Calle joshi

Sendai Girls' Pro Wrestling
Recensioni | By Poppo • 07-12-2021
Image Credits: Sendai Girls' Pro Wrestling

Gli incontri di cartello di Big Show in Sendai hanno goduto di una lunga costruzione, ma sono culminati in modo differente

La fine dell'anno per molte promotion joshi non implica la proverbiale chiusura per ferie, piuttosto é un momento in cui le varie realtà cercando di sparare gli ultimi botti proponendo alcuni scontri importanti o finalizzando alcune storie proposte nei precedenti 300 e passa giorni.

In quel di Miyagi, il momento della resa dei conti si é svolto nel ciclico Big Show, il termine di una lunga cavalcata che ha visto fronteggiarsi le padrone di casa, le Sendai Girls', e le ospiti della Marvelous, unite a nella rievocazione storica di Gaeaism, un processo ostacolato da molti imprevisti che hanno costretto le due etichette a posticipare la battaglia tra i suoi 2 assi principali, Takumi Iroha e Chihiro Hashimoto. Oltre a loro però un'altra coppia ha terminato le ostilità e così la veterana Dash Chisako ha finalmente messo a tacere Hibiki, uno dei personaggi più sorprendenti del 2021, salito alla ribalta soprattutto grazie a questa rivalità molto particolare.

C'erano molte cose da dire a riguardo e molte ne sono state dette, ma alla fine della serata solo una é stata capace di rubare la scena e paradossalmente non é stato il piatto forte programmato, forse per demeriti propri, forse per meriti altrui, forse per non aver soddisfatto le aspettative. Una risposta alternativa però, potrebbe essere che il problema di fondo sia stato quello di averle rispettate fin troppo.

Probabilità ed imprevisti

É stato necessario quasi un biennio per riuscire a mettere una contro l'altra Takumi e Chihiro: prima ci ha pensato il covid a rimandare la sfida, poi é arrivato l'ennesimo guaio fisico per la rossa allieva di Chigusa Nagayo, un infortunio così grave da costringerla ai box fino alla fine di quest'estate. Fortunatamente la profondità del vivaio Marvelous ha consentito di trovare una degna sostituta in Mio Momono, anche lei reduce da un periodo di pausa forzata da cui é tornata più in forma che mai. Se da un lato le sue prestazioni hanno dato slancio a questa serie di spettacoli combinati, dall'altra la curiosità di vedere scontrarsi l'imbattibile Hashimoto con la sua ideale controparte é rimasta a lungo impressa nella mente degli appassionati, così al ritorno di Takumi é scattato subito il conto alla rovescia per l'annuncio di questa fatidica lotta tra mastodonti. Si è trattato di un periodo consistente - anche in virtù delle sue apparizioni in Stardom - ma a conti fatti utile per ridurre al minimo la ruggine accumulata e per fare nuove esperienze.

Un'altra che ha goduto dell'assenza del nome di punta della sua compagnia é stata Hibiki, una vera e propria studentessa del gioco, visto che ha potuto apprendere il mestiere dalle più grandi insegnanti disponibili, da Jaguar Yokota a Chigusa Nagayo. Proprio alla corte dell'ex Crush Gals ci era finita 2 anni fa dopo un improvviso periodo sabbatico atto a portare avanti le sue altre passioni. Eppure non era mai stata in grado di mettersi in mostra durante gli anni precedenti, ma le cose sono cambiate a pochi mesi di distanza da Gaeaism, quando una serie di v-log girati da lei stessa, hanno acceso gli animi a causa delle sue invasioni di campo presso la palestra di Miyagi. Un modo cinematico ed al tempo stesso genuino di portare avanti il suo programma con la Chisako, specie in un ambiente in cui questo tipo artifici sono rari e spesso realizzati con mezzi fortuna in maniera piuttosto superficiale.

