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Fight Club: PRO
Match | By Poppo • 13-01-2021
Image Credits: Fight Club: PRO

La conquista del Regno Unito da parte della Boss

Wolwerhampton é una città inglese situata ad Ovest della contea delle Midlands contraddistintasi nella sua storia per essere stata un polo prima commerciale e poi industriale a partire dal diciannovesimo secolo, sul finire del quale nacquero i Wanderers (comunemente chiamati Wolves), la squadra di calcio cittadina, una delle più antiche nella patria del football. Nell'ultimo decennio é stata anche un centro importante per il rilancio del movimento del wrestling britannico dove i migliori talenti della nuova generazione hanno potuto confrontarsi con nomi importanti della scena internazionale attirati dalle crescenti attenzioni dalla nuova fetta di pubblico che stava approciando il business.

Un luogo che non poteva sfuggire all'occhio lungo di Meiko Satomura e così come altri prima é finto per diventarne uno dei tanti feudi conquistati dalla leggendaria proprietaria delle Sendai Girls'.

Home is where the heart is

A destare l'anima wrestlinghiana della città ha contribuito la Fight Club: Pro, compagnia fondata nel 2009 dal sodalizio tra il lottatore nativo Trent Seven ed il suo socio Martin Zaki, quest'ultimo proprietario dell'azienda fino alle sue dimissioni avvenute lo scorso anno a causa di un paio di denunce per molestie sessuali che hanno portato anche lui a far parte di quel giro di violenze ed abusi denunciato dal movimento #SpeakingOut e che ha coinvolto - e messo in crisi - la maggior parte delle realtà brittaniche, inclusa l'insospettabile Eve. Prima di questi avvenimenti, la FCP ha rivestito un ruolo importante nel suo contesto, infatti come già scritto é stata la base dove molti lottatori locali hanno potuto mettersi in mostra, a partire dall'attuale Drake Maverick - conosciuto come Rockstar Spud in precedenza - considerato come uno dei pionieri del rilancio, anche grazie alla visibilità ottenuta oltreoceano prima in TNA (inclusa la partecipazione allo spin-off Brittish Camp assieme a Marty Scurll e le gemelle Blossom) e successivamente in WWE; nel corso degli anni quasi tutti i nomi più importanti hanno fatto almeno un'apparizione in quel di Wolwerhampton: Jimmy Havoc, Zack Sabre jr. e ovviamente i suoi sodali Pete Dunne e Tyler Bates e di pari passo molti lottatori stranieri - da Colt Cabana ad Adam Cole e Kevin Steen fino a Walter - hanno partecipato gli eventi creando la giusta alchimia tra lo stile "autoctono" e quello delle varie culture rappresentate.

Seven, cresciuto guardando da bambino il wrestling dalla TV della vicina novantenne, si é formato girando il mondo, tanto da crearsi una rete di contatti che spazia a 360° in tutto il panorama, dagli Stati Uniti fino al Giappone persino in Italia dove si é esibito per la ASCA tanto da riuscire ad ospitare nella propria città l'edizione 2017 del noto torneo King of Trios organizzato dalla Chikara e - guarda caso - vinto l'anno prima dal trio delle ragazze di Sendai guidate dalla Satomura. Una crescita non indifferente per una promotion che fino al 2016 si esibiva esclusivamente in un nightclub (chiamato The Planet) ed é arrivata a potersi permettere spazi ben più ampi (The Hangar) e ad organizzare questo tipo di eventi anche in futuro, infatti nel 2019 sarà proprio il Senjo a collaborare con la FCP per organizzare un evento congiunto nella più grande Manchester. Ma prima c'é stato un passaggio intermedio, ossia la partecipazione costante della proprietaria alle serate inglesi, all'interno delle quasi ha fatto in tempo a prendersi l'ennesimo riconoscimento internazionale della sua lunghissima carriera.

Small in U.K.

Alla crescita di esposizione della scena inglese stava andando pari passo quella relativa al wrestling femminile, la stessa Chikara era stata l'esempio guida avendo concesso nello stesso anno prima la sua cintura principale e poi il King of Trios a delle lottatrici, proponendo una visione dell'intergender che andava al di là della semplice esibizione d'eccezione come invece proponevano altre realtà occidentali che invece cercavano di vendere le singole performer come specialiste di questa tipologia di incontro, come ad esempio LuFisto o Candice LeRae. Un filone affatto sconosciuto a Trent Seven che da parte sua aveva trovato negli anni precedenti le sue degne rappresentanti prima in Nixon Newell e poi in Millie Mckenzie, altro nome che in questo giro di relazioni avrà la sua parte venendo ospitata ed allenata personalmente dalla Satomura sempre nel 2019. Alla boss invece non era sfuggito il boom che stava avvenendo in terra d'Albione e da promoter ormai consolidata era riuscita a procurarsi i giusti agganci per poter ottenere booking per sé stessa grazie al proprio status di leggenda nipponica ed allo stesso tempo accordi per la sua compagnia, del resto i tempi erano sicuramente più maturi rispetto agli inizi del secondo decennio del 2000, quando Emi Sakura e la sua Ice Ribbon tentava di fare rete con la Eve.

