Calle joshi

Pro Wrestling WAVE
Recensioni | By Poppo • 24-07-2022
Image Credits: Pro Wrestling WAVE

Il Catch the Wave continua ad essere un perfetto trampolino di lancio

Esiste una rassegna che da anni puntualmente é in grado di decretare con precisione il talento di maggiore successo o con la più alto numero di possibilità di ottenerlo in futuro: Kana, Hikaru Shida e Rina Yamashita hanno in comune il fatto di aver vinto il Catch the Wawe prima o durante il loro periodo di affermazione.

Il torneo joshi più longevo in circolazione ha da poco concluso la sua dodicesima edizione tenendo fede alla propria vocazione, quella di fiera campionaria riservata alle migliori lottatrici freelance, premiando al suo termine il nome più gettonato del nomento, quello della giovane - ed ormai onnipresente - Suzu Suzuki, capace di imporre la sua spiccata personalità seppure con qualche passaggio a vuoto, proprio come un surfista in una giornata di forte vento.

Don't you know about the Wave?

Malgrado i problemi interni attraversati (sommati a quelli del periodo post pandemia), nella passata stagione la WAVE era stata in grado di ingaggiare 16 performer per la sua rassegna principale. Quest'anno invece il numero é salito a 20, merito in parte della piena ripartenza della programmazione, dei soliti contributi apportati dalle palestre amiche, ma anche grazie al fervente movimento che si sta riscontrando nel panorama indipendente.

Se Diana e Pure-J hanno concesso i loro talentini Chie Ozora (accompagnata dalla senpai Hanako Nakamori) e Haruka Umesaki, la maggior parte delle altre iscritte si é presentata facendosi forza delle recenti auto produzioni che stanno tornando di moda in Giappone: Miyako Matsumoto con la sua Gake No Fuchi, SAKI e Hikari Shimizu in rappresentanza delle Color's e le immancabili Prominence che avevano invaso la compagnia nel corso dei mesi precedenti.

Il numero di partecipanti diverso ha portato ad un leggero cambio di formula  aggiungendo una seconda fase a gironi per dividere le vincitrici dei blocchi iniziali e dare una seconda opportunità ad alcune delle eliminate. Un cambio lieve per poter includere nuovamente il concetto originale del ripescaggio, il quale però non ha tolto uno dei punti di forza di questa manifestazione, ovvero la suddivisione iniziale in blocchi tematici basati sui diversi di lotta in gara, così da valorizzarne i pregi e di creare degli spettacoli molto variegati sia a livello di estetica degli incontri che a livello di storie raccontate.

Le 5 categorie proposte sono state le seguenti: hardcore, strong arm, kicking e i consueti comical e future riservati alle commedianti ed alle più giovani. Il comical però non é stato il contenitore esclusivo dei match più spensierati, infatti a dispetto del nome anche il blocco hardcore ha visto al suo interno diverse scenette spensierate e surreali: merito della veterana della casa Yuki Miyazakidella simpatica Mochi Natsumi e inaspettatamente anche da parte di SAKI, probabilmente l'elemento meno legato a questo tipo di visione della disciplina, eppure capace di mettersi in gioco utilizzando alcune trovate abbastanza originali utilizzando come armi dei costumi di scena per ingannare le rivali.

A sbaragliare la concorrenza ci ha pensato la specialista Risa Sera, tuttavia la resa finale ha permesso di creare dei piccoli spezzoni piuttosto divertenti e facilmente ricordabili, inoltre si é ben sposata con la filosofia spensierata che ha caratterizzato la promotion per la maggior parte della sua esistenza.

SAKI tiene ferma Risa Sera, accecata da una maschera da squalo fatta indossare con la forza. 18 Giugno 2022, Weekday WAVE Vol. 124 (Shin-Kiba 1st RING). Photo credits: Pro Wrestling WAVE

Più tradizionale, ma non per questo meno divertente da vedere, la comicità proposta da quelle pazzerellone scafate di Sakura HirotaHibiscus Mii, Kaori Yoneyama e Miyako Matsumoto, vere artiste nel trasformare gli incontri di wrestling in qualcosa di più simile ad un salotto in cui si interagisce verbalmente per la maggior parte del tempo, provando di tanto in tanto qualche mossa assicurandosi di non eseguirla mai correttamente e dare l'impressione di trovarsi sul ring per puro caso.

