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Superluchas
Match | By Poppo • 31-07-2021
Image Credits: Superluchas

Un menù alternativo di incontri relativo al ricco mese di Luglio

Tornei, anniversari, normale programmazione: il mese delle Olimpiadi ha riservato una fitta sequenza di eventi che, a breve, sarà seguito da altri 31 giorni di fuoco dove Stardom, Tokyo Joshi Pro e Ice Ribbon promettono scintille rispettivamente con il 5 Star GP (partito ufficialmente oggi), con la continuazione della Princess cup e infine lo show di anniversario della compagnia di Saitama.

Insomma le promotion più grandi si stanno dando da fare spingendosi ad offrire una proposta abbondante, ma che da una parte rende difficile seguirne più di una alla volta in maniera aggiornata e dall'altra inevitabilmente rischia di mettere in ombra quelle realtà meno strutturate a livello di visibilità, oppure in grado di inscenare eventi con minore continuità anche a causa l'attuale pandemia, come sta accadendo a SEAdLINNNG e Sendai Girls' Pro Wrestling, vittime dell'ultimo focolaio scoppiato in settimana che ha messo fuori gioco diverse atlete costringendo le due etichette a rinviare alcuni spettacoli programmati.

Fortunatamente il periodo estivo offre la possibilità a chi é in ferie di avere un poco di tempo in più da dedicare ai propri interessi, per questo motivo viene proposta la seguente selezione di incontri proposti dalle altre realtà: per recuperare i recenti accadimenti, oppure per assaggiare qualcosa di insolito o meno avvezzo al palato.

AKINO & Tsubasa Kuragaki vs Mei Suruga & Yuu (11 Luglio, OZ Academy The Fortress)

Placida come un ponte sopra acque agitate, la OZ Academy prosegue per la sua strada mantenendo ormai da anni il suo solito menù fisso: il main event saldo nelle mani delle veterane, le Seiki-Gun con il loro caos organizzato a metà serata e ad aprire le danze la vecchia AKINO ad accogliere le ospiti di serata; in questa occasione la leader delle Mission K5, affiancata dall'altrettanto esperta Tsubasa Kuragaki ha fronteggiato la strana coppia formata dalla massiccia Yuu (ospite più che occasionale da queste parti) e dalla minuta Mei Suruga.

Un duo inedito ma perfettamente complementare grazie alla netta differenza delle sue componenti: l'esuberanza e la velocità della Apple girl si é alternata alla flemma ed ai potenti colpi dell'ex judoka, proponendo allo stesso tempo delle combinazioni fantasiose  e con la giusta dose di preparazione scenica. Ma è stata soprattutto la poca convenzionalità di Mei a mettere in difficoltà le due performer di casa, le quali hanno dovuto faticare per tenere il suo passo nelle fasi iniziali per poi usare una serie di trucchi del mestiere per tenerla a bada, ma ancora una volta il contrasto tra il loro modo di agire da esperte navigate e quello spensierato delle rivali, ha prodotto un incontro piacevole da vedere e in qualche modo fuori dai canoni della promotion di Mayumi Ozaki.

Non deve trarre in inganno il risultato finale: il team di casa si é portato a casa la vittoria, ma per la Suruga si tratta dell'ennesima prestazione di grande personalità, a conferma del suo essere in grado di raccontare qualcosa anche in frangenti di minor conto.

ASUKA vs Ryo Mizunami (11 Luglio, Nanae Takahashi 25th Anniversary)

Nello stesso giorno, Nanae Takahashi ha raggiunto il traguardo dei 25 anni di carriera e nello stesso evento Ryo Mizunami si é laureata nuova campionessa Beyond the Sea sconfiggendo ASUKA. Una caratteristica che ha accomunato le ultime regnanti é stata quella di arrivare alla sfida della consacrazione interpretando le antagoniste, per poi trasformarsi in perfette eroine una volta vinto l'alloro. Per la Veny non é stato diverso rispetto a coloro che l'hanno preceduta: pur mantenendo alcune sfumature heelish grazie all'appoggio delle sue Frejas, il suo modo di lottare ha rispecchiato in pieno le peculiarità del beniamino standard del wrestling, facendo piazza pulita nei tag team e subendo l'offensiva altrui per buona parte dei suoi incontri in singolo, né più né meno di quanto hanno fatto Arisa Nakajima e Yoshiko o avrebbero fatto Hulk Hogan o John Cena.