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La prima battaglia con il simbolo hardcore della compagnia rivale si era conclusa con una sconfitta piuttosto netta nell'esecuzione, ma allo stesso tempo attenuata nella percezione anche in virtù della personalità messa in campo dalla meno esperta Hibiki, nel modo di utilizzare il megafono come arma ed in generale nel suo interpretare fino in fondo il ruolo di macchietta pronta al massacro.

Anche in questo caso però, il rischio più grande della disciplina ha messo i bastoni tra le ruote della programmazione, lasciando a casa DASH a causa di un'infortunio di media entità, di conseguenza sono dovute intervenire delle gregarie per parte (Mika Iwata e la rediviva Andras Miyagi) per creare un intermezzo in attesa del suo ritorno sulle scene.

Recuperati finalmente i vari tasselli, a fine Novembre si sono chiusi i giochi: da una parte una gustosa prima volta, dall'altra una rivincita con ampi spazi di ampliamento del racconto.

Risultati

Nel semi-main event si é optato per l'usato sicuro: quello di Gaeaism é stato un happy ending a tutti gli effetti, un modo come un altro di dare al pubblico la rivincita da parte di un personaggio diverso dalla classica eroina che cerca di fare fronte alle ingiustizie subite, più simile alla protagonista sicura dei suoi mezzi capace di surclassare la nemica di turno. Un modo come un altro di mettere in chiaro i rapporti di forza, dato che le stipulazioni più violente sono da tempo il marchio di fabbrica della seconda carica delle Sendai Girls', mentre la sua antagonista si é riciclata in questa veste solo di recente, ma senza aver avuto mai un vero e proprio banco di prova.

Anche stavolta quindi DASH ha dominato l'incontro impostando gli spot principali, lasciando a Hibiki le controffensive di astuzia, ma a differenza del precedente, la rappresentante delle Marvelous ha limitato la sua vena comica al solo utilizzo dei coni stradali (respinto in maniera altrettanto simpatica attraverso il coperchio di un bidone) e si é presa qualche rischio in più cercando di utilizzare delle mosse di impatto, su tutti la sua senton dalla terza corda fuori dal ring con atterraggio sul tavolo in cui era stata posizionata la rivale. Questo é stato solo l'episodio più notevole, in realtà la ragazza ha anche subito delle manovre diverse da quelle classiche usate dalla Chisako, dimostrando di aver capito la lezione evolvendosi nel corso di questi mesi, per certi versi come se avesse proverbialmente lanciato il cuore oltre l'ostacolo, pur essendo lei la cattiva della situazione.

Per tutta risposta, la veterana ha alzato il tiro proponendo nuovi ed elaborati metodi di punizione corporale, prima costruendo una piramide di sedie dove far schiantare Hibiki (sempre a proposito di quanto detto prima) e poi creando un piccolo ponte utilizzando 3 scale, in modo tale da preparare i presupposti per l'assalto finale, dove ha scagliato le versioni modificate delle sue principali trademark spingendo al limite quella che ormai era diventata a tutti gli effetti la sua apprendista visto il suo progressivo avvicinarsi al suo metodo di lotta.

Un resistenza talmente inaspettata ed energica da risultare molto difficile da non interpretare in chiave positiva, come é spesso accaduto nella storia della disciplina quando l'antieroe di turno ha ottenuto l'approvazione ed il consenso del pubblico ed é un vero peccato che Hibiki qualche giorno dopo abbia annunciato la sua seconda pausa di riflessione per dedicarsi alla sua attività di youtuber, un'altro ritiro in casa Marvelous dopo quello piuttosto doloroso di Mei Hoshizuki, una delle giovani più interessanti emerse negli ultimi tempi e più in generale in un panorama che quest'anno sta perdendo diverse praticanti per i motivi più vari.

Resta comunque una grande prestazione e la degna conclusione di un arco narrativo lineare e ben raccontato.

