Calle joshi

SEAdLINNNG
Match | By Poppo • 10-04-2022
Image Credits: SEAdLINNNG

La SEAdLINNNG ha offerto un main event di prova alle sue giovani promesse

La fine dello scorso anno aveva gettato ombre sul futuro della SEAdLINNNG dopo l'abbandono improvviso della sua fondatrice Nanae Takahashi ed il passaggio di potere nelle mani del suo braccio destro Natsuki Taiyo.

Se i rumors al tempo accennavano a probabili cambiamenti (persino nel nome della compagnia), questi primi 3 mesi sono stati invece condotti all'insegna della continuità: stesso roster e stesso modo di scrivere gli spettacoli basandosi sui pochi nomi forti a disposizione, limitandosi a concedere piccoli spiragli per le giovani leve, cosa che curiosamente pare ormai accadere solo primavera, alla faccia di chi dice che non esistono più le mezze stagioni.

Che fretta c'era?

Lo scorso Marzo la promotion aveva eletto come nuova campionessa ASUKA e nella stessa serata aveva offerto il main event alle novizie Hana Honori - la trainee più longeva allenata in casa - e Riko Kawahata, l'allieva di Yumiko Hotta fin dai tempi delle Actwres Girl'z, divenuta gradualmente una presenza fissa, pur continuando a seguire la sua maestra in giro per il Giappone. L'arrivo dell'Inverno oltre alla perdita della presidentessa ha ripristinato l'ordine nelle gerarchie con la riconsegna della cintura massima nelle mani dello storico asso Arisa Nakajima ed il ritorno della controversa Yoshiko, ripresentatasi peraltro con parecchi chili in meno, tanto da renderla quasi irriconoscibile.

Una restaurazione figlia della volontà di stringersi attorno ai 2 nomi più conosciuti in grado di dare visibilità al gruppo di Kanagawa, ma anche della poca efficacia della propria scuola di formazione, sia nel reclutare nuovi talenti che nel crescerli e formali, basti pensare che ASUKA pur frequentando la SEAdLINNNG rimane una freelance indipendente e che la Honori si è ritirata dopo appena 3 anni di attività ed 1 di praticantato, lasciando tristemente a 0 la casella relativa alle promesse lanciate all'interno del panorama.

A disposizione dunque rimane solo Riko, o meglio le Riko: da una parte la Kawahata, dall'altra la Kaiju, la quale dal canto suo si può dire essere una giovane formata al 100% in casa propria e sulla quale la Taiyo sta lavorando fin dai suoi esordi avvenuto nel 2020.

Il loro ruolo all'interno degli show finora si é sempre limitato a quello di comparse, specialmente all'interno della categoria tag team o nell'ottica degli incontri a squadre proposti periodicamente, mentre singolarmente sono sempre state posizionate nei primi incontri delle varie card, il ruolo tradizionalmente assegnato alle più giovani kōhai, riponendo maggiore fiducia nelle compagnie che hanno ospitato occasionalmente questo duo, soprattutto le Marvelous di Chigusa Nagayo per quanto concerne la Kawahata e le Sendai Girls' nel caso della Kaiju ed entrambe di recente si sono prese qualche sprazzo di luce esibendosi rispettivi nei tornei a cui hanno partecipato, rispettivamente quello di coppia per l'assegnazione delle cinture AAAW (ancora in corso) ed il Jaja Uma dedicato alle junior.

Il primo faccia a faccia diretto tra queste "speranze residue" si é svolto lo scorso Settembre, nel primo incontro di serata, un'esibizione culminata in un pareggio dopo gli ordinari 15 minuti a disposizione, un pari inteso sia come risultato che in termini di abilità, tecnica ed intensità dimostrata da ambe le parti, una prova che ha richiesto la replica disputata lo scorso 18 Marzo, stavolta nell'ultima sfida della serata, quella di cartello.

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Riko Kaiju vs Riko Kawahata - 3 Settembre 2021, SEAdLINNNG Shin-Kiba Night! (Shin-Kiba 1st RING)

Benedetta primavera

Lo scontro si é basato sul medesimo spartito, un botta e risposta costruito sull'apparente foga nel combattere sfoggiata da queste novelle rivali attraverso le urla e le espressioni facciali, ma che a ben vedere é stata svolta in maniera molto calcolata, poiché le mosse eseguite hanno sempre trovato una corrispondenza reciproca nei 3 ambiti in cui si sono cimentate, quello legato alle tecniche di sottomissione, alle mosse aeree e infine quello delle proiezioni e dei colpi diretti.