Per l'imminente passaggio di consegne, ASUKA ha lottato nuovamente da ruda, controllando parte della gara grazie ad alcune astuzie applicate fuori dal ring e cercando di limitare il più possibile prorompente forza fisica della Mizunami, ossia il suo punto di forza. Quando questa fase di tattica si é conclusa, l'incontro si é finalmente acceso con lo scambio reciproco dei colpi migliori a disposizione delle contendenti, creando quella sensazione di incertezza del risultato che ci si aspetta da una sfida titolata. A quel punto la rincorsa di Ryo aveva preso sufficiente slancio per resistere alla recente nuova finisher della detentrice (la HanaVeny con cui aveva vinto la cintura) per restituire il favore con la propria e portarsi a casa il bottino.

Una vittoria che sa di tentativo di sfruttare la recente visibilità acquisita dalla componente delle Max Voltage grazie alla sua affiliazione alla AEW e che in parte é passata in sordina per via del successivo main event tra la Takahashi e Arisa, ma per avere una visione più chiara a riguardo occorrerà attendere i prossimi eventi per capire se a Kanagawa si procederà in nome della continuità di intenti, oppure no.

Ironman match: Lulu Pencil vs Chris Brookes (22 Luglio, ChocoPro 137)

I am not special, but if there is something only I can do, it`s proving I can live as myself, because pro-wrestling accepted me being a wrestler, as I am.

Only pro-wrestling can prove it for me.

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Non sono speciale, ma se c'é una cosa che solo io sono in grado di fare, é poter dimostrare di poter essere me stessa, perché il pro-wrestling mi ha accettato come lottatrice per quello che sono.

E solo il pro-wrestling può esserne la prova.

Lulu Pencil

Tornando alle allieve di Emi Sakura, in Gatoh Move é andato in scena il nuovo capitolo della più lunga rivalità trasposta all'interno dei suoi ChocoPro, quella tra Chris Brookes e Lulu Pencil. I 2 dopo essersi temporaneamente riconciliati prima del centesimo episodio, si sono nuovamente divisi dopo la sconfitta patita durante quella serata a causa dell'ira del baka gaijin dopo aver visto per l'ennesima volta la ragazza rivelarsi l'anello debole. Superato ormai il secondo anno di carriera infatti, Lulu non ha ancora schienato o sottomesso nessuna delle sue avversarie, perdendo la quasi totalità degli incontri disputati. Un destino comune per molte novizie e che in altre compagnie non desterebbe troppo scalpore, ma che in un ambiente che propone un tipo di wrestling differente dalla concorrenza, che strizza l'occhio ad un pubblico differente e che può contare sul costruire una forte identità per le sue lottatrici, ha contribuito nel creare una forte empatia con gli appassionati di questa serie.

D'altro canto l'inglese ormai é una vera e propria garanzia nel campo dei match intergender grazie alla sua capacità passare con naturalezza dal serio al faceto, il suo personaggio strafottente e in parte serioso e risulta ideale quando si trova ad interagire in contrasto con le bizzarrie di gente come Maki Itoh o la già citata Mei Suruga (qui impegnata nelle vesti di arbitro speciale), oppure come in questo caso quando deve interpretare come in questo caso nel ruolo mostro invincibile e senza cuore.