Un convergere di interessi che porta a far esordire l'erede di Chigusa Nagayo in FCP lottando direttamente per il suo titolo principale detenuto da Chris Brookes, anche lui proveniente dai dintorni delle Midlands occidentali e anche lui futuro gaijin, ma che in quel momento si stava ritagliando uno spazio importante nelle varie categorie di coppia formando i CCK con Jonathan Gresham e contemporaneamente ricopriva il ruolo di heel principale della compagnia guidando la principale fazione antagonista inizialmente formata dallo stesso duo già citato, Kid Lykos e dall'attuale campione NXT UK Walter (che con il passare del tempo assumerà il ruolo di vero leader del gruppo).

L'incontro é un concentrato di paradossi, a partire dall'inizio dove Brookes cerca di schernire la rivale per via della netta differenza di altezza, un mind games innocuo come se ne vedono spesso negli intergender, ma straniante se si pensa al divario opposto in termini di età ed esperienza, come un bimbo che fa gli sberleffi ad un adulto; una sensazione che diventa ancora più straniante non appena Meiko inizia a colpire con la sua solita ferocia il campione con i suoi calci e dominandolo a terra, rovesciando del tutto i rapporti di forza in campo, tanto da necessitare di una distrazione da parte dell'alleato Kid Lykos a bordo ring per recuperare il controllo delle operazioni: anche qui nulla di nuovo, stratagemmi da villain piuttosto basilari, ma che va ad aggiungere ulteriore sproporzione ai valori messi in campo.

Ottenuto l'heat da parte del pubblico, Chris inizia a lavorare il braccio della Satomura facendo valere finalmente la sua fisicità per poi cercare nuovamente lo sfottò tentando la sua solita taunt che consiste nel laccarsi le dita ed infilarle nell'orecchio del malcapitato avversario, insomma una presa in giro consueta, come se non si trattasse di qualcuno diverso dagli altri combattuti in passato. Ancora una volta la giapponese riesce a recuperare terreno e anche questo é un aspetto inconsueto, come vedere lottare la Meiko di inizio secolo che si stava facendo le ossa in GAEA e non la dominatrice vista negli anni a venire arrivata a diventare il banco di prova per intere generazioni di giovani lottatrici. Ancora una volta a riportare l'inerzia della gara a favore del campione ci pensano i suoi compagni, stavolta è Gresham ad intervenire dopo un colpo a vuoto della Satomura che aveva messo fuori gioco l'arbitro, aggiungendo elementi "drammatici" meno usuali in Giappone (e per certi versi anche nel Regno Unito).

Anche in questo caso la boss riesce a superare i blocchi dell'avversario dando il via alla frenetica sequenza finale dove, tra un contrattaco ed un altro, si crea il giusto equilibrio tra le parti in grado di generare la necessaria suspense, fino a quando Brookes capisce di essere alle corde e prova a giocarsi come ultime carte l'uso - proibito - della cintura e l'aiuto esterno di Gresham: tutto inutile, il compare viene messo fuori gioco dalla stessa Meiko e la cintura rimarrà a pochi centimetri dalle mani dell'ormai ex campione, costretto a batterle sul tappeto per dichiarare la resa per sottomissione, in linea con la teatralità del resto della contesa.

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Ironia della sorte, sembra esserci ancora l'Inghilterra nel futuro della Satomura, visto che dopo il suo passo indietro dalle attività della sua compagnia sono partiti i rumors sulla sua presunta firma con la WWE per lavorare nel comparto britannico di NXT (dato anche il suo essere l'attuale campionessa femminile della PROGRESS), cosa che potrebbe in qualche modo consentire la riproposizione di questa sua versione insolita e "bizzarra" e in più ritroverebbe la magior parte di quei lottatori che in Fight Club hanno lottato, incluso il fondatore. Come andrà davvero é tutto da capire, vista l'attuale situazione, un conforto arriva comunque dalla stessa Fight Club che per il momento ha mantenuto in programma la ripartenza dei suoi spettacoli dal prossimo Aprile con le FCP Dream Tag Team Invitational, fatalità lo stesso evento in cui Meiko ha vinto quella volta...