Calle joshi

Storia | By Poppo • 21-08-2022

Un preregistrato e una ricca azienda di produzione: così é partita la seconda vita di Jaguar Yokota

Un altro anno é passato, ma come tutti i monumenti Jaguar Yokota rimane al suo posto a contemplare l'evolversi del paesaggio che la circonda: alla bellezza di 61 anni - compiuti lo scorso 25 Luglio e festeggiati con apposita cerimonia svolta nella sua Diana - la più anziana lottatrice in attività al mondo continua imperterrita ad istruire le nuove generazioni e ad esibirsi nella sua lotta contro il tempo.

La fine della sua epopea non ha ancora una data precisa, del resto quando la All Japan Women's Pro-Wrestling le aveva imposto il ritiro in qualità di lottatrice, lei era rimasta dietro le quinte in veste di allenatrice e al momento opportuno per tornare a calcare i palcoscenici dello zenjo e quando la più grande federazione giapponese ha deciso di fare a meno di lei, se ne é costruito uno tutto suo grazie a quella che sarebbe diventata in seguito la JDStar.

Casting

Se non fosse per la sua durata secolare, quella della Yoshimoto Kogyo Company potrebbe tranquillamente essere una tipica storia capitalistica, quella di una piccola attività familiare cresciuta al punto tale da espandersi in tutte le città del paese. Dal quarantacinquesimo anno dell'era Meiji (1912), i fratelli Sei e Taizo Yoshimoto hanno trasformato la loro compagnia teatrale sita ad Osaka e specializzata in vaudeville in una sorta di fabbrica dell'intrattenimento, capace prima di attecchire nei grandi circuiti di Kyoto e poi Tokyo ed in seguito nel non facile compito di transitare sul quello che sarebbe divenuto il mezzo di comunicazione del futuro, la televisione.

Una potenza di fuoco in grado di sopravvivere agli effetti devastanti della seconda guerra mondiale sull'economia giapponese (specie nel settore dell'intrattenimento), che si trattasse di un copione teatrale o di redare un format, il gruppo era divenuto un' eccellenza a livello nazionale, specie per quanto riguardava il campo della comicità, ambito alimentato da una forte attività di scouting dei migliori comici a disposizione: il Giappone stava entrando in una nuova era in cui i costumi stavano cambiando profondamente e l'intrattenimento leggero  rappresentava un veicolo adatto per questo ricambio culturale.

Nel 1995 la Yoshimoto Kogyo Co., Ltd era un'azienda trasferitasi in pianta stabile presso la capitale (nel quartiere di Shinjuku) quotata a pieno titolo in borsa le cui aspirazioni guardavano oltre al confine, per la precisione alla Cina, il gigante asiatico per antonomasia che nei confronti della terra del Sol levante nutriva uno storico risentimento acuito dall'invasione nipponica avvenuta durante la guerra, ma al tempo stesso in una fase di trasformazione economica sotto l'egida di Deng Xiaoping e per questo apparentemente più avvicinabile dal punto di vista commerciale.

L'articolo di lancio della Yoshimoto Women's Pro Wrestling Jd': da sinistra a destra Yuki Lee, Nana Fujimori, Motoo Inoki, Bison Kimura, Jaguar Yokota, Cooga, Chikako Shiratori e Kiyoshi Nishikawa

Apparentemente perché quella cinese era una cultura molto distante e per questo meno permeabile alla comicità giapponese, per questo motivo per "entrare" nel paese occorreva un tipo di prodotto meno marcato e di facile fruizione, occorreva dunque qualcosa in grado di intrattenere, ma senza bisogno di troppe parole, qualcosa di simile allo sport insomma, o ancora meglio al puroresu, magari spogliato della sua mascolinità per non renderlo troppo aggressivo e più ammiccante.

A organizzare questo sbarco erano state chiamate in causa le varie aziende partner, alcune legate alla comunicazione come Asahi News Agency e Teletech, altre a livello tecnologico come la famosa Bandai, autrice di molti videogiochi di successo internazionale e in questo caso coinvolte nell'ambito della computer grafica usata all'interno delle trasmissioni, inoltre potendo contare sui molti volti pubblici a disposizione, le scelte legate al producer ed al presentatore erano ricadute rispettivamente sullo speaker della radio di Osaka Motoo Inoki e sul concittadino Kiyoshi Nishikawa, comico di successo ed esponente della comicità Manzai in coppia con l'amico Yokoyama Yasushi.

ma prima ancora di essere erano state chiamate in causa nientemeno che la All Japan Women's Pro-Wrestling e la più piccola promotion rivale la JWP: non avendo né la materia prima né una conoscenza sufficiente di questo ambiente, l'idea era stata quella di non entrare in concorrenza con i primi attori, ma di coinvolgerli cercando di ottenere a buon mercato qualche nome in grado di rappresentare degnamente la neonata Yoshimoto Women's Pro Wrestling Jd', dove l'acronimo finale nascondeva le iniziali della storica pulzella Giovanna D'Arco.