Storia e personaggi quindi, ma anche il contesto si é rivelato decisivo per la riuscita della rappresentazione: in una qualsiasi altra realtà con un ring a 4 lati ed i posti a sedere intorno, questa storia non avrebbe avuto i giusti ingredienti per risaltare; l'incontro avvenuto in passato alla Shin-Kiba era stato uno squash, un passaggio intermedio che assume un significato solo ed esclusivamente per essere stato ambientato al di fuori della Choco Square, ma la prova finale di Lulu - un ironman di 30 minuti dove come da tradizione vince chi mette a segno più schienamenti o sottomissioni - non poteva che svolgersi tra i tappetini della palestra della Sakura. Lo ha scritto lei stessa nella sua lettera aperta scritta a Chris dalle colonne del suo blog, lei non é una lottatrice abile tecnicamente, ma una persona che interpreta la disciplina a modo suo e così é stato: pur subendo per la maggior parte del tempo come da copione (finendo pure appiccicata al soffitto in uno strano tentativo di schienamento al rovescio), la scrittrice freelance ha espresso la sua creatività prima arrotolando come una piadina il malcapitato avversario con gli stessi tappetini e poi provando a schiacciarlo con la serranda d'entrata (cercando di non fare rumore per non infastidire i vicini!).

Una commedia dunque, ma non in senso diminutivo come spesso avviene nel mondo del wrestling, piuttosto un modo intelligente di sfruttare le risorse a disposizione in maniera creativa dal punto del linguaggio utilizzato, ma che a ben guardare racconta qualcosa di visto in altre forme, nel mondo del wrestling ma anche in altri ambiti della cultura giapponese: alla fine della fiera Chris ha schienato per 4 volte la malcapitata avversaria, ma la sua vittoria assume un valore relativo, se confrontata l'unico schienamento conseguito da Lulu - il primo in assoluto - ottenuto a pochi secondi dal termine, un avvenimento così sentito da spingere il cattivone a riconoscere il valore della sua sfidante al termine della battaglia.

Un finale visto in tanti manga o anime, ma anche in questo caso non in senso spregiativo, anzi: il valore del racconto si misura nel modo in cui la storia viene raccontata dai protagonisti e in questo caso é stata narrata in maniera egregia. Tappetini o meno.

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Takumi Iroha vs Hibiki (19 Luglio, Marvelous 5th Anniversary)

Un altro anniversario occorso questo mese é stato quello della nascita della Marvelous, la palestra delle nuove generazioni, giunta al suo quinto anno di esistenza.

La serata ha visto eccezionalmente comparire una delegazione della Stardom per rimpolpare la card dell'evento, sicché Mayu Iwatani ha impartito una sonora lezione a Rin Kadokura, mentre Starlight Kid e Azumi hanno rispettivamente fatto squadra con Mio Momono e Mei Hoshizuki, riprendendo un discorso iniziato verso la fine dello scorso anno.

Ma la vera attesa era rivolta verso l'ultimo incontro della serata, dove Takumi Iroha ha fatto il suo ritorno ufficiale dul ring dopo un lungo infortunio patito ai legamenti del ginocchio destro ed al menisco che l'ha tenuta fuori per 10 mesi. Riprendersi da qusto tipo di incidenti non é facile, né fisicamente, né psicologicamente, ma Takumi dopo lo scoraggiamento iniziale ha lavorato sodo per rientrare in piena forma e come primo impegno si é trovata a dover raccontare la ruggine accumulata in questo periodo. L'avversaria designata é stata Hibiki, ormai diventata il nemico numero 1 della compagnia dopo la lunga campagna di stalking praticata nei confronti di DASH Chisako che sta ancora portando avanti nonostante la sconfitta patita in occasione di GAEAISM con l'arruolamento dell'ex senjo Cassandra Miyagi.

Hibiki si é rivelata la scelta ideale, una worker priva di fronzoli che fin dall'inizio ha fatto due cose sole, colpire il ginocchio di Takumi ed usare qualsiasi tipo di scorrettezza per cercare di metterla in ombra, finendo ovviamente per ottenere il risultato contrario: la Iroha ogni volta si é ripresa con nonchalance dai suoi attacchi, dimostrandosi più coriacea e resistente di prima, rimanendo per quasi mezz'ora sul ring prima di chiudere con la patentata Running three, mandando contento a casa il pubblico presente.

