Una carrellata sulle esperte del "wrestling umoristico"
Dopo aver pubblicato la biografia di un personaggio come Hyper Misao, é quasi doveroso un piccolo excursus per scoprire coloro che in qualche modo hanno spianato la strada alla supereroina della Tokyo Joshi Pro Wrestling e in generale al cosiddetto comedy wrestling, genere entrato in punta di piedi nel mondo del puroresu ma che negli anni ha assunto di pari passo maggior grado di dignità ed assurdità.
Se Sakura Hirota su queste colonne ha già trovato diverse volte spazio, le seguenti ragazze possono dirsi a pieno titolo pioniere del genere e di certo non meno meritevoli di entrare in un'ipotetica arca della gloria legata ad esso, semmai dovesse essere istituita, in caso contrario questo articolo si propone come un elogio, nei loro confronti e della follia in generale.
Numacchi
La All Japan Women's Pro-Wrestling viene considerata all'unanimità il punto più alto espresso dal wrestling femminile nella sua lunga storia, sia per la qualità dei suoi incontri e delle storie proposte, sia per i suoi personaggi particolarmente integrati nel tessuto scoiale della propria epoca. Non per questo tra una battaglia epica e l'altra mancava lo spazio per momenti di leggerezza, tuttavia quel compito per anni é stato delegato alle mini estrellas mentre era difficile trovare lottatrici specializzate nell'arte della comicità.
Il fatto che una di queste poche e riconoscibili esponenti non sia mai andata oltrei match di apertura degli spettacoli e che venisse regolarmente brutalizzata dalle stelle principali della federazione lascia poco spazio ad interpretazioni diverse dal fatto che l'interpretazione di questi ruoli fosse perlopiù una punizione, un modo per sottolineare l'inferiorità della performer nei confronti delle colleghe. La breve carriera di Saemi Numata al secolo Numacchi si può condensare tranquillamente negli accadimenti del 1993, l'anno che l'ha vista abbracciare la sua identità di operaia dotata di caschetto ed apposita pala da utilizzare come arma durante le sue comparsate, l'anno in cui ha subito le peggiori umiliazioni ed allo stesso tempo ha conquistato il suo unico riconoscimento in bacheca.
Akira Hokuto vs Numacchi - 5 Settembre 1993, AJW Zenjo Super Whirlwind (Korakuen Hall)
Solitamente il suo spartito prevedeva un'entrata in scena allegra scandita da urla di autoincitamento, un paio di tentativi maldestri di andare a segno con qualche dropkick o una qualsiasi basilare mossa a terra per poi finire vittima dell'avversaria di turno, a maggior ragione in quello che é stato l'inizio dell'era interpromozionale, dove il suo compito era quello di carne da macello negli incontri a squadre venendo massacrata dagli assi delle altre compagnie. Quando invece ha incrociato il volto della sua stessa compagnia invece é andata ancora peggio: quello con Akira Hokuto é stato un vero e proprio massacro dato che l'incontro é durato meno di una decina di secondi dove é bastata una singola e devastante northernlight bomb per lasciarla esamine sul ring, tanto da lasciar tempo alla Dangerous Queen di occuparsi di cose più serie come la sua disputa con Rumi Kazama.
Poche settimane dopo essere stata messa alla berlina, ecco il colpo di grazia: 3 mesi prima era riuscita a vincere la cintura Junior - battendo per uno strano scherzo della storia una delle ultime campionesse massime dello Zenjo, Kumiko Maekawa - aggiundicandosi un titolo dedicato ai giovani prospetti, segno di un vago attestato di stima nei suoi confronti; tutto spazzato via in appena 10 minuti da una rookie proveniente dalla concorrenza, la più muscolosa Mizuki Endo delle Ladies Legend Pro Wrestling, una promotion che a parola disprezzava le entertainer o presunte tali come la povera Numacchi.
Mizuki Endo vs Numacchi - 29 Settembre 1993, Nagoya Super Storm (Nagoya Aichi-Ken Taiikukan)
Come la sua pala e la sua cintura in questa occasione, Saemi sparirà dai radar nel giro di pochi mesi, ma a posteriori questa contesa si può leggere come una "maledizione" che colpirà anni dopo l'inconsapevole e Mizuki, trasformandola a sua volta in un personaggio non meno grottesco.
