshoi, la quale aveva fatto di lei il perno delle principali storie proposte, alcune delle quali piuttosto audaci come quella le aveva fatto perdere e poi riconquistare il principale alloro per mano dell'anti-joshi Kana.

Ma la stessa JWP svolgeva anche il ruolo di palestra e sostegno per altre realtà più piccole desiderose di collaborare, tra le quali la Ice Ribbon, un'etichetta di fatto nata quasi al suo interno, visto che non solo condivideva la città sede dei rispettivi dojo (Saitama), ma anche perché le giovani allieve della fondatrice Emi Sakura avevano iniziato ad apparire in pubblico proprio all'interno degli show della compagnia amica, facendo prima da supporto alla loro insegnante sotto l'emblema della Ribbon Army e poi diventando parte attiva di alcune rivalità giocate proprio sul loro ruolo di invasori.

Grazie a questa intesa, dopo aver concluso i primi anni di formazione, Tsukka ha iniziato a frequentare la sua futura amica e ad allenarsi con lei dietro alle quinte e a lottare contro la stessa futura rivale proprio in quel fatidico 2014, quando ormai la sua posizione all'interno della Ribbon era diventata abbastanza solida da renderla il nuovo fulcro del progetto dopo l'abbandono della Sakura e di conseguenza una minaccia abbastanza credibile per colei che continuava a difendere la "sua" cintura Openweight dagli assalti delle lottatrici esterne, solo che stavolta avrebbe avuto anche l'opportunità di conquistarne un'altra: nella giornata del 28 Dicembre infatti, le rappresentati delle rispettive compagnie si sarebbero affrontate per ben 2 volte alla Korakuen Hall, difendendo i rispettivi titoli all'interno degli eventi di fine anno delle rispettive sigle.

Per Tsukasa si trattava della resa dei conti con colei che era ormai diventata il suo modello di riferimento, mentre per la controparte doveva essere un'ulteriore prova di forza da superare, come altre avvenute in precedenza e in entrambe le sfide il ruolo di "conduttrice" é sempre stato saldamente nelle mani di Arisa grazie alla durezza dei suoi calci e delle sue proiezioni, costringendo la Fujimoto a muoversi molto per cercare di prenderla alla sprovvista con le tipiche mosse in grado di rovesciare il peso della rivale a favore (il Venus clutch o l'Infinty), ma anche rispedendo al mittente i calci al volto. Nell'incontro di giornata di Ribbonmania la strategia si é rivelata vincente, tant'é che lo stordimento causato dalle ripetute cadute a terra ha lasciato lo spazio sufficiente alla campionessa "azzurra" per colpire con il suo calcio più spettacolare, il Venus shot, sufficiente ad ottenere il conteggio vincente nonostante l'alzata di spalle tardiva da parte della rappresentante della JWP.

Arisa Nakajima si allontana incredula dal ring, mentre Tsukasa viene circondata dalle sue colleghe. Tsukasa Fujimoto vs Arisa Nakajima - 28 Dicembre 2014, Ribbonmania 2014 (Korakuen Hall, photo credits: Ice Ribbon)

Poche ore più tardi però, la stessa avrebbe trovato una gustosa rivincita in una battaglia giocoforza molto simile alla precedente, almeno per quanto riguarda l'andamento della gare ed una buona parte delle mosse eseguite, ma con una differenza fondamentale: come le altre volte in cui era stata messa con le spalle al muro, la Nakajima si era giocata la carta dell'intensità, mettendo molta più ferocia nei colpi, prima fuori dal ring usando la tipica sequenza di rissa sugli spalti e poi ferendo a suon di calci il labbro dela malcapitata Tsukasa, facendola sanguinare in maniera significativa per buona parte della contesa, quasi focalizzandosi su quella ferita con i suoi calci, riuscendo infine ad inchiodarla a terra con il suo Dragon suplex.

