Calle joshi

Marvelous That's Women Pro Wrestling
Recensioni | By Poppo • 19-01-2022
Image Credits: Marvelous That's Women Pro Wrestling

Il riscatto della neo campionessa AAAW Takumi Iroha

La tanto sospirata resa dei conti tra Takumi Iroha e Chihiro Hashimoto avvenuta in Dicembre aveva lasciato un retrogusto di incompiutezza dovuto ad un misto di aspettative deluse ed una certa volontà da parte delle interpreti di non sparare tutte le proprie cartucce a disposizione in vista di una probabile continuazione di questa rivalità e così é stato: nell'ultimo evento targato Marvelous andato in scena 9 giorni fa, la cintura AAAW ha rivisto la luce grazie al loro secondo scontro.

Se é vero che la cornice é stata meno vivace rispetto al precedente attuato per lo show di fine anno delle Sendai Girls', é pur vero che questo nuovo atto dell'operazione di revival della GAEA ha come scopo proprio quello di dare nuova linfa vitale ad una realtà nobile ma in decadimento come il senjo ed alla scuola di formazione guidata dalla leggendaria Chigusa Nagayo ed era inevitabile che i due assi delle rispettive realtà avrebbero giocato un ruolo determinante nella riuscita generale del progetto, a maggior ragione quel primo tentativo mancato di dargli la dovuta epicità ha gettato più di un'ombra sul suo proseguo e messo ulteriore pressione su Takumi e Chihiro.

La risposta fornita sul ring in tal senso forse non é stata risolutiva, ma é stata comunque forte e decisa.

Ripassare più tardi

Lo spettacolo é stato costruito e venduto solo in funzione del suo main event, visto che la quasi totalità degli altri incontri non ha portato avanti alcuna storia, proponendo brevi esibizioni di ospiti quali Yurika Oka, Riko Kawahata, Saki Akai e Makoto assieme all'immancabile ASUKA ed i soliti match di formazione tra le giovani bandiere della casa come Maria, Rin Kadokura e l'ultima arrivata Ai Houzan, quasi giunta al primo anno di attività, ma premiata con la partecipazione al penultimo incontro di serata, dove assieme alla Oka ha dovuto subire il consueto pestaggio di iniziazione da parte delle Zap Tomoko Watanabe e Kaoru Ito, le veterane che spesso si accompagnano agli eventi Marvelous in qualità di amiche della Nagayo.

Senza potenziali rischi di sforamento dei tempi e di eventuale competizione a livello qualitativo, le contendenti hanno avuto tutto lo spazio ed il tempo necessario per tirare una linea e ricominciare dall'inizio: la scelta é nuovamente ricaduta sul voler presentare Chihiro nella parte della guerriera indistruttibile, forte di un lunghissimo regno da campionessa massima in quel di Sendai e proprio in virtù di questa sfida lo é diventata - per l'ennesima volta - anche in coppia, potendo così aumentare lo sfarzo della sua entrata in scena contendo sul suo nuovo e variopinto completo di scena e sulle 3 voluminose cinture da portare con sè; meno sfarzosa, ma comunque più elaborata del solito, é stato l'ingresso di Takumi, priva di pizzi e merletti, ma accompagnata da un chitarrista che ha suonato la sua entry music, un modo come un altro di creare l'atmosfera da grande evento, ma anche di sottolineare come la ragazza darà comunque battaglia nel corso della gara.

Coerentemente con il primo incontro, la prima fase di studio é servita per mettere in chiaro i rapporti di forza, poiché entrambe le atlete prediligono uno stile di lotta molto incentrato sulla fisicità e sull'imporre il proprio dominio buttando a terra le avversarie sfruttando situazioni di corpo a corpo o grazie alla potenza dei loro colpi diretti. I primi calci utilizzati dalla Iroha - la sua arma prediletta - hanno però avuto il solo effetto di scatenare l'ira della Hashimoto, capace di scaraventarla a terra sfruttando la sua innaturale velocità per abbattere il bersaglio con tutta la sua mole per poi sfruttare la stessa per infierire sulle gambe nemiche per indebolirne la portata e sfruttare il fattore dovuto all'ultimo infortunio patito da Takumi.

Un mese fa la predominante dell'azione era consistita in un continuo botta e risposta legato alle proiezioni, mentre l'uso delle sottomissioni era stato appannaggio della rappresentante delle Sendai Girls', mentre in questo caso la rossa delle Marvelous ha cercato di pareggiare i conti anche utilizzando delle prese a terra, focalizzandosi sul braccio sinistro rivale per indebolirne la capacità di sollevamento, elemento essenziale per la maggior parte delle offensive più pericolose della Hashimoto.

