La Ice Ribbon sta mettendo in scena ciò che ci si aspetterebbe dalla Assemble
Fin dai suoi esordi, la Ice Ribbon ha sempre dimostrato di essere una compagnia votata alla sperimentazione e senza timore nel proporre all'interno dei suoi spettacoli elementi non convenzionali: storie incentrate sull'intergender, incontri a stipulazione speciale con l'ausilio di oggetti che vanno dai lego ed i pallonicini gonfiabili ai lightube, persino un main event incentrato sullo scontro tra la sua lottatrice di punta ed un Panda gigante.
Nonostante la propria unicità, quello della Ribbon non è un'ambiente isolato dal resto delle promotion che popolano l'ambiente joshi, soprattutto perchè molte delle proprie lottatrici stanno girando (o hanno girato) le scene in lungo ed in largo, costruendo ognuna la propria rete di contatti e le proprie storie. Tutto materiale che la booker ed organizzatrice Tsukasa Fujimoto non manca mai di proporre ed incorporare all'interno dei propri show ed il caso di Oktober Ice Ribon fest non fa eccezione in quanto molti degli incontri che ne hanno composto la card hanno visto coinvolti diversi elementi provenienti da fuori e non solo semplici freelance, ma in alcuni casi veri e propri volti della concorrenza.
Ironia della sorte, la società di Saitama è l'unica ad oggi a non aver ancora programmato nulla all'interno della nuova realtà interpromozionale nata qualche mese fa, la Assemble, pur avendovi aderito formalmente. Eppure, la creatura di Akira Hokuto finora ha incorporato tutte le compagnie a comparti stagni, senza azzardare ancora sfide incrociate tra di esse: sia essa una scelta conservativa o dettata piuttosto dalla volontà di mantenere lo status quo non è dato saperlo, tuttavia quello di Tsukka ed associate è un esempio ed al tempo stesso un monito per la sopravvivenza di questo progetto.
Ice Ribbon Oktober Digest
Madri e figlie
Hamuko Hoshi è da poco giunta a 12 anni di militanza in Ice Ribbon e dire che quella è la sua casa non è un eufemismo, visto che oltre ad esserci cresciuta vi sta crescendo sua figlia diciasettenne, Ibuki. Come da tradizione, la madre ha accompagato la figlia nel corso dei primi incontri, spesso facendo coppia con lei all'inizio per lasciarla poi gradualmente prendersi i propri spazi; quest'anno per la prima volta le due si sono affrontate una contro l'altra ed in generaleci sono state diverse occasioni in cui si sono fronteggiate accompagnandosi con altri elementi del roster e al termine di uno di questi ha fatto capolino la terza incomoda di questa storia, Aja Kong. Infatti l'ex totem della AJW, oggi freelance di lusso, ha preso sotto alla propria ala Ibuki dopo averla affrontata (e sconfitta agevolmente lo scorso Marzo) e adducendo la scusa di volerla rendere più forte della propria madre, aveva lanciato una sfida di coppia per dargliene l'opportunità.
Per tutta risposta, Hamuko ha scelto come partner un'altra mamma, Ayako Sato.
Ayako Sato alle prese con i suoi figli
Nel video introduttivo dell'incontro, l'attuale campionessa della DIANA viene ripresa mentre si allena in palestra badando contemporaneamente ai suoi 3 vivacissimi pargoli, motivo che a suo dire l'ha spinta a prendere le parti della collega in nome dello spirito materno. L'incontro come prevedibile è girato tutto attorno alla più giovane del quartetto, tant'è che Ibuki è rimasta sul ring per la maggior parte del tempo, tuttavia le due ospiti non si sono risparmiate dando il loro meglio nei punti chiave dello svolgimento per lasciare alla vera famiglia nella fase finale dove è arrivato il primo schienamento da parte di Ibuki nei confronti della madre. Pur non trovandosi nella parte alta dello spettacolo si è trattato di un risultato importante al quale ha contribuito notevolmente la presenza di due nomi non solo di peso grazie al proprio palmarès, ma anche ben calati nella storia corrente ed al tempo stesso intriganti per il fatto di non essere personaggi ricorrenti all'interno della compagnia.
Vere e proprie guest star insomma.
Coppie che scoppiano
Il secondo tag team match della serata ha visto mettere in palio le cinture di coppia, diverse però dalle International Ribbon, poichè apppartenenti alla SEAdLINNNG, ma al tempo stesso divise a metà tra le due promotion per via dell'appartenenza delle campionesse: a rappresentare Nanae Takahashi ci pensa la sua ace Arisa Nakajima, dall'altra Tsukasa Fujimoto; le Best friends rappresentano un sodalizio iniziato come rapporto tra senpai e kōhai e che ha avuto modo di girare il mondo tra Messico e Stati Uniti conquistando invece in terra nativa 4 titoli di coppia in 4 diverse realtà. Dopo un periodo di allontanamento causato dai rispettivi ruoli, quest'anno Tsukka ha assunto gradualmente un ruolo più consistente in SEAdLINNNG prendendo parte attiva alle faide di Arisa rispettivamente contro ASUKA e Yoshiko, con quest'ultima che prima ha strappato il Beyond the Sea alla Nakajima per poi perdere le cinte di coppia contro la riformata alleanza. A proporsi come nuove sfidanti un team inedito: la freelance Saori Anou e Tsukushi, ex campionessa di coppia in Ice Ribbon assieme alla stessa Tsukasa e scaricata senza tanti complimenti dopo la sconfitta avvenuta ad inizio Agosto e decisa a vendicarsi dello sgarbo.