Command Bolshoi
C'era una volta una ragazzina osenza genitori e cresciuta in un orfanotrofio gestito dalle suore: il suo sogno era quello di girare il paese come facevano i suoi idoli, gli artisti del circo che si esibivano di sera in sera senza mai fermarsi in un posto per più di qualche giorno; quando le venne chiesto se voleva proseguire gli studi, lei decise di rifiutarsi e di aggregarsi alla prima compagnia itinerante più vicina e anche se questa non si trattava di un circo vero e proprio, decise di portare la sua passione direttamente su un ring di wrestling. Nacque così Bolshoi Kid, oggi conosciuta come Command Bolshoi, lottatrice, campionessa ed infine presidentessa di quella società che l'aveva assunta ad inizio anni novanta, la JWP.
Prima di raggiungere questi fasti però, la kid era una magrissima giovinetta che entrava in scena con una maschera da pagliaccio e a bordo di un monociclo facendo roteare birilli o palline, proprio come una perfetta artista di strada. Rispetto a Numacchi però la Bolshoi godeva di un ambiente leggermente meno rigido per quanto concerne la caratterizzazione dei suoi talenti e nell'osare proporre soluzioni fantasiose - basti pensare che nel giro di qualche anno Devil Masami sarebbe entrata in scena nella sua versione demoniaca - inoltre la poco profondità del roster di allora le consentiva di potersi mettere in mostra come rappresentante della sua categoria junior.
Se l'operaia era stata demolita da uno dei nomi più grandi della storia joshi, la pagliaccia invece aveva ottenuto una dei più grandi successi in carriera contro un altro nome di enorme importanza, quello di Chigusa Nagayo, da poco tornata dal suo ritiro a grande richiesta del pubblico, anche se la AJW in realtà non aveva esattamente grandi programmi per lei e infatti durante l'era interpromozionale spesso la relegava a lottare contro altre "vecchie glorie" nonostante l'età non certo avanzata, oppure come in questo caso la prestava alle realtà con cui collaborava, tra cui la stessa JWP.
Chigusa Nagayo vs Bolshoi Kid - 20 Ottobre 1994, JWP in Sapporo (Teisen)
A quasi un anno dal suo rientro, a Sapporo era accaduto l'impensabile: Bolshoi Kid era salita sul ring contro di lei, l'aveva coinvolta in uno dei suoi soliti balletti, si era presa la sua razione di botte, ma con un colpo di scena inaspettato era riuscita a ribaltare uno schienamento a suo favore, vincendo l'incontro in pochi minuti e senza ricorrere a scorciatoie.
L'ira della leggenda non tarderà a trovare soddisfazione, ma per molto tempo questo trionfo inaspettato rimarrà una piccola medaglia da esporre per colei che diventerà anima e core della sua compagnia 20 e passa anni dopo.
Eiger
Si parlava di Mizuki Endo, gladiatrice massiccia con il codino, relegata per anni a comparsa delle sue LLPW, compagnia mai stata capace di crescere veramente rimanendo sempre attaccata al grembo della All Women's Japan. Quando la co-fondatrice Shinobu Kandori si era scagliata contro le entertainer della JWP, forse non immaginava che a distanza di anni si sarebbe trovata a recitare in una pubblicità come quella sottostante con una collega fantasma.
Quella collega era appunto Mizuki, diventata anche lei con il nuovo millennio presidentessa del suo gruppo dopo l'elezione di Shinobu al senato, ed allo stesso tempo trasformata in Eiger dopo le sue apparizioni in GAEA, dove aveva incontrato la sua futura nemesi: non la giovane Meiko Satomura, non la Nagayo o qualcuna delle altre grandi lottatrice approdate per la nuova grande forza del panorama, ma la sola ed unica regina delle commedie, Sakura Hirota.