Un approccio più smaliziato, come dimostrato dal fatto che questa tattica sia entrata in gioco sfruttando un colpo fuori dal ring indirizzatole mentre stava con le spalle rivolte al paletto che Chihiro ha preso in pieno grazie ad un'ottima schivata. L'ambiente esterno al quadrato anche stavolta ha giocato un ruolo estremamente marginale nell'economia generale di una storia che ha visto le pretendenti cercare gradualmente di indebolirsi a vicenda per cercare nella maniera più rapida possibile di andare per lo schienamento vincente, trovando però la netta opposizione dalla controparte al momento del dunque, tant'é che tutto questo lavoro reciproco agli arti ha avuto poco effetto nelle fasi clou della battaglia, dove si sono viste eseguire una dopo l'altra le tecniche più potenti a disposizione, senza particolari limitazioni.

Bussare più forte

La resistenza ad oltranza ha caratterizzato soprattutto la condotta di una Chihiro che ha dato l'idea di perdere il controllo della situazione con il passare dei minuti, sia in termini di mobilità a causa delle diverse contromosse repentine di Takumi, ma soprattutto per via della scelta di quest'ultima di indirizzare maggiormente i suoi calci verso la sua testa: se le braccia hanno fatto la resistenza, colpire la parte più esposta ha dato maggiori frutti anche sotto il profilo narrativo, dando quella linearità che per molti versi era mancata all'offensiva della rossa in passato.

I calci hanno anche avuto il merito di aiutare Takumi a portare l'avversaria sulla terza corda per cercare una serie di colpi ad effetto per aumentare la pressione sulla sua bestia nera, ma senza puntare sulla collaudata Senton bomb, ma cercando dei veri e propri ribaltamenti sotto forma di Superplex e Running powerbomb, riuscendo in ciò che pochissime di solito sono in grado di eseguire nei confronti di Chihiro, ma non per questo sufficienti per chiudere i giochi, anzi facendone uscire ulteriormente la sua carica agonistica, tanto da lasciare intuire che la conclusone potesse presto arrivare attraverso una devastante Albright composta di pura adrenalina, come già capitato in passato.

Una carica che però é mancata anche ai tanti colpi messi a segno da parte della Iroha, sicché al momento della fatidica proiezione é mancata la forza necessaria per mantenere la presa a terra per effettuare lo schienamento. Questo però non ha certo agevolato la vita alla padrona di casa, la quale per riuscire a mettere a segno la sua mossa risolutiva - la Running Three - ha dovuto penare parecchio, anche solo per prepararla, dovendo caricare l'avversaria sul paletto per poggiarla sulle proprie spalle e preparare l'esecuzione: il primo tentativo é stato ribaltato, ma soffocato velocemente a suon di calci, il secondo invece é andato a segno, ma non é bastato ad ottenere il fatidico conto di 3, perciò é servita una terza esecuzione uscita in maniera meno impattante a causa della fatica accumulata, ma abbastanza per mettere la parola fine alla sua rivincita.

Per una si é trattato di una redenzione, per l'altra di una sconfitta che prima o poi doveva arrivare, ma che di sicuro non scalfisce il proprio dominio in casa propria, di conseguenza la sconfitta ha solo accorciato il divario che le separava, lasciando un certo margine per un potenziale terzo incontro in futuro per stabilire definitivamente quale delle 2 é la migliore in assoluto e a dirla tutta anche per consentire ad entrambe di esprimere tutto il loro potenziale: se in questo frangente più "ragionato" sono emersi parecchi miglioramenti legati alla coerenza del racconto messo in scena, ancora non si sono visti tutti i pregi assoluti delle interpreti; forse anche per la volontà di mantenere un certo status quo, questa serie non ha ancora mostrato quella dose di aggressività che ci si aspetterebbe da lottatrici con queste caratteristiche, magari dovuta anche alla curiosità di vederle andare oltre i propri limiti, proprio perché non vincolate (o protette) dal loro ruolo di naturale ace e quindi più libere di esibirsi senza dover far ben figurare ad ogni costo l'avversaria di turno.

Probabilmente mancava una base solida su cui costruire una rivalità più personale e da questo punto di vista l'incontro ha svolto egregiamente il compito, al punto tale da far pensare che sarebbe dovuta essere questa la resa della prima esibizione per poi progredire ulteriormente. Se le 2 compagnie gemellate lo vorranno, si vedranno nuovi sviluppi in tal senso, in ogni caso é su questo tipo di proposta dovrebbero continuare a lavorare, per poter migliorare le proprie associate ed il loro prodotto, ma anche per cercare di offrire un prodotto più in linea con i tempi ed in grado di raccogliere i nuovi appassionati occidentali che stanno venendo attratti dalle più notorie Stardom e Tokyo Joshi Pro. Per ottenere risposte, a volte bisogna bussare più volte. O solo più forte.