Malgrado le premesse di una squadra consolidata contro un'altra improvvisata, l'incontro ha seguito un binario opposto mostrando le sfidanti a loro agio nell'isolare le campionesse ed altrettanto abili acreare confusione causando diverse incomprensioni tra le due migliori amiche, le quali hanno dovuto attendere l'unico errore a parti invertite per poter trovare il varco giusto per portare a termine con successo la loro prima difesa.
Il match succcessivo invece è stato un vero e proprio derby tra le due pluricampionesse Maya Yukihi e Risa Sera, le ex Azure Revolution dominatrici della categoria di coppia e non solo.
Negli ultimi due anni Maya è stata l'asse portante della Ice Ribbon facendo girare attorno a sè le storie principali e fornendo prestazioni di assoluto livello, incluso lo scontro con la stessa Risa a Yokohama dello scorso anno per la riassegnazione del titolo Infinity. Quello però è stato un match tra due amiche e compari, ma a più di un anno di distanza le cose sono radicalmente cambiate: Maya ha maturato una personalità più negativa ed in seguito ha perso la cintura, sicché il futuro incrocio tra le due appariva come una mera questione di tempo.
Ma a sfidare Risa non è stata la Snow Queen, ma la sua versione più oscura.
La Dark Snow, con il suo costume nero in latex, munita di frusta e totalmente disinteressata a lottare secondo le regole raramente aveva fatto capolino in Ribbon, ma è la stessa vista molte volte alla corte della sua maestra, Mayumi Ozaki, non a caso presente a bordo ring per accompagnare l'allieva e altrettanto volutamente parte focale dell'incontro: interferenze a parte, tutte le sequenze proposte e la stessa tipologia di incontro ha ricalcato (con pregi e difetti) lo stile dei main event che si vedono in OZ Academy; vere e proprie risse in cui contano l'esasperazione dell'uso delle armi e delle interferenze esterne, spesso a discapito delle sottigliezze tecniche e della coerenza dell'azione. Dal canto suo anche Risa non è estranea a questo sdoppiamento di personalità per via del suo personaggio parallelo, la Death Blast Queen sviluppatasi attraverso la sua esperienza con i ragazzi della BJW qui rappresentati da Orca Uto, suo accompagnatore e controparte maschile nei confronti dell'ex JWP.
Dopo una dura battaglia, Risa ha avuto la meglio proseguendo il suo regno che silenziosamente sta affiancando per importanza quello della più giovane campionessa assoluta.
Gioventù al potere
Suzu Suzuki a 17 anni è campionessa Infinity per la Ice Ribbon e Princess of Pro Wrestling in PURE-J: due attestati di stima pesantissimi per uno dei nomi più promettenti di tutto il panorama nonché l'ennesimo simbolo di questa politica interpromozionale. I limiti di gioventù tuttavia sta imponendo un programma fatto di piccoli passi nei suoi confronti per consentirle di progredire senza intoppi, così dopo aver battuto Maya Yukihi al terzo tentativo e aver difeso la cintura contro Tsukushi, è stata messa a lavorare con ragazze più giovani e più livellate a lei in termini di esperienza, motivo per il quale il main event della serata l'ha messa di fronte ad un altro talento nascente: Haruka Umesaki, secondo innesto provveniente dalla Diana.
A dividerle un solo anno di differenza, sia in termini di età (in favore di Haruka) che di attività, stavolta in favore di Suzu, anche se di pochi mesi, seppure limitata alla quantità di incontri disputati, perchè a suo pro la Umesaki ha avuto modo di esibirsi in un numero maggiore di palcoscenici diversi in un lasso minore di tempo, merito della sua Senpai Sareee che spesso e volentieri se l'è portata a presso nelle sue numerose apparizioni effettuate lo scorso anno.
Collocazione a parte, quello che è andato in scena è stato in tutto e per tutto in un'esibizione tra junior in tutto e per tutto: molto equilibrio nelle rispettive fasi di controllo con una leggera predominanza da parte della campionessa in carica e soprattutto dove ad impressionare di più è stata la velocità degli scambi e fluidità dell'azione culminate in una fase finale fatta da near falls talmente ravvicinate e repentine da dare qualcosa di più della semplice illusione di una possibile ed impensabile vittoria della sfidante e seppure la cosa non è avvenuta, questo genere di sensazione solitamente gioca a favore di questa tipologia di contesa.
Per entrambe un mattoncino importante da aggiungere a questa fase delle rispettive carriere, per lo spettacolo in generale il giusto coronamento di una serata che ha coniato un intrattenimento con un occhio di riguardo allo sviluppo delle dinamiche interne ed esterne alla compagnia, come confermato tre giorni fa dall'evento congiunto con le Actwres girl'Z capitanate dalla socia di Haruka, Miyuki Takase.
Ad Akira Hokuto e socie converrà prendere appunti...