Una storia tanto semplice quanto efficace ed un buon banco di prova per la sconfitta - che si sta lentamente prendendo spazi di discreta importanza - e per la vincitrice, ormai pronta per partecipare al prossimo 5 Star.

Discover New Heroine tournament

Nel suo piccolo anche la Pure-J sta cercando di costruirsi nuovi nomi da proporre e se il titolo Openweight rimane appannaggio delle ex JWP, a chiudere gli eventi della compagnia si stanno facendo vedere i pochi nomi nuovi a disposizione. Per valorizzarli di più é stato messa in scena uno speciale torneo di coppia chiamato Discover New Heroine, un triangolare composto da squadre formate dall'affiancamento di una veterana ad una delle giovani, dove a vincere sarebbe stato il primo duo ad aggiudicarsi 2 vittorie nei confronti delle altre contendenti.

La godzillessa Hiroyo Matsumoto ha fatto coppia con Crea puntando sul connubio tra forza fisica e sottomissione, prendendosi l'ingrato compito di rallentare l'azione, ma rivelandosi importanti per evitare "l'effetto flipper" causato dai rimanenti team che invece hanno puntato sulla velocità d'esecuzione degli spot, rendendo piacevole la visione di questi mini incontri, ma in alcuni momenti anche un po' difficile da seguire, se non scollegata in parte del contesto, non fosse stato proprio per quel lavoro di raccordo. Alla vivace Chie Ozora invece é stata assegnata una lottatrice con caratteristiche similari, quella Makoto che forse negli anni ha perso un po' l'effervescenza dei primi anni, ma che rimane un elemento molto valido per aggiungere quel tocco di ironia con le sue espressioni ed il suo modo di star sul quadrato. Infine Hanako Nakamori ha fatto le veci della cilena Akari lavorando d'esperienza, ma senza sovrapporsi alla sua assistita.

Ad eccezione di Makoto, chiamata in causa spesso per movimentare l'azione nella parte finale che ha visto il suo tag contrapporsi nuovamente a quelli di Hanako ed Akari dopo la vittoria iniziale, le più esperte si sono messe a disposizione delle novizie lasciando loro campo libero per mettersi in mostra, rimanendo sempre al centro della scena, come da intenzione.

Per diventare eroine magari occorre ancora tempo, ma almeno bisogna riconoscere la crescita dei talenti di questa piccola realtà.

Miyuki Takase vs Mio Momono: la trilogia

Del torneo Catch the Wave se ne parlerà all'interno di questo blog la settimana prossima, ma un capitolo a parte lo merita la trilogia di incontri disputata da Miyuki Takase e Mio Momono, entrambe ospiti della compagnia organizzatrice, la Wave. Come da consuetudine la rassegna ha visto una fase iniziale a gironi, dove Miyuki e Mio si sono ritravate assieme all'improbabile campionessa Sakura Hirota, ma essendo tutte e 3 finite a pari punti, si é svolto un round supplementare con le stesse regole descritte per il Discover new heroine, quindi una serie di mini incontri per decretare l'ultima qualificata per le semifinali.

Nel primo turno, la precedente campionessa delle Actwres Girl'z si é presentata con grande fiducia nei propri mezzi cercando di imporre l'energia dei suoi colpi sulla più giovane Momono, ma dopo il dominio iniziale ha dovuto fare i conti con quella che sta diventando la specialità della ragazza, ossia la capacità di venire fuori alla distanza facendo valere la sua velocità e la sua imprevedibilità, tanto da riuscire a stordire l'avversaria per poi piazzare con autorità la sua red code ed aggiudicarsi la prima contesa. Il primo mini incontro sucessivo invece ha visto un ribaltamento di ruoli, mostrando tutte le incertezze di Miyuki, dominata per tutta la prima parte da un  lavoro a terra apparentemente inedito da parte di Mio: i tentativi di sottomissione sono stati la chiave di questa sfida, visto che entrambe hanno cercato con il passare dei minuti di far cedere la rivale provando tecniche poco presenti all'interno del loro repertorio; anche stavolta la Momono é sempre stata un passo avanti alla rivale, trovando sempre una risposta immediata alla sua offensiva e chiudendo lo scontro con la stessa mossa usata in precedenza, salvo finire per essere clamorosamente sottomessa da Sakura Hirota pochi minuti dopo attraverso una altrettanto rara armbar.