Apparentemente quest'ultima vittoria avrebbe dovuto ristabilire le gerarchie, tra le promotion e tra le lottatrici in causa, ma in realtà non solo aveva creato una situazione di parità, ma soprattutto aveva dato il La al sodalizio delle Best friends, un rapporto molto più fumantino di quanto non lascia intendere il nome della coppia che sarebbe nata nel corso dell'anno successivo.

Arisa e Tsukasa durante la loro lunga sequenza di schiaffi. Tsukasa Fujimoto vs Arisa Nakajima - 28 Dicembre 2014, JWP Climax 2014 (Korakuen Hall, photo credits: JWP)

Se da una parte questo tag si é contraddistinto per i costumi coordinati, il logo personalizzato e la musica di ingresso incisa su cd da parte di entrambe - tutto pagato dalla JWP - sul ring le cose non sono mai andate in maniera così lineare, poiché il motore di questa amicizia é sempre stato alimentato dalla rivalità tra queste primedonne, non a caso il loro modo di lottare assieme si é distinto negli anni per lo scarso utilizzo delle manovre combinate in favore di un lavoro in singolo, creando più di qualche volta incomprensioni o piccoli incidenti di percorso che si sono tradotti in siparietti  a volte comici, altre più seri, quasi in grado di mettere in dubbio il loro legame, specie nel periodo in cui il duo deteneva contemporaneamente le cinture di coppia della JWP e della Ribboncome quando Tsukka aveva abbandonato in polemica la compagna dopo una sconfitta in trios, minacciandola di far saltare tutto se non avessero difeso i titoli dall'assalto del deatmatcher Jun Kasai e della sua svalvolata compare Miyako Matsumoto, difesa portata a buon fine proprio dalla Nakajima con tanto di lacrime e riappacificazione finale.

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Documentario sulla registrazione di "Friends", la musica di ingresso che ha accompagnato per anni l'ingresso in tag da parte di Tsukasa e Arisa e cantata proprio da loro

La coppia in seguito é resistita alla fine della JWP diventando una sorta di dream team da proporre in giro per il Giappone per tornei, incontri speciali con gli assi di casa o con le giovani da lanciare, insomma qualcosa da ricompattare per le grandi occasioni, visto che Arisa dopo un periodo di libertà si é legata alla SEAdLINNNG, teatro dell'ultima reunion del gruppo, ancora una volta nato dopo una serie di scaramucce causate dal cambio di attitudine di Arisa che l'aveva portata a prendersi il titolo Beyond the Sea e lo scalpo della fondatrice Nanae Takahashi. Da notare che la riappacificazione é avvenuta per volontà della Fujimoto e non é avvenuta con un abbraccio, ma con un calcio in testa ai danni della compare mentre questa era a terra, come a rievocare uno dei capisaldi del loro rapporto.

E così si arriva allo scorso Marzo, quando l'annuncio delle nozze da parte di Tsukka avvenuto in Marzo e la conseguente decisione di prendersi un periodo sabbatico, ha fatto partire il suo personale tour di congedo dove non poteva mancare una serie di ulteriori intrecci con la vecchia amica, organizzando una serie di uscite in qualità di Best friends, ma anche una riedizione dello scontro incrociato in singolo alla Korakuen avvenuto 8 anni prima, stavolta lasciando giusto 24 ore di tempo tra una contesa e l'altra.

Finisce qua?

Da allora gli ultimi precedenti in singolo si erano conclusi in pareggio per tempo limite, in linea con la parità di ruolo ormai acquisita da ambe le parti, la stessa che ha dettato l'andamento di quest'ultima riedizione del loro derby, un continuo botta e risposta in grado di rispettare questo equilibrio, ma come nella doppietta originale la differenza l'hanno fatta le sfumature e l'interpretazione.