Ad aggiungere vivacità a questi incontri ci ha pensato la scelta registica di introdurre dei momento in cui le contendenti sono state obbligate a combattere al rallentatore o a velocità doppia, in alle musica fatta passare attraverso gli altoparlanti. Un sistema che scombinato le carte facendo si che il quartetto coinvolto abbia ottenuto lo stesso punteggio in classifica: 3 punti ciascuna frutto di altrettanti pareggi; c'é voluto uno spareggio finale - il secondo di fila per la Hirota dopo quello dello scorso anno - per fare in modo che la Yoneyama, ovvero la meno "pazza" del lotto, potesse qualificarsi alla seconda fase.

Miyako Matsumoto e Kaori Yoneyama si muovono al rallentatore sul ring, allo stesso modo Sakura Hirota e Hibiscus Mii cercano di eseguire una complicata sequenza sulle transenne. 22 Giugno, Weekday WAVE Vol. 125  (Shinjuku FACE). Photo credits: Pro Wrestling WAVE

Più conservatori nella proposta sono stati i blocchi dedicati alle picchiatrici, siano essere quelle più forti nell'arte di calciare che nel tirare i pugni: entrambi i gironi hanno dato vita a contese piuttosto intense, specie nel primo dove anche grazie all'apporto delle esperte Nakamori e dell'allora regina della compagnia Nagisa Nozaki, si sono viste delle vere e proprie risse dove a farla da padrone sono stati i colpi diretti ed una selezione di poche mosse ad alto impatto, il tutto a discapito dei tecnicismi e dell'uso delle tecniche di sottomissione, usate solo per ed esclusivamente da loro per cercare di chiudere le gare in proprio favore.

La Nozaki essendo il nome di punta della casa ha ricoperto ancora una volta il ruolo di donna da battere, mettendoci tutta la grinta possibile per imporre la propria forza sulle avversarie, strappando agilmente il passaggio in tutti i 2 giorni nei quali é stata convolta ottenendo un paio di vittorie solo dopo aver costretto gli arbitri a decretare l'impossibilità delle sue rivali a proseguire la lotta.

Veterane dunque, ma non é mancato lo spazio per le più giovani e anche qualche nome meno atteso come nel caso di Itsuki Aoki, autrice di una serie esibizioni dove ha momentaneamente messo da parte il suo lato caciarone per mettere in mostra una maggiore aggressività e fisicità nel gruppo strong arm, in particolare contro una Ayame Sasamura apparsa altrettanto in palla e notevolmente più carica ed energica se confrontata al suo consueto essere una comprimaria da tag team. 

Ambe le parti sono state capaci di imporsi a sorpresa mettendo in ombra la mastodontica Yuu e soprattutto la vincitrice della scorsa edizione, Miyuki Takase, alla quale oltre al danno di non essere riuscita a qualificarsi al secondo turno, é toccata la beffa nella Loser Revival battle royal di ripescaggio, dove pur essendo arrivata tra le ultime 4 superstiti sul ring al termine del tempo, é stata eliminata poiché i posti vacanti rimasti erano 3 e quindi é stata eliminata a causa della maggiore età rispetto alle altre colleghe, tra cui la sua partner nelle Luminous, Haruka Umesaki.

Ituski Aoki colpisce con una clothesline sulle corde Ayame Sasamura. 18 Giugno 2022, Chiba WAVE Vol. 1 (2AW Square). Photo credits: Pro Wrestling WAVE

Destino beffardo, ancor di più se si pensa che le altre qualificate si sono rivelate essere le Galaxy Punch SAKI e Hikaru Shimizu, coloro che hanno "scippato" loro le cinture di coppia, molto di più ancora se si considera che il suo torneo non si sia concluso in questo modo, obbligandola nuovamente a fare largo alle giovani.

Well, everybody's knows that Suzu is the word!

Se Miyuki e Haruka sono state costrette allo scontro sororicida, il merito é stato tutto di Suzu Suzuki, dominatrice del blocco future grazie alla sua nuova attitudine aggressiva e sfrontata acquisita al fianco di Risa Sera. Fino allo scorso anno la diciannovenne a causa della sua giovane età lottava spesso in veste di underdog, di personaggio in grado di lanciare il cuore oltre all'ostacolo per superare le più esperte nemiche, ma in questa annata che si può definire quella della maturità, la piccola ha rotto gli indugi dimostrando di poter ben figurare anche in veste di antagonista ed é questo l'atteggiamento che ha mostrato durante il corso della competizione.