Il primo caso é quello che ha dettato i ritmi della sfida ed occupato la maggior parte dell'incontro: la Kawahata ha aperto le danze cercando di indebolire il braccio sinistro avversario per limitarne le sue tecniche basate sulla forza fisica, cioè il suo piatto forte, strategia attuata anche nello scontro precedente, ma che stavolta si é limitata ai primi scambi per poi venire richiamata in maniera molto flebile nelle fasi finali; di contro la Kaiju si é focalizzata sulla gamba sinistra per impedire l'utilizzo delle più lunghe leve a disposizione della rivale e quindi l'uso dei calci, mettendoci una maggiore applicazione e sfruttando la maggior flessibilità dell'altra Riko per aumentare l'angolazione delle torsioni e creare delle pose esteticamente valide per i fotografi.

L'inesperienza purtroppo ha giocato un brutto scherzo sotto questo aspetto, poiché le 2 sono state brave nell'esecuzione di queste prese a terra, molto meno nel rendere il danno arrecato da esse, soprattutto la rossa, apparsa nel giro di pochi secondi dall'essere incapace di poggiare la gamba a terra all'eseguire i suoi calci senza problemi ed in maniera ripetuta.

Non si tratta di uno schema insolito negli incontri joshi, tuttavia questa impostazione di solito tende a seguire l'utilizzo di sottomissioni successive nei confronti di altre parti del corpo, oppure il ritorno dell'avversaria sullo stesso arto, in modo da far risaltare la resistenza di chi subisce e valorizzare l'azione precedente ai fini della storia, una delle specialità della campionessa Nakajima.

Si può dire che abbia prevalso la volontà di mettere in mostra piuttosto che mettersi in mostra, un aspetto sul quale dovranno lavorare ancora parecchio.

A sinistra Riko Kawahata tenta una armbar al braccio della Kaiju, a destra quest'ultima tenta a sua volta una Ankle Lock (Photo credits SEAdLINNNG)

Ad intermezzare queste parti più tecniche ed alzare la velocità dell'azione ci hanno pensato le mosse aeree, anche in questo frangente utilizzate in perfetta corrispondenza, partendo prima dalla più predisposta Red Riko con un Moonsault andato a vuoto, seguito da un crossbody della Riko in viola, meno avvezza a questo modo di lottare, ma a maggior ragione decisa ad impiegarlo per dimostrarsi non inferiore alla controparte, ricevendo a sua volta per risposta un Missile dropkick e rispondendo nuovamente in seguito con un altro crossbody, sempre dalla terza corda.

Una ricerca della spettacolarità che a conti fatti si é sposata meglio con il piglio e le capacità delle interpreti, abili sia nell'esecuzione che nell'utilizzo nell'ambito della narrazione, aggiungendo un dettaglio che nel precedente match aveva avuto uno spazio quasi nullo.

Preparazione del Moonsault (a sinistra) e del crossbody (a destra, Photo credits SEAdLINNNG)

Facendosi forza nonostante le energie spese dopo aver superato il fatidico quarto d'ora, l'ultima parte si é focalizzata sulla ricerca della vittoria a tutti costi, sfruttando principalmente le powermoves per mettersi al tappeto a vicenda e far percepire l'adrenalina accumulata durante questa battaglia "a specchio", cercando in particolar modo le proiezioni in versione "ponte", la stessa con cui la Kahawata era andata vicinissima alla vittoria a Settembre venendo interrotta solo dal suono della campanella del time limit.

Il finale é stato replicato in maniera identica, ma seguendo lo spirito di questa rivincita, é toccato alla Kaiju eseguire la mossa e venire fermata dalla scadenza dei 20 minuti concessi, seppure la tensione ormai dilagante abbia prolungato le schermaglie, obbligando l'arbitro ad intervenire per mettere un punto alla questione, almeno per il momento.

Pari e patta e arrivederci al prossimo scontro. Possibilmente prima dell'anno prossimo.