I fratelli Matsunaga si limitarono a fare da tramite con le realtà gemellate e a segnalare una serie di lottatrici che all'epoca collaboravano con la loro federazione in veste di freelancer o sarebbe meglio dire la piccola cerchia che si stava stringendo attorno alla stessa Yokota.

Kiyoshi Nishikawa all'interno degli spettacoli indossava una maschera, inoltre il suo nome non veniva pronunciato interamente venendo coperto da un segnale audio creando una piccola gag ricorrente.

Pronte sul set?

Sul finire del 1994 la Jaguar aveva scelto di rimettere gli stivaletti approfittando dell'indebolimento del limite di età imposto dalla sua federazione, reso obsoleto dalla nascita di altre realtà esterne e dalla crescente produzione di eventi interpromozionali in grado di alimentare il desiderio di vedere incroci tra nomi del presente, ma anche del passato. Il suo ritorno però era stato ben lontano dai fasti che aveva vissuto negli anni ottanta, tant'é che il suo ruolo si era limitato nel semplice affiancamento dell'altra rientrante Lioness Asuka e di Bison Kimura, assieme alle quali aveva creato una fazione di stelle rancorose chiamata Raideen Army, idea presto abbattuta dalle stesse giovani contro le quali si batteva.

Scontenta di questa esperienza e convinta di avere ancora molto da poter offrire alla disciplina, la Yokota non solo non ci aveva pensato due volte ad accettare l'offerta della Yoshimoto, ma aveva iniziato a fare opera di convincimento presso le proprie allieve per fare in modo che la seguissero e dato che per quasi 10 anni aveva svolto il ruolo di capo palestra, la lista comprendeva diversi nomi di successo messi da parte della stessa AJW, a partire dalle stesse Kimura ed Asuka, la prima rimasta sempre all'ombra di Aja Kong, l'altra invece mai rassegnata a vedere svanita l'immensa popolarità di cui godeva ai tempi delle Crush Gals. Sempre in termini di appeal, un'altra stella portata in dote era Bull Nakano, colei che di fatto aveva preso il testimone dalle altre due ex ace della federazione portando il testimone addirittura oltreoceano in Messico e Stati Uniti, anche se a quel punto la sua carriera stava prendendo la piega di velocissimo ed inarrestabile declino di natura principalmente psicologica.

Ma il gruppo originale non disponeva di soli nomi affermati, c'erano infatti anche giovani vogliose di affermarsi e in alcuni casi anche di riscattarsi dopo essere state scartate dallo zenjo, in primis Chikako Shiratori Miori Kamiya: la prima dopo 3 anni di praticantato in cui aveva provato ad interpretare il ruolo di idol elegante, non aveva mai trovato grossi spazi a causa della presenza di performer con lo stesso impacchettamento ed una maggiore presa sul pubblico come Takako Inoue; per la Kamiya invece si trattava di una bocciatura, poiché nonostante facesse parte della storica classe del 1986 e dopo aver tentato invano la scalata delle gerarchie interne, in 9 anni aveva collezionato pochissime soddisfazioni e pochissimo minutaggio televisivo.

Per entrambe questa nuova avventura rappresentava la possiblità di riscatto tanto attesa, ma se nel caso di Chikako l'idea era di mantenerne il personaggio per farne la reginetta della promotion, per Miori invece era previsto un vero e proprio restyling al fine di creare un nuovo volto da nascondere dietro la maschera di Cooga, una figura violenta ed aggressiva da usare come prima antagonista di quello che sarebbe stato il primo asso della compagnia, l'avvenente ed affidabile Bison Kimura.

Cooga fa il suo debutto facendo partire una rissa in conferenza stampa. 7 Dicembre 1995

A chiudere il cerchio sul primo roster ci avrebbero pensato Yuki Lee e Nobue Endo (altre 2 giovani "rinnegate" di scuola AJW), Nana Fujimura, unica allieva priva di esperienze pregresse al debutto assoluto ed infine alcune gaijin di circostanza provenienti dal Messico, la pluridecorata Lola Gonzales, Floor Metalika, Xochitl Hamada ed Esther Moreno, quest'ultima giunta in Giappone qualche anno prima su suggerimento di Rossy Ogawa, non a caso tutte conoscenze della Yokota grazie ai suoi molti viaggi nella terra della lucha libre.

Il debutto ufficiale della Jd' sarebbe avvenuto tra la vigilia e la notte di Natale del 1995 tramite una doppia sessione di registrazioni svolte presso il piccolo teatro situato nell'area commerciale Bayside Jenny di Osaka, con lo scopo di creare una vhs promozionale dal titolo Alegria per vendere il programma, ma anche i servizi già previsti dalla Yoshimoto, come quello di abbonamento in grado di garantire agli associati notizie inerenti la compagnia, ingressi agli eventi e materiale fotografico legato alle lottatrici.

