Calle joshi

Ice Ribbon
Match | By Poppo • 10-02-2021
Image Credits: Ice Ribbon

In Ice Ribbon é tempo di monarchia

Una cosa accomuna la maggior parte dei recenti regni del titolo ICE Cross Infinity: le detentrici ad un certo punto hanno dovuto pagare dazio all'ace Tsukasa Fujimoto; Tsukushi, Hamuko Hoshi, Risa Sera e Maya Yukihi, quando hanno affrontato Tsukasa Fujimoto, come i patrizi veneziani sono tutte "andate in spadina", ossia hanno indossato un vestiario più leggero rispetto alla temperatura esterna, come facevano i patrizi veneziani.

Così come a coloro che l'hanno preceduta, anche per Suzu Suzuki é arrivato il momento di confrontarsi con l'erede di Manami Toyota dopo aver mantenuto la cintura per tutta la seconda metà del 2020, uno slancio partito proprio ad inizio della scorsa annata prima ancora di vincerla sconfiggendo al terzo tentativo la Snow queen Yukihi, bensì sconfiggendo proprio Tsukka ed ottenendo di fatto la legittimità necessaria per diventare una main eventer a tutti gli effetti.

L'ennesimo esame per l'ormai diciottenne nativa di Miyazaki e in fondo un'inevitabile sentiero da percorrere per chi ambisce al trono più alto bruciando le tappe così velocemente.

Specchio delle mie brame

Nell'ultima difesa avvenuta a fine Dicembre contro Saori Anou, Suzu ha fatto capire il motivo per il quale la Ice Ribbon sta puntando tutto su di lei: il carisma con cui ha chiamato continuamente il pubblico, la freschezza delle sue manovre e la capacità di raccontare una storia in maniera orginale ed interessante; con la Black poteko é andata in scena una sfida "in punta di piedi" per determinare quale delle due fosse in grado di eseguire meglio il German suplex in tutte le sue varianti, un tema difficile da interpretare senza scadere troppo nel tecnicismo da accademia, eppure svolto con successo, tanto da risultare l'incontro più riuscito di tutto il suo regno, il primo in cui la giovane non ha interpretato il consueto ruolo della sfavorita dai pronostici con tutto da dimostrare, quanto quello di campionessa da battere.

Nel mentre la Fujimoto, oltre a portare avanti la sua nuova carriera di youtuber, si é occupata di aspetti più istituzionali accogliendo i molti ospititi accolti dalla Ribbon nell'ultimo periodo: oltre alla migliore amica Arisa Nakajima, si sono susseguite le comparsate di Suwama (accompagnato dai compagni dell'evolution), Nanae Takahashi e Sareee; se la campionessa ha avuto modo di sfidare i nuovi volti del mondo freelance, i nomi di spicco più affermati del panorama giapponese hanno reso omaggio all'asso.

Sicuramente un modo per lasciar crescere con calma l'astro nascente, ma allo stesso tempo il segno di come la vetta da scalare per la Suzuki sia ancora tutta da scalare, oggi e domani.

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Ice Ribbon Digest

In mezzo a tutto ciò sta il rapporto tra le due, qualcosa che va oltre il semplice rapporto tra senpai e kōhai, l'amicizia tra persone consapevoli di crescere assieme, seppure divisi da quasi una ventina d'anni. Tutto raccontato dall'ottimo video package mostrato prima dell'incontro, di quelli appositi per le grandi ricorrenze e molto diverso da quello comico della precedente occasione in cui Tsukasa aveva trovato in mezzo ai boschi una Suzu allo stato selvatico. Stavolta si fa sul serio.

Regina reginella...

Un anno fa Tsukka aveva dominato la contesa lasciando sorprendere prima dal ritorno di fiamma e poi da una zampata improvvisa dell'allieva, insomma una sconfitta avvenuta per via del cuore della rookie e di una piccola dose di fortuna. Essendo cambiate le carte in tavola, stavolta la storia segue una trama diversa: se nelle prime prove di forza a vincere é la Fujimoto, la sensazione di controllo da parte sua é meno accentuata, Suzu non si lascia tenere a terra più del necessario e quando può riesce a liberarsi e contrattaccare grazie alla sua agilità, ma soprattutto imitando la sfidante. Se attaccata con una presa al braccio, lei risponde con una presa al braccio, se attaccata con un dropkick alle corde, lei risponde incastrando l'avversaria alle corde ed eseguendo una mossa del genere a sua volta. La stessa mimica intravista contro la Anou a Ribbonmania e andando più indietro il modo di imitare che aveva messo in scena quando si era improvvisata cosplayer di Risa Sera.