Eppure la sua vittoria dei rispettivi gironi e del torneo non racconta fedelmente la sua partecipazione al Catch the Wave, tant'é che nei 2 confronti avuti con Haruka non é mai uscita vincitrice: nel primo pur avendo tenuto in mano le redini dell'incontro nella prima parte ha progressivamente perso terreno rispetto a colei che era stata capace di battere 2 anni fa in Ice Ribbon grazie alla velocità, lo stesso campo che Haruka ha sfruttato per metterla in seguito in difficoltà avvicinandosi alla vittoria proprio allo scoccare della campanella; la rivincita invece é stata molto più equilibrata e simile al loro incrocio passato, anche perché la rossa ha messo da parte la strafottenza e le mosse ad alto impatto per tornare a prediligere agilità e tecniche dal paletto, finendo però nuovamente col perdere terreno rispetta alla Umesaki, apparsa decisamente più a suo agio in un campo che non ha mai abbandonato rispetto alla rivale.

Da questa sconfitta il torneo della Suzuki é cambiato radicalmente: dovendo affrontare avversarie più navigate come la Aoki e la Shimizu, il suo modo di combattere é parso tornare indietro alla vecchia inseguitrice vista durante la sua permanenza in Ice Ribbon, subendo molto l'offensiva delle avversarie per esplodere in brevi ed esplosive controffensive, dei veri e propri lampi liberatori che le sono bastati per avanzare malgrado il precedente passo falso, ma che non cancellano la netta differenza tra le sue versioni viste prima e dopo, la vera chiave di volta che le ha permesso di rubare le scene assieme ad Haruka (e grazie alla loro evidente affinità sul quadrato).

Un atteggiamento di lotta e sacrificio che nei piani avrebbe dovuta fare fronte alla furia distruttrice della Nozaki, ma che invece é stata messa in campo contro un'avversaria imprevista, poiché la campionessa si é procurata una lesione del legamento crociato a pochi giorni dalla finale, infortunio che la terrà lontana dalle scene per un lungo periodo di tempo, tanto da dover rendere vacante la propria cintura e spingere la dirigenza a metterla in palio assieme al solito premio in denaro.

Corsi e ricorsi della storia, Miyuki Takase si era infortunata poco dopo aver vinto l'edizione del 2021, rinunciando a lottare per il titolo e mettendo da parte i suoi impegni con la WAVE, ma in virtù di quel trionfo é stata scelta come sostituta di Nagisa per l'atto finale della rassegna. Mossa insolita, ma non priva di fondamento, inoltre l'esperienza accumulata negli anni dalla "fenice di Osaka" ha permesso di mantenere i punti focali della sfida: gioventù contro esperienza, forza contro agilità.

Miyuki Takase solleva Suzu Suzuki per collocarla a testa in giù sul sostegno del ring. 17 Luglio 2022, Catch The Wave 2022 Final (Korakuen Hall). Photo credits: Pro Wrestling WAVE

Lo spartito della finale quindi ha visto Miyuki dominare la prima parte di gara sollevando e schiantando sistematicamente a terra la sfidante, facendo valere la maggior forza e anche la freschezza, avendo lottato meno sia nel corso del torneo che esternamente, al contrario di una Suzu che nel giro di pochi giorni ha lottato in diverse realtà mettendo in scena dei match estremamente duri contro altre icone del genere hardcore come Shunma Katsumata e DASH Chisako

Ironia della sorte anche nell'ambito più violento - le sequenze fuori dal ring - la Takase ha prevalso sulla Suzuki, quasi a suggerire che l'inesperienza di questa potesse in qualche modo costarle la finale, invece nonostante l'uso di tutto il suo repertorio, non é mai riuscita a metterla fuori causa, anzi più i suoi colpi hanno aumentato di intensità e meno Suzu é rimasta a terra e da perfetta beniamina del pubblico ha continuato ad incassare fino a quando con l'unica sequenza di mosse consecutive messe a segno é riuscita ad usare a fare ponte con la sua versione del German suplex, assicurandosi tutta la posta in palio.

A voler tirare le somme, con questa esperienza Suzu ha ricordato a tutti di non essere solo una neofita degli incontri a base di sangue ed armi, ma di essere diventata uno dei nomi più brillanti del circuito grazie alla sua capacità di creare empatia e raccontare delle storie più elaborate a dispetto dalla sua età e dei suoi pochi anni di attività alle spalle e per poter continuare a confermarsi ad alti livelli dovrà continuare a lavorare e crescere su entrambi i fronti. Le Prominence possono servire al primo scopo, per il secondo la WAVE può essere un mare in cui trascinare la propria tavola. E perché no, anche per lasciarsi trascinare dalla corrente.