Azione!

Ad aprire le danze non poteva che essere la matrona della promotion e per aggiungere un tocco di nostalgia lo aveva fatto indossando il suo costume originale riadottando il nome degli esordi, Rimi Yokota. Lo avrebbe fatto però per una manciata di minuti, il tempo sufficiente per bloccare a terra la nuova allieva Fujimura ed applicarle una serie di tecniche di sottomissione senza concederle alcuna possibilità di uscita. Purtroppo per la giovane questo sarà uno dei pochissimi spunti di una carrierà che non decollerà mai per davvero.

Rimi Yokota vs Nana Fujimura - 24 Dicembre 1995, Jd' Alegria (Bayside Jenny, Osaka)

Un'esibizione talmente breve da richiedere un bis, magari utilizzando l'identità e la musica di ingresso più conosciuta, così la Jaguar é tornata sul ring poco dopo per affrontare l'antica rivale Lola, la stessa che a suo tempo aveva posto fine al suo regno da campeonesa della Universal Wrestling Federation durante il tour messicano che la nipponica aveva svolto dopo aver strappato la cintura in patria dalle mani della Galactica.

La Gonzales stavolta aveva portato con sé un'altra cintura, quella di campionessa Trans-world Wrestling Federation, alloro creato pochi mesi prima nel corso di un torneo apposito organizzato dal Consejo Mundial de Lucha Libre proprio in funzione del lancio della Jd' e dell'approdo delle luchadoras in Giappone: in quel caso non era stata in palio, ma nei primi tempi sarebbe stato il titolo di riferimento della nuova etichetta.

Nel corso dei 20 minuti concessi, la Jaguar ha lottato in veste di beniamina del pubblico, soffrendo la forza fisica della messicana abbinata all'aggressività da ruda con la quale ha scagliato la rivale sia nel bel mezzo del quadrato che in mezzo al pubblico in quella ristretta cornice che lo ospitava. Ma oltre a subire l'ex campionessa WWWA ha messo in campo tutta la sua affinità con il modo di lottare dell'ospite, quasi volteggiandole intorno per seguirne alla perfezione i movimenti e quando possibile ha contrattaccato con delle tecniche altrettanto potenti, soprattutto con una serie di screwdriver di forte impatto, di cui uno dalla terza corda, il tutto per finire con un backdrop reso faticoso dalla dura battaglia, ma non certo dalla ruggine accumulata nel corso degli anni.

 

Jaguar Yokota vs Lola Gonzales - 24 Dicembre 1995, Jd' Alegria (Bayside Jenny, Osaka)

Le ostilità sarebbero riprese nella serata successiva, stavolta in formato coppie con l'aggiunta di Bull Nakano in aiuto della Gonzales e la Metalika al fianco della Yokota ed utilizzando il vecchio formato al meglio dei 3 schienamenti per completare questo quadro vintage.

un abbinamento troppo sbilanciato in favore delle prime, specie perché la più giovane delle messicane (allieva del padre di Rey Misterio) non era ancora in grado di reggere il passo con le più scafate colleghe di ring, mentre la Nakano con il suo strapotere si era resa protagonista di una serie di spot in cui era riuscita ad abbattere contemporaneamente le avversarie senza la minima difficoltà, incluso il suo celebre Diving legdrop dal paletto.

Nonostante ciò la leggenda era stata ancora una volta in grado di rubare le scene, lasciando con un palmo di naso la sua vera rivale colpendola con uno spettacolare Victory roll sempre dalla corda più alta, ottenendo il momentaneo pareggio della sfida, andando in seguito molto vicina alla vittoria con un altro backdrop sulla Bull, finendo però vittima dell'inferiorità numerico nelle battute finali, ricevendo pure la beffa da parte dell'ex allieva, la quale di fatto concederà lo schienamento alla messicana per puro sfregio nei suoi confronti.

Jaguar Yokota & Floor Metalika vs Bull Nanako & Lola Gonzales - 25 Dicembre 1995, Jd' Alegria (Bayside Jenny, Osaka)

Il debutto ufficiale dal vivo si sarebbe svolto dopo 3 mesi di attesa, forti del primo contratto televisivo stipulato con GAORA TV, la stessa emittente che avrebbe trasmesso in seguito la Gaea, anche se il seguito dimostrerà che sarà la secondo a trarne un vero successo di pubblico e critica, mentre la futura JDSTAR incontrerà diversi inciampi sul proprio cammino, così come la Yokota, messa da parte da questo progetto in maniera piuttosto polemica.

Ma il seguito dimostra anche che questo non l'ha certo fermata: é semplicemente rimasta dietro le quinte ad attendere il momento opportuno per ritornare in scena ancora una volta.