Altrettanto lineare é stata la messa in scena dell'incontro di cartello: la Iroha dal suo ritorno - ironia della sorte proprio contro Hibiki - ha quasi sempre lottato dando risalto al suo ultimo infortunio ai legamenti, un po' come fatto in passato da Akira Hokuto o da altre grandi della disciplina, un modo semplice ed efficace per interpretare la cenerentola di turno, ma in maniera più verosimile ed empatizzabile e le uniche volte che ha messo da parte questa strategia é stato quando si é trovata davanti avversarie meno forti fisicamente o meno esperte, cosa avvenuta prevalentemente durante la sua partecipazione al 5 Star Grand Prix.

Ma in questo caso aveva di fronte una rivale di ben altro spessore, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto a livello di status, dato che Chihiro oltre a detenere da quasi 2 anni la cintura di campionessa mondiale Sendai, ormai può dire di aver sconfitto la maggior parte dei nomi del panorama indipendente, di aver lottato alla pari con i suoi colleghi maschi e ancor di più di aver preso a suo tempo il testimone dalla storica Meiko Satomura, una lista di riconoscimenti difficile da eguagliare al momento. Per questo motivo era naturale attendersi un maggiore controllo delle azioni da parte della Hashimoto e a maggior ragione si é puntato sul solito espediente dell'infortunio pregresso in modo da far uscire Takumi alla lontana e pareggiare i conti creando un botta e risposta squisitamente fisico, avendo entrambe come punto di forza l'esplosività dei propri colpi migliori.

Un equilibrio rimasto tale per tutta la sfida nonostante il tentativo di mascherarlo nella concitata fase finale, dove invece che optare per una progressiva accelerazione, gli scambi hanno aumentato improvvisamente la velocità in prossimità del raggiungimento della scadenza del tempo regolamentare, forse per aggiungere un maggior realismo, oppure per semplice prolungarsi delle sequenze precedenti, sta di fatto nemmeno questa scelta ha rotto gli indugi lasciando tutto come prima: pari e patta, nessuna delle contendenti ha prevalso e arrivederci alla prossima puntata.

Uno spartito semplice ed interpretato senza sbavature e con la consueta abilità, ma forse proprio a causa della sua consuetudine non é riuscito a lasciare un segno più netto del dovuto: nessuna delle 2 infatti ha cercato il colpo a sorpresa ed allo stesso tempo il loro modo di condire l'azione con le espressioni o la gestualità non ha aggiunto pathos alla sfida, così come le mosse utilizzate non sono andate oltre il semplice botta e risposta. Nelle precedenti difese Mio Momono aveva creato un legame con la Hashimoto proprio perché era stata inizialmente capace non tanto di neutralizzare, ma di schivarne la fisicità con la sua velocità, per poi arrivare allo scontro decisivo e mettere in campo tutta la sua forza per cercare di mettersi alla pari con la campionessa, arrivando a colpirla con un'inaspettato quanto potente German Suplex, una sola mossa in grado di racchiudere una forma elegante, la sostanza della storia in atto e l'imprevedibilità date le proporzioni tra le 2.

Anche la Iroha ha usato questa tecnica, ma si é trattato di una risposta dettata dal momento, per certi versi anche coerente per via della similitudine con la finisher di Chihiro (la variante chiamata Albright), eppure se vista al di fuori dell'adrenalina generata sul momento, questa situazione non é andata oltre la bellezza estetica del gesto.

Le aspettative quindi sono state in parte rispettate e la gara di forza é stata messa in scena a colpi di sollevamento reciproco, ma quando si parla di nomi importanti non basta rispettare le attese, spesso occorre superarle, dare un qualcosa in più per poter dare un motivo di riproporre in futuro questi confronti ed alzare ulteriormente l'asticella, specie se come in questo caso si trattava di un primo capitolo così tanto atteso, invece i due assi hanno mantenuto le proprie carte coperte, senza dare a intendere se i loro percorsi in futuro si incroceranno di nuovo.

Forse sarà il prossimo anno a portare nuove sorprese, per il momento tocca aspettare e guardarsi intorno: un'occasione persa non é un dramma e magari i prossimi sviluppi potranno evolversi con meno pressioni, a cuor leggero.