Calle joshi

NOMADS
Recensioni | By Poppo • 29-05-2022
Image Credits: NOMADS

NOMADS' Freelance Summit ha raccontato diverse storie, in modi diversi

Una certa curiosità si é creata negli ultimi mesi grazie alla nascita di NOMADS, l'ultima iniziativa di stampo unitario nei confronti del mondo delle freelance concepita dal quartetto composto da Maya Yukihi, Rina Yamashita, Miyuki Takase e dalla rientrante Natsu Sumire.

9 giorni fa é andato finalmente in scena NOMADS' Freelance Summit, la prima produzione di questo nuovo sodalizio, uno spettacolo che fin dal video introduttivo iniziale ha richiamato fortemente le autoproduzioni imbastite dalle lottatrici del circuito una quindicina di anni fa, specialmente quelli delle Passion Red capitanate da Nanae Takahashi: un confluire di storie provenienti da diverse etichette distinte, un coacervo di nomi molti variegati, alcuni forti di una lunga militanza in comune, altri invece messi di fronte per la prima volta in assoluto sul quadrato.

Il tutto si é tradotto in una sorta di affresco della scena indipendente attuale, ossia una proposta vivace, pregna di racconti messi in scena sfruttando i più diversi mezzi a disposizione di questa allegra combriccola, con un messaggio di fondo molto chiaro: un incontro di wrestling non é fatto di sole botte.

Verbale

In tal senso, i primi 2 incontri hanno avuto il compito di mettere da subito a fuoco questo concetto, poiché entrambi hanno puntato fortemente su una caratteristica che spesso si ignora in fase di svolgimento di un match: il parlato, la possibilità di veder dialogare le lottatrici  al di là dei semplici scambi verbali codificati in modo da suggerirsi a vicenda le tecniche o le sequenze da mettere in campo.

I dialoghi sono stati la colonna portante dell'apertura delle danze, una piccola esibizione di 5 minuti da parte della Sumire, vero cuore portante della campagna promozionale di questo progetto e della sua immagine coordinata, tutta basata sul conferire alle ragazze un aspetto glamour e alla moda, quasi da modelle, la professione che ormai la stessa esercita a tempo pieno da qualche anno. In contrasto con il suo antico personaggio di seduttrice allegra e poco propensa al combattimento, Natsu in apparenza ha cercato di mettere in piedi una performance per dimostrare di aver recuperato la cosiddetta ring rust, la ruggine accumulata nel periodo di inattività, tanto da convincere l'avversaria di serata Miyuki Takase della sua volontà di lottare "seriamente".

Peccato che dopo appena 2 minuti, in piena offensiva da parte della sua rivale, la Asian Beauty ha invocato a pieni polmoni un time out tecnico a causa del fiatone causato dalla pur poca attività svolta: se di solito questa é una tattica adottata dagli antagonisti per imbrogliare l'avversario, stavolta si é trattato di una fatica volutamente esagerata, tanto da spingere un'esasperata Miyuki a chiederle se davvero si fosse allenata per questa prova, ricevendo in cambio una risposta piuttosto negativa.

Natsu Sumire si aggrappa disperatamente a qualsiasi sostegno per sfuggire a Miyuki Takase

Per uscire incolume dai pochi minuti rimanenti, Natsu ha dovuto difendersi con le unghie, letteralmente visto che la sua "tattica" si é limitata ad aggrapparsi alle corde del ring e all'apron per difendersi dal troppo disavanzo, riuscendo pure a piazzare qualche sortita delle sue fino al tanto sospirato pareggio, chiudendo infine la sua apparizione facendo un piccolo - e faticoso - discorso agli spettatori per presentare il resto della card prevista in serata.

La sfida successiva ha mantenuto l'atmosfera comedy proponendo un abbinamento inedito tra l'ormai navigata Tae Honma e la giovane e vivace Momoka Hanazono, dove quest'ultima ha dettato la linea del racconto forte del personaggio giocoso che sta recentemente portando avanti nei territori della "sua" Osaka, munita gadget di carattere goliardico che vanno dalle macchine spara-bolle ai pupazzi a forma di fiore, entrambi utilizzati nel corso della contesa, causando parecchi imbarazzi all'avversaria e all'arbitro, chiamato più volte in causa da Tae per cercare di non cadere vittima di queste armi improprie. Richieste così pressanti che hanno finito per mandare in totale confusione il malcapitato direttore di gara, una posizione la sua aggravata dal fatto che la Honma di seguito ha cercato di giocare ad armi pari con Momoka, rendendolo vittima di una serie di situazioni in cui é finito vittima di questi trucchetti, oppure fungendo da vero e proprio scudo umano in mezzo a quel pazzo flipper che gli stava rimbalzando attorno.

Per sua fortuna la "tortura" é durata meno di una decina di minuti, eppure tanto é bastato per beccarsi un paio di lividi e soprattutto rintronarsi le orecchie!

Momoka Hanazono offre il suo fiorellino a Tae Honma a inizio incontro (photo credits: NOMADS)

Mimica

Un'altro ritorno promosso all'interno di questo summit é stata Kaho Kobayashi, veterana giramondo che giusto un anno fa aveva deciso di prendere un periodo sabbatico per recuperare fisicamente dai vari acciacchi accumulati e riflettere sullo stato della sua decennale carriera.

