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World Wonder Ring Stardom
Recensioni | By Poppo • 08-05-2022
Image Credits: World Wonder Ring Stardom

Mirai significa futuro, ma l'omonima vincitrice del Cinderella Tournament dovrà lottare per conquistare il presente

Il Cinderella Tournament ha raggiunto l'ottavo anno di vita e l'edizione di quest'anno ha amplificato i propositi di espansione della sua compagnia organizzatrice, la Stardom, iscrivendovi la bellezza di ben 30 lottatrici e svolgendo la rassegna nell'arco di un mese.

A emergere da questa vera e propria maratona che ha coinvolto la quasi totalità dell'attuale roster, é stato uno dei nuovi nomi messi sotto contratto all'inizio di questo 2022, un nome giovane, di prospettiva, ma che ancora doveva venire inquadrato all'interno di un contesto che mai come in questo periodo vive un continuo mutamento anche e soprattutto per via della sua aggressiva campagna di reclutamento di lottatrici, per questo motivo la conclusione di quest'anno é da leggere in maniera diversa: per le vincitrici del passato infatti si é trattato di un passo successivo nel loro percorso di crescita, ma per Mirai invece questo é stato solo l'inizio.

Vivere alla giornata

Volendo fare un preciso resoconto cronologico, l'ex Tokyo Joshi Pro ha debuttato il 3 Gennaio in veste di partecipante a sorpresa, affiancando assieme a Thekla (l'altra incognita prevista per la serata)  Giulia, la Cenerentola del 2019, in qualità di nuovi membri delle Donna Del Mondo, un gruppo che fin dagli albori si fonda sull'acquisizione di figure provenienti da realtà esterne alla Stardom. Eppure in questo frangente, come nei match a squadre disputati successivamente, la ventiduenne di Miyako ha svolto delle particine da comprimaria, quasi schiacciata dalle personalità esplosive della sua leader e della stessa austriaca con cui aveva cominciato questa nuova esperienza.

Il vero e proprio debutto, il momento in cui Mirai ha trovato la giusta vetrina, é avvenuto il giorno 29 dello stesso mese, quando ha potuto contendere per la prima volta il titolo mondiale della promotion, da poco vinto dall'altro caposaldo delle DDM, la filippina Syuri, una figura diametralmente opposta alle altre colleghe essendo meno propensa allo scherzo ed alla provocazione verbale e più improntata sullo scontro fisico, forte dell'esperienza accumulata nel corso delle sue carriere nel mondo del wrestling e delle arti marziali miste. nel corso di quei quasi 30 minuti di battaglia, la giovane ha cercato di mettere in campo le stesse armi della sua senpai e quest'ultima si é messa a sua piena disposizione, valorizzandone quello stile di lotta basato sui colpi diretti e sulle sottomissioni che si stava iniziando ad intravedere in TJPW, riuscendo nel suo duplice intento: difendere con successo la propria cintura e a mettere in buon luce la propria rivale e forse anche qualcosa di più.

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Recap della preparazione all'incontro tra Syuri e Mirai.

Da allora, per rivederla camminare sulle proprie gambe é occorso attendere il mese di Marzo, nello specifico la doppia serata celebrativa svolta al Ryogoku Kokugikan, dove Mirai - pur godendo di minore esposizione rispetto alla zona main event - ha potuto misurarsi contro Saya Iida e Utami Hayashishita, avversarie con precise caratteristiche, così da poter caratterizzare maggiormente il suo modo di stare sul ring agli occhi del pubblico. In questo doppio confronto, il tema portante é stato quello della forza fisica: trattandosi di avversarie altrettanto strutturate dal punto di vista muscolare, la nuova arrivata ha sfidato questi frutti del vivaio giocando costantemente sulle prove di forza, cercando di sollevare, bloccare a terra ed immobilizzarle, sbloccando gli inevitabili momenti di stallo applicando le sue powermoves per cercare di schiantarle al tappeto, ma senza cercare di ottenere il conteggio vincente, ma piuttosto di sottometterle con la sua Miramare.

Una tattica che ha funzionato nel primo confronto con la più piccola delle Saya e che ha comunque impensierito l'ex campionessa mondiale che ha preceduto Syuri, dimostrando per la seconda volta di poter ben figurare contro un'avversaria, ma anche di essere ormai in grado di gestire il proprio corpo: uno degli aspetti di lei che aveva colpito di più da quando era stato annunciato il suo ingaggio e dopo 3 mesi di silenzio, era stata la netta perdita di peso rispetto al periodo in Tokyo Joshi Pro in favore di un fisico più longilineo e di un maggiore sviluppo dei muscoli delle braccia, peraltro qualcosa di molto simile al lavoro che sta compiendo la Iida nel corso dell'ultimo anno; malgrado questo cambiamento, Mirai é riuscita a mantenere il proprio modo di lottare senza renderlo forzato o innaturale, lasciando intravedere ovvi margini di miglioramento per quanto concerne la potenza di impatto dei suoi lariat e delle sue chop, ma comunque riuscendo a trasmetterne l'intensità nei punti cardine degli incontri.