Dal canto suo la 6 volte detentrice si mostra più sorniona che incisiva, sempre in attesa di un errore per volgere a suo favore l'andamento della sfida, concedendosi anche il lusso di provocare, come quando dopo aver bloccato la Suzuki nella sua Venus clutch ha iniziato ad esibire la sua sciarpa griffata, senza rinunciare quindi alla sua consueta dose di umorismo. Ma anche in questo frangente, la risposta é a tono e dopo essersi liberata dalla presa, Suzu mette a segno lo stesso dropkick all'angolo usato da Tsukasa.

É il momento in cui il combattimento entra nel vivo: la Suzuki inizia a schivare con maggior frequenza i colpi rivali sfruttando tutta la sua flessibilità, sempre facendo leva su movenze concluse in punta di piedi, costringendo la maestra a reazioni più rabbiose e non sempre precise, dando l'idea di essersi fatta prendere le misure, tanto da venire prima lanciata fuori ring durante un tentativo di mossa dalla terza corda e poi bloccata a terra e colpita al braccio destro. Di conseguenza anche Tsukka prova a giocare sullo stesso piano, prima uscendo da un German incolume, poi applicando a sua volta una presa a terra con la sua "Cravatta" ed infine adottando una manovra vista poco di recente da parte sua, la Blockbuster dal paletto.

Una guerra di nervi che la più ggiovane delle due lotta con piena padronanza dei suoi mezzi e con una certa intelligenza, spesso provando a sfruttare i rovesciamenti improvvisi, inclusa una delle mosse ereditate, il tequila shot, per contrastare uno spettacolare tentativo di Code red.

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E una vlta finito il repertorio ecco entrare in gioco il fattore sorpresa: come Tsukasa aveva provato una serie di mosse non convenzionale, anche Suzu risponde di conseguenza sfoderando prima una backbreaker sopraelevata e poi una fluidissima C4 da ferma, talmente veloce da sorprendere tutti, ma non abbastanza da ottenere il fatidico conto di 3.

Solo in questi casi di estrema difficoltà la Fujimoto usa la sua arma segreta, la Japanese Ocean Cyclone Suplex concessale in esclusiva da manami Toyota dopo il suo ritiro, ma stavolta il colpo rimane in canna più di una volta, perché i due tentativi vengono tutti e due respinti in tempo dalla campionessa e ribaltati in altrettanti proverbiali conti da 2,99999. Anche l'altra sua finsher, la Infinity non é bastata a mettere KO Suzu, perciò l'unica arma non usata era la Ace Crusher, nome omen visto che arriva dopo aver messo a segno a sua volta il contrattacco decisivo su un tentativo di Gran Maestro de Tequila ed innestando la sequenza di rollup finale di cui l'ultimo eseguito da lei con una bellissima rotazione in grado di stordire la Suzuki per quel tanto che basta per andare sulla terza corda ed eseguire la sua vecchia mossa risolutiva. La gerarchia monastica é stata ripristinata e la copertina di Weekly Puroresu Magazine.

Per la principessa però questa é una vittoria, un altra medaglia acquisita sul campo e soprattutto l'inizio di una nuova ed eccitante rincorsa ad un trono che di questo passo potrebbe ospitarla ancora molte volte in futuro e forse non é così esagerato pensare che possa avvicinarsi ai 7 trionfi della nuova (e anche "vecchia") regina, visto che il talento e l'età sono tutte dalla sua parte.

Per Tsukasa invece la prossima tappa sarà uno scontro tra regine: Maya Yukihi vuole riprendersi la corona che le aveva strappato 2 anni fa e che aveva perso a causa sua dopo un soffertissimo pareggio. Quando si dice il fardello della regalità.