La prima serata targata SEAdLINNNG in tal senso é servita a rompere il ghiaccio, raccontando di come il precario rispetto reciproco si é incrinato di fronte all'insaziabile volontà di prevalere sull'altra: dopo una prima fase di scambi a terra conditi da sorrisi e strette di mano, dal momento in cui le 2 sono finite reciprocamente fuori dal quadrato l'intensità ha iniziato a crescere gradualmente grazie all'aumento dei colpi diretti, dalle chop all'angolo ai consueti calci, sempre in maniera reciproca, un colpo ciascuna, una sottomissione ciascuna, fino a quando Arisa e Tsukasa hanno finalmente abbandonato i convenevoli sfoderando tutta la loro rabbia repressa in un intenso scambio di sguardi reciproci.

Arisa e Tsukasa iniziano a fare sul serio. Tsukasa Fujimoto vs Arisa Nakajima - 29 Aprile 2022, Golden Moment (Korakuen Hall, photo credits: SEAdLINNNG)

Da quel momento la battaglia é entrata nel vivo e le contendenti hanno fatto di tutto per vincere, anche rubare le tecniche rivali in memoria del passato - come ha cercato di fare la Beyond the Sea champ utilizzando l'Infinity, ma anche Tsukka attingendo dal vasto repertori di German utilizzato dalla sua friend - ma a farla da padrona é stata la violenza usata per cercare di mettersi KO a vicenda a qualsiasi mezzo, tanto da non avere la forza sufficiente per eseguire correttamente le rispettive finisher e non a caso quella che ci é andata più vicina, Arisa, ne é stata vittima facendosi trovare impreparata dal contrattacco, una Code red tanto inaspettata quanto fulminea nell'esecuzione - specie dopo una ventina di minuti di battaglia - tanto da obbligare ancora una volta la Nakajima ad alzare la spalla con quel fatale secondo di ritardo.

Nel secondo round, con la cintura della SEAdLINNNG in palio in terra ostile, la fasi più statiche sono state ridotte al limite, così le tecniche di sottomissione nei confronti delle gambe e delle braccia che in precedenza hanno scandito il confronto, sono servite solo per consentire alle 2 di riprendere il fiato dopo le lunghe sequenze proposte. Meno recitazione dunque in favore di un'azione che si potrebbe definire quasi con il pilota automatico, visto che la maggior parte delle manovre sono state già proposte all'interno dei precedenti capitoli della serie, sempre facendo leva sull'impatto dei colpi e sulla fluidità nell'eseguire i singoli spot in maniera pulita e senza sbavature. Eppure anche in questo caso ciò che é stato proposto non é stato casuale, così le tecniche rubate nel corso della serata precedente si sono riviste in questa occasione, ma anche la ricerca costante da parte della Fujimoto del Venus shot e dell'Infinity si ricollega alla modalità con cui era riuscita a battere l'amica per la prima volta.

Tuttavia come prevedibile, alla fine a spuntarla é stata proprio Arisa grazie ad un German Suplex Hold veloce ma sospirato per via della furiosa resistenza messa in campo da parte di Tsukka, tanto da far sembrare il conteggio finale quasi inaspettato, quasi da lasciar pensare che ambedue in realtà potessero andare avanti ancora per un bel pezzo.

Arisa ottiene il pin decisivo. Tsukasa Fujimoto vs Arisa Nakajima - 30 Aprile 2022, Spring Is Short, Fight Girl 2022 (Korakuen Hall, photo credits: Ice Ribbon)

Rimaneva comunque spazio per un ultimo siparietto celebrativo: la campionessa infatti aveva chiesto alla sconfitta di metterle la cintura in segno di amicizia, peccato che quest'ultima ha approfittato del fatto che l'amica le avesse voltato le spalle per cercare di indossarla a tradimento, beccandosi per tutta risposta, neanche a dirlo, un calcio in faccia, in modo da pareggiare nuovamente i conti in maniera definitiva.

Albert Camus diceva riguardo all'amicizia

"Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico"

Chissà cos'avrebbe avuto da dire a riguardo delle amici che si prendono a calci in faccia.