Sakura "Thunder Liger" Hirota vs Eiger - 30 Aprile 2004, GAEA 9 Anniversary (Yoyogi National Stadium)
Dismessi completamente i panni della fighter, da quel momento la Endo ha abbracciato la strada della follia incorprorando una serie di stratagemmi ripettuti di serata in serata: l'invisibilità, l'invulnerabilità e la paura che incuteva sulle avversarie, totalmente incapaci di andare a segno con un qualsiasi colpo.
Dopo aver messo in scena un programma fatto di diverse sfide con la Hirota, al suo ritorno in LLPW aveva iniziato a prendere spazio all'interno degli show televisivi vincendo diversi incontri di poco conto, ma pur sempre costruendo una piccola striscia di invincibilità e soprattutto sfatando la tanto decantata anima sportiva del gruppo, rimanenedovi anche dopo il rebranding in LLPW-X ed accompagnandolo lentamente al suo capezzale di morte.
Questo progetto pur non essendo mai stato chiuso ufficialmente, ormai é ridotto ad un'idea ripresa di tanto in tanto senza continiutà, mentre Eiger e Sakura ancora oggi proseguono la loro lunghissima rivalità mettendo in scena sempre le stesse scenette, come delle moderne Tom e Jerry.
Sakura Hirota vs KAORU vs Eiger vs Mei Suruga - 8 Marzo 2020, Sendai Girls Don't Forget That Day (Shinjuku FACE)
Yinling
Una realtà priva di freni inibitori era sicuramente la HUSTLE, un regno degli eccessi dove nessuno era esente dal dover interpretare ruoli macchiettistici trovandosi in situazioni surreali e del tutto staccate dal concetto di realismo.
La divisione femminile di allora era composta da lottatrici di assoluto valore, tuttavia un posto speciale nella storia di questa etichetta spetta alla modella taiwanese Yingling, spalla sensuale dell'armata antagonista che voleva distruggere la compagnia capeggiata dal generalissimo Nobuhiko Takada e che nel suo piccolo si era convertita in lottatrice solo per eventi speciali causati dalle sue storie da femme fatale.
Una di queste aveva creato la sua piccola ed anomala famiglia di ring, quando durante un episodio dello spettacolo l'ospite speciale Kenji Mutoh, vestiti i consueti panni di Great Muta le aveva spruzzato sugli organi genitali il suo celeberrimo green mist, causando una gravidanza ovviamente ripresa dalle telecamere fino al parto. Se la storia fin qui non era già abbastanza demenziale, il resto lo é stato ancora di più, visto che il freak nascituro sarebeb stato il gigantesco Monster Bono, il quale altri non era che l'ex lottatore di sumo Akebono, lo stesso che i fan di oltreoceano avevano potuto "ammirare" in WWE in occasione di Wrestlemania 21.
La convivenza tra madre e figlio ovviamente é stata problematica data la difficoltà del "piccino" di gestire al propria forza ed allo stesso tempo non causare problemi alla sua nutrice, finendo spesso per colpirla durante gli incontri o causarne le sconfitte, salvo rare eccezioni. I continui rimproveri da parte di Yingling porteranno Bono chan ad andare fuori controllo e a sfidarla in un incontro vero e proprio, dove la erotic terrorist ha avuto la peggio in pochi minuti, salvo ricevere alla fine l'abbraccio pieno di rimorso del suo piccolo Bono.
Monster Bono vs Yinling - 24 Maggio 2008, HUSTLE Hustle Aid 2008 (Ariake Coliseum)
Yuki Miyazaki
Nel caso di Yuki Miyazaki invece non si può esattamente parlare di un personaggio dedito al comedy, piuttosto si tratta di una lottatrice finita spesso invischiata in questo tipo di storie senza saperne esattamente come.
Dopo 5 anni di apprendistato agli ordini della compianta Plum Mariko, Yuki aveva iniziato ad accompagnare l'enigamtico Police man, il poliziotto dalle tante identità che in quel periodo era di casa nella prolifica Osaka Pro, dove abbondavano lottatori e lottatrici mascherate che si esibivano 6 giorni su 7 a settimana, spingendoli ad inventarsi di volta in volta espedienti diversi da inscenare, spesso affidandosi allo scherzo e all'ironia.