La chiamata da parte delle NOMADS é stata più che sufficiente per farla uscire dai box e rimettersi in forma, facendosi aiutare peraltro da un allenatore d'eccezione, l'ex cuore NOAH attualmente militante in New Japan Pro-Wrestling,  KENTA, degno supporto per la dura sfida che l'avrebbe attesa sul ring, quella Hiroyo Matsumoto che non si tira mai indietro quando si parla di scontro fisico tanto da meritarsi gli appellativi di Lady Godzilla e Lady destroyer. Una difficoltà in parte attenuata dal fatto che le 2 si conoscono da diversi anni e si sono scontrate tante volte in OZ Academy nel contesto dei suoi tipici incontri tra fazioni opposte: un modo di facilitare il ritorno, ma senza privarlo della necessaria difficoltà e della possibilità di fare leva sui loro trascorsi.

Con queste premesse, la battaglia si presentava particolarmente incentrata sulla potenza dei colpi e così in parte é stato da entrambe le parti, anche se a conti fatti la distribuzione dell'offensiva é stata più bilanciata di quanto ci si potesse immaginare e ciò é dovuto alla volontà di non raccontare in maniera lineare il dislivello di preparazione.

Hiroyo colpisce con le sue tipiche chop Kaho (photo credits: NOMADS)

Diversamente dall'opener, dove Natsu aveva mostrato tutta la sua impreparazione, in questo frangente Kaho si é presentata in piena forma fisica e senza alcuna ruggine, tuttavia nelle fasi iniziali ha cercato di giocare sull'incognita della sua tenuta fingendo di essere in difficoltà per trarre in inganno la pur esperta Hiroyo, riuscendo così ad aggiudicarsi la maggior parte degli scambi ed aggiungendo come carico da 90 una serie di provocazioni attraverso le sue movenze, le sue espressioni ed il suo linguaggio del corpo, conquistando velocemente il favore del pubblico.

Dal canto suo la Godzillessa é stata al gioco senza perdere mai il sorriso sulle labbra, come se fosse felice di ritrovarsi la sua rivale in salute e limitandosi quindi ad aumentare l'intensità delle sue tipiche powermoves con il passare dei minuti per contrastare all'offensiva più tecnica e fluida nell'esecuzione della Kobayashi, un continuo palleggio che ha proceduto senza soste per tirare il fiato o tentare di indebolire a vicenda un particolare arto, bensì cercando reciprocamente di dimostrarsi l'una all'altezza dell'altro, al punto tale che se é vero che il conteggio vincente lo ha ottenuto Hiroyo, Kaho é uscita dalla battaglia come vincitrice morale, tanto da commentare a latere questo evento come un nuovo inizio della sua attività di lottatrice.

Un altro esempio di uso delle doti mimiche si é visto nel successivo tag team match che ha visto fronteggiarsi le ragazze di scuola Actwres SAKI e Saori Anou ed il binomio composto da Yuu e ASUKA. Il tema di questo match é stato quello della scarsa chimica tra le alleate, principalmente a causa dell'esuberanza delle rispettive capitane (ASUKA e Saori), le quali a causa dei loro caratteri similari hanno finito col beccarsi a vicenda per la maggior parte del tempo cercando di mettersi in mostra e di attirare il favore degli spettatori posando per loro, anche rubandosi a vicenda le movenze. Una tensione perdurata per tutta la durata della loro esibizione e che ne ha determinato il risultato finale.

ASUKA provoca Saori mimandone le pose per il pubblico (photo credits: NOMADS)

Anche le subordinate però hanno giocato una parte rilevante: l'ex judoka infatti é sempre entrata in scena senza accordarsi con la sua partner, anzi cacciandola pure con la forza se necessario, tant'é che le uniche combinazioni proposte da parte della stessa Veny sono arrivate in collaborazione con la sua alleata a bordo ring, l'altra frejas de egoistas, Makoto, il tutto mentre SAKI é rimasta per la maggior parte del tempo fuori dall'azione per evitare appositamente di farsi coinvolgere ed evitare soprattutto la forzuta nemica.

Una specie di tutte contro tutte culminato in una rissa fuori dal quadrato diventata ingestibile da parte dell'arbitro, dove in particolare Saori ha mostrato il proprio lato più aggressivo inscenando uno scambio a colpi di sediate con l'odiata ASUKA, forse un preludio per un'altra battaglia da mettere in scena in una prossima occasione.

Emozionale

Un'altra sfida tra coppie ha invece chiuso la serata, stavolta proponendo qualcosa di molto più canonico mettendo di fronte le RebelXEnemy Maya e Rina di fronte a Ryo Mizunami e ad una Miyuki Takase in vena di straordinari. L'incontro di per sé ha giocato sulle corrispondenze tra questi sodalizi, incrociando le più snelle Maya e Miyuki con le più forzute Rina e Ryo, in modo da equalizzare l'azione un po' per ciascuna, ma senza cercare di raccontare qualcosa di più di un semplice gioco di squadra culminato nel pieno rispetto delle gerarchie, visto che lo schienamento decisivo lo ha messo a segno la più esperta del lotto, la Mizunami.

Ci ha pensato proprio lei a dare più forza e carattere alla chiusura della serata, grazie al suo discorso di commiato: nonostante i tanti anni di attività e le numerosissime compagnie per cui ha lavorato svolgendo spesso il ruolo di gregaria d'eccezione - tanto da guadagnarsi il nomignolo di Aniki, sorella maggiore - alla vista del tutto esaurito registrato alla Shinjuku FACE si é felicitata con le organizzatrici a tal punto da commuoversi, sorprendendo persino le sue stesse colleghe per quella che si può definire vera e propria dedizione ad una causa che per il momento andrà avanti con un secondo spettacolo che si terrà nel mese di Agosto.

Nel frattempo, le NOMADS tra sorrisi, sguardi, sudore e lacrime, hanno dimostrato di avere un'anima che può andare be oltre le semplici botte.

Ryo Mizunami prende il microfono per effettuare il discorso di chiusura dello spettacolo (photo credits: NOMADS)