Regolata a sua volta la Hirota, la Takase ha cercato di sfruttare il braccio danneggiato per riprendere finalmente le redini della sfida e più in generale ha trovato a sua volta il modo di disinnescare l'alunna di Chigusa Nagayo, ormai a corto di fiato ed in cerca del solito guizzo vincente, che stavolta é stato neutralizzato al momento opportuno con un contro roll up arrivato dopo una lunga e nervosa sequenza di rovesciamenti.

Una bella serie figlia di un buon torneo nato da una situazione non particolarmente buona per la Wave e che forse può portare un minimo di positività all'ambiente.

Chihiro Hashimoto vs Mio Momono (11 Luglio, Sendai Girls SENJO Chronicle)

La rassegna é iniziata con un incontro disputato lo scorso 11 Luglio e si chiude nella stessa data con una protagonista già incontrata poche righe sopra: Mio Momono ha cercato di interrompere il lunghissimo regno di Chihiro Hashimoto in quel di Sendai, dopo mesi di rivalità.

Dal suo rientro dopo una serie di infortuni al ginocchio ed al gomito, Mio ha dovuto ricoprire in poco tempo il ruolo di protagonista della Marvelous che spettava a Takumi Iroha, a sua volta infortunatasi dopo aver sfidato Mayu Iwatani. In sede di costruzione di GAEAISM la ragazza é diventata la principale avversaria della Hashimoto, riuscendo nell'impresa di metterla in difficoltà in più di un'occasione, prima di venire letteralmente decapitata dalla stessa nel corso del main event dell'anniversario. La ventiduenne però non si é persa d'animo e poche settimane dopo é riuscita a strappare le cinture di coppia (detenute assieme a Yuu) con l'aiuto dell'amica Rin Kadokura, compiendo l'impresa di schienarla - evento raro e destinato a poche elette - guadagnandosi così una possibilità per ambire anche al Sendai Girls World.

Per raccontare il dislivello fisico che separa le 2 l'arma scelta da parte di entrambe é stata - di nuovo - la sottomissione: Chihiro ha puntato alla schiena facendo leva sul suo peso per bloccare a terra la più piccola Momono; quest'ultima, dopo essere stata demolita a GAEAISM, ha abbandonato momentaneamente il suo stile da peso leggero per cercare di controbattere la campionessa puntando al suo braccio destro, così da evitare di essere colpita a piena forza dai suoi lariat, dai suplex e soprattutto dalla Albright che l'aveva letteralmente messa al tappeto. Proprio la resistenza ai suplex rivali é stata l'altra chiave di lettura dell'incontro, in quanto la sfidante é stata in grado di evitarne la maggior parte e quando non ci é riuscita si é rialzata immediatamente per dimostrare di essere degna di quel palcoscenico, arrivando addirittura ad eseguire a sua volta un German suplex tanto difficile quanto bello esteticamente.

Ma se l'effetto dei colpi si é fatto certamente sentire, la Hashimoto ha mostrato ancora una volta il motivo per cui da ormai 2 anni é il punto di riferimento della compagnia: é riuscita a dare risalto all'offensiva avversaria, ma quando si é arrivati alla parte conclusiva della sfida ha dimostrato tutta la sua bravuro nell'interpretare la buldozer indistruttibile riuscendo mantenere la velocità di manovra di Mio - schivando peraltro la tecnica di ponte con cui era stata schienata qualche settimana prima - e focalizzandosi sul suo collo per preparare il terreno per la sua finisher, eseguita con un impatto ancor più devastante dell'altra volta.

Ancora una volta lo status quo é stato mantenuto, ma al tempo stesso qualcosa si muove in questa lenta digestione che a breve dovrà fare spazio ad altre ricche portate.