Yuki decide di sviluppare in parallelo questi 2 aspetti: da un lato inizia ad interpretare il personaggio di Policewoman per affiancare la sua controparte maschile - gettando le future basi per la sua rivalità con Sakura Hirota - dall'altro si presta a fare da comprimaria più "seria" agli altri protagonisti più esagerati, inclusi il pervertito Kikutaro ed il suo eterno rivale, il vecchio Kuishinbo Kamen.
Yuki Miyazaki & Ebe-san & Monster Z Mandola vs Monkey Magic & Chikako Shiratori & Kuishinbo Kamen - 11 Giugno 2000, Osaka Pro Wrestling
Passati gli anni ruggenti, Yuki si é quietamente calata nel ruolo di balia svolto ancora oggi in Wave, dividendo ancora oggi il suo lato più serio da quello scanzonato da perfetta spalla comica.
Yuki Miyazaki & Sakura Hirota vs Sonoko Kato & Haruka Umesaki - 1 Febbraio 2021, NAMI1 (Shinjuku FACE)
Fairy Nihonbashi
Per quanto il quartiere Nihonbashi di Tokyo sia caratterizzato dalla presenza di canali, la sua urbanizzazione negli anni lo rendono un luogo in cui difficilmente ci si immagina possano apparire le fate come dipinte nell'immaginario collettivo. Eppure da 7 anni a questa parte, il mondo joshi ha la sua fata proveniente da quella zona della capitale, la quale ogni volta che si esibisce é in grado di sfoderare le sue "magie" contro alleati, avversari ed arbitri.
Anche in questo caso la creatività ha trovato terreno fertile in Wave, frutto degli insegnamenti di GAMI (finita "vittima" della sua allieva qualche anno fa al punto da perdere i capelli) e dalla costante presenza di fenomeni del genere come la penultima regina della compagnia, la solita Sakura Hirota.
L'ultima perla regalata dalla fatina risale alla fine dello scorso anno, quando ha incrociato un'apprendista del settore, la scatenata Madeline.
Fairy Nihonbashi vs Madeline - 1 Dicembre 2020, Nami/1 des. (Shin-Kiba 1st Ring)
Qualsiasi commento dopo aver visionato questo incontro é superfluo o almeno difficile da approntare senza che a un qualche lettore o osservatore dello stesso non possa venire in mente di chiamare il trattamento sanitario obbligatorio.
Miyako Matsumoto
Non si può non chiudere questa carrellata con l'attuale protagonista principale delle commedie prive di senso, quella Miyako Matsumoto che ha riportato in auge il suo progetto Gake No Fuchi creando dei piccoli cult per gli amanti del genere.
Proveniente dallo stesso spettacolo televisivo (Venus Muscle) da cui erano state arruolate Tsukasa Fujimoto e Hikaru Shida, Miyako era presto finita a fare la parte della giullare giocando molto sulle aspirazioni mancate: interpretava la ballerina pur muovendosi in maniera sgraziata, la cantante pur stridendo a squarciagola e la wrestler pur sbagliando volontariamente le sue mosse (soprattutto quelle dalla terza corda). In virtù di ciò il suo personaggio ha sempre avuto una connotazione negativa rispetto agli altri nomi citati, quasi sempre schierati dalla parte dei buoni o quantomeno in grado di generare empatia positiva con il pubblico.
Per questo motivo le storie che l'hanno vista protagonista hanno spesso assunto toni grotteschi a causa della sua apparente mancanza di consapevolezza della sua incapacità, unita in parte ad un sano egocentrismo che hanno più o meno tutte le aspiranti idol, al punto tale da voler essere considerata l'unica Matsumoto del mondo joshi.
Miyako Matsumoto vs Dump Matsumoto vs Hiroyo Matsumoto - NEO Joshi Puroresu Carnival 2009 (Korakuen Hall)
Peccato che le altre Matsumoto in gara erano la longeva e violenta Dump e l'altrettanto vigorosa "godzillessa" Hiroyo.
Morale della favola? Miyako ha fatto la battuta ed é stata abbattuta.