Ai blocchi di partenza del Cinderella però, i riflettori sembravano essere puntati verso altre direzioni, specie nei confronti di Starlight Kid, la ragazza mascherata capace di conquistare i favori del pubblico nonostante il suo essere una delle antagoniste principali e che nel corso della seconda serata al Ryogoku ha lottato uno degli incontri di cartello con la rientrante KAIRI. Invece la prima serata del torneo si é rivelata folle in tutti i sensi, non solo perché ha visto disputarsi tutti e 15 gli incontri del primo turno e addirittura una gara del secondo turno, ma anche per il fatto di aver messo da parte subito alcune favorite e alcune delle storie in corso: Kid infatti é stata eliminata in modo beffardo da Natsupoi, Azumi ha regolato senza particolare pathos l'ex alleata Momo Watanabe - malgrado le molte schermaglie avvenute in precedenza - e alla fine della serata, Mirai ha deciso di abbandonare le DDM per seguire Syuri nella fondazione di un nuovo gruppo chiamato God's Eye, diventando senza saperlo la storia portante di questo torneo.

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Mirai, Ami Sourei e Syuri fondano le God's Eye

Conquistarsi il giorno dopo

Appena un'ora prima nella stessa serata, la ragazza si era guadagnata la qualificazione al turno successivo battendo Mina Shirakawa in un match confusionario in cui la componente delle Cosmic Angels ha provato a mettere in scena il suo alter ego formato zombie con risultati piuttosto discutibili, quantomeno perché non ha saputo combinare le sue parti comiche a quelle più serie creando una storia, diversamente da quanto hanno fatto le rivali presenti dalla stessa parte del tabellone, Utami Hayashishita e Tam Nakano, così intente a copiarsi mosse ed espressione da finire con l'eliminarsi a vicenda e lasciare campo libero a Mirai per giungere ai quarti di finale con una sfida un meno sul groppone.

Al contrario, la sua avversaria successiva Saki Kashima aveva dovuto lottare un match nel corso della stessa serata, prima di poterla sfidare nel main event di giornata - altro simbolo della frenesia dell'attuale programmazione della Stardom - riuscendo però a gestire la cosa mettendo in scena un altro colpo di scena in questo torneo eliminando l'amica e rivale Mayu Iwatani in appena 17 secondi con la sua patentata revival, il roll-up con il quale spesso e volentieri sorprende le rivali nei momenti meno attesi e con il quale ha cercato di mettere subito fuori dai giochi la più giovane sfidante, stavolta finendo però per soccombere alla Miramare.

Oltre alla Iwatani, anche Giulia e Syuri sono cadute al secondo turno, lasciando in semifinale altri 3 nomi che fino a questo momento hanno ricoperto un ruolo di supporto nei confronti delle star della compagnia, le rientranti Hazuki e Koguma e Natsupoi, anche lei fresca di assalto a vuoto ai danni di una delle cinture principali in vigore, la Wonder of Stardom, detenuta da Saya Kamitani. A quel punto le strade percorribili erano 2: puntare su una storia di redenzione da parte di una delle fuoriuscite dalla Stardom -con un anno di ritirardo, ma pur sempre seguendo il solco della vittoria di Arisa Hoshiki nel 2019 - oppure dare slancio ad un nome più fresco con una serie di vittorie in grado di dargli una storia abbastanza solida alle spalle, come nel caso del duo fuoriuscito dalla TJPW, coppie messe rigorosamente l'una contro l'altra nel penultimo atto.

L'ex Natsumi Maki si é rivelata una valida vittima sacrificale per via della sua minore statura e del suo stile improntato sulla velocità e sulle manovre aeree, l'ideale da contrapporre alla forza ed alla sottomissione, dando così modo di far rimettere alla futura vincitrice le vesti da forza dominante, lo stesso compito assegnato in finale a Koguma, arrivata quasi in fondo alla competizione battendo la più quotata compare di coppia Hazuki nell'ultima sorpresa di questa edizione, troppo a sorpresa per poter risultare una credibile reginetta: nonostante le buone prestazioni messe in campo fin dal suo ritorno, l'ex enfant prodige ha sempre ricoperto il ruolo di sparring partner, perdendo sempre molto nettamente quando la posta in gioco é stata leggermente più alta del solito e così é stato anche questa volta.

Non potendo puntare a pieno sulla propria velocità per via della necessità di "vendere" le fatiche della gara precedente - rigorosamente disputata all'inizio della stessa sera - Koguma ha puntato sull'esecuzione di mosse improvvise: il crossbody fuori dal ring, il cutter ed i suoi soliti roll-up, tutte mosse eseguite quando l'avversaria pareva in controllo delle operazioni, sequenze neutralizzate molto velocemente però dalla sua rivale, la quale dal canto suo ha proseguito alternando mosse di forza bruta ad altre di danneggiamento del braccio, finendo per prevalere grazie alla prima opzione eseguendo una perentoria Miramare Shock. Niente di memorabile, ma con un minimo di sostanza e coerenza con il percorso messo in campo.

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L'incoronazione di Mirai

Grazie a questa vittoria, Mirai ha potuto scegliere se lottare nuovamente contro la sua maestra Syuri o se tentare di sconfiggere Saya Kamitani, scegliendo quest'ultima coerentemente con questo suo percorso da vera e propria bestia nera dei pesi leggeri e soprattutto per via del fatto che l'ex aspirante idol si era aggiudicata lo scettro di reginetta lo scorso anno in maniera altrettanto sorprendente. La sensazione ad oggi é che per quanto sia progredita in questi mesi e per quanto la sua prossima rivale sia nettamente inferiore a chi l'ha preceduta, la giovane abbia ancora molta strada da percorrere prima di poter pensare seriamente di vincere un alloro così importante, però intanto é stato fatto un primo passo verso il suo consolidamento all'interno delle gerarchie della Stardom.

Perché Mirai in giapponese si tradurrà anche in "futuro", ma di questi tempi é bene avere lo sguardo fisso sul presente.