Calle joshi

Show | By Poppo • 14-11-2020

Tofu Pro Wrestling: il G.L.O.W. giapponese (al contrario), firmato AKB48

4 Gennaio 2017, Tokyo Dome: si sta svolgendo l'undicesima edizione di Wrestle Kingdom, lo show che ne gli ultimi anni ha assunto il ruolo di attrazione principale della New Japan Pro-Wrestling, al punto da venire accostato a Wrestlemania.

A seguire gli incontri a bordo ring ci sono 3 idols: Matsui Jurina, Miyawaki Sakura e Shimada Haruka; sono reduci da alcuni mesi di allenamento presso il dojo della New Japan, il tutto allo scopo di effettuare riprese dalla loro ultima fatica televisiva, un telefilm ambientato nel mondo del wrestling frutto della collaborazione tra i proprietari di Bushiroad e la potente macchina dello spettacolo di cui fa parte il trio, AKB48.

La première è prevista in due settimane, perciò la loro presenza è essenzialmente a scopo promozionale, tuttavia c'è un genuino entusiasmo per quell'ambiente nel quale si sono immerse ed attraverso il quale hanno potuto stringere amicizia con alcuni dei beniamini principali come Kenny Omega, Tetsuya Naito e Kazuchica Okada.

Ciò che non sanno ancora è che nei mesi successivi avranno l'occasione di mettere in scena un vero evento di wrestling ed essere protagoniste di veri e propri match e una di loro, Jurina, si aggiudicherà addirittura un riconoscimento a fine anno da parte dei Tokyo Sports Awards per le sue performance e l'anno dopo sarà di nuovo a WK in veste di testimonial speciale.

Dentro una fabbrica di idols

Nell'industria dello spettacolo, in particolare giapponese, quella del produttore ed ex cantante Akimoto Yasushi è da considerare come una vera e propria fabbrica presente in diversi ambiti, dalla musica da cui è partita, passando per teatro, manga, televisione per arrivare fino al cinema, ma soprattutto presente in tutto il territorio. Perché alla base di tutte le sigle del gruppo 48, partito da Akihabara nel 2005 ed arrivato ad oggi a comprendere 13 sottogruppi e ad essere uno dei top seller in assoluto, c'è la forte connessione con i territori di appartenenza e con i rispettivi abitanti: oltre ad contenere nel proprio nome le abbreviazioni del quartiere di appartenenza (AKB, il primo abbrevia appunto Akihabara), ognuno di questi gruppi ha il proprio teatro in cui le persone possono assistere alle esibizioni proposte su base giornaliera, inoltre è possibile incontrare proprie beniamine all'interno dei 10 nen zakura: si tratta di eventi all'interno dei quali si può stringere la mano alle idols e farne la conoscenza; per dare l'idea della forza di questo concept, basti pensare che nel 2009 nel quartiere di Harajuku (Shibuya) si è presentato un numero indicativo di 10.000 persone, il quale ha formato una coda per accedere pari a quasi 2 chilometri di lunghezza.

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Decade AKB48's 10 year Trajectory

Oltre all'empatia e al voler mostrare un tipo di celebrità più accessibili al pubblico, l'altro aspetto essenziale alla base del successo del gruppo è l'organizzazione: ogni band è suddivisa in almeno 3 unità nominate usando una delle lettere (ed in seguito dei numeri) che compongono l'acronimo, dove ad ognuna di esse vengono assegnate precisi compiti, dalle coreografie ai ruoli assegnati all'interno delle canzoni o degli spettacoli. Il reclutamento delle ragazze è altrettanto strutturato sulla base di audizioni divise in vari livelli denominate Kenkyusei dove le giovani aspiranti sono suddivise in base alle proprie specialità e per età a partire dai 10 anni; la continua ricerca di talenti non ha mai conosciuto soste, né all'apice della gloria, né nei periodi più bui come il termine del primo contratto major avvenuto nel 2008 (causa mancato raggiungemento delle prime posizioni delle charts da parte della prima decina di singoli) con il momentano ritorno alla scena indipendente. Nel giro di tre anni sarebbero nate le SKE48 (di Sakae, Nagoya), all'interno delle quali verrà reclutata l'undicenne Jurina, le NMB48 (Osaka) e le HKT48 (Fukuoka) di cui Sakura Miyawaki ha fatto parte Sakura Miyawaki fin dall'età di 13 anni prendendo parte alla prima generazione di reclute.

A chiudere la catena ci sono le Senbatsu sousenkyo, vere e proprie elezioni con voto da parte di un selezionato pubblico per determinare i nomi delle cantanti da assegnare alla realizzazione dei futuri singoli e per la promozione all'interno dei vari gruppi. Un'assemblea aziendale trasformata in veri e propri awards con a latere competizioni bizzarre tra le associate come ad esempio le gare di morra cinese, il tutto svolto in un contesto prestigioso come la Budokan Nippon, vero e proprio tempio sacro della musica mondiale. La popolarità è un fattore determinante per determinare le gerarchie interne a questo colosso organizzativo, la stessa permanenza può essere messa in discussione da essa (oltre che alle rigide regole di comportamento in pubblico), uno dei nomi più recenti ad essere finito alla ribalta in tal senso è Saya Kamitani, attuale campionessa di coppia della Stardom ed ex recluta mai assunta a tempo pieno dal gruppo principale.

Gorgeous Idols of Wrestling

Prodotta con Bushiroad e trasmessa da Asahi TV nel 2017, Tofu Pro Wrestling è stata la prima vera serie con protagoniste le AKB48, fino ad allora il genere di produzioni televisive si era limitato al genere dei documentari dedicati alla storia della band o programmi di intrattenimento interamente incentrati sulla loro produzione musicale. legame con tra wrestling e idols del resto affonda le radici ai primordi del movimento giapponese, a partire da Jackie Sato e Maki Ueda e poi proseguito con le loro eredi, le Crush Gals per poi evolvere nelle incarnazioni successive (e di minor successo) rappresentate da Cuty Suzuki e Takako Inoue. Tuttavia si tratta di un'epoca molto lontana, tanto che le attuali protagoniste non possono dire di aver vissuta vissuta, inoltre dal punto di vista commerciale possono addirittura vantare numeri di vendita impensabili per le nostre leggende. E infatti nelle interviste fatte alle principali attrici della serie, quando è stato chiesto quali fossero i propri idoli nel wrestling, i nomi sono quelli della New Japan, ad eccezione di Sakura Miyawaki che si è spinta a dichiararsi fan del mitologico Kenta Kobashi, il quale nel 2013 era apparso in un breve balletto all'interno del videoclip della canzone Koisuru Fortune Cookie assieme a Kenny Omega e TAKA Michinoku. Segno dei tempi, dopo decenni di aspiranti novelle Chigusa Nagayo, le nuove generazioni trovano riferimenti tra i lottatori di sesso maschile.

Forse anche per questo la protagonista principale della serie è proprio la Miyawaki: mantenendo il suo stesso nome (come il resto del cast), Sakura interpreta una ragazza che ha appena perso il padre, maestro di wrestling, gestore di una palestra ma indebitato con la malavita locale, cosa che la costringerà a prenderne in eredità il Kinshicho dojo controvoglia per via dei suoi contrasti con il genitore. Per far progredire l'attività di famiglia recluta alcune sue amiche e prenderà parte agli eventi locali in veste di lottatrice con il ringame di Cherry Miyawaki. Con l'evolversi della storia entrerà in gioco una palestra rivale, le cui adepte contenderanno il titolo della federazione principale, la WIP (World Idols Pro-Wrestling) e tra di esse c'è Hollywood Jurina (interpretata dalla Matsui), ragazza prodigio fin dalla giovane età e campionessa indiscussa.

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Le premesse e lo svolgimento ricordano molto l'anime di Tiger Mask, così come il modo di racontare gli incontri come veri e propri combattimenti con trovate fantasiose che spaziano dall'uso della robotica per prevedere le mosse all'ambientazione dei combattimenti all'interno delle aule di scuola; in tutto questo non mancano tradimenti (come quello avvenuto ai danni della protagonista per mano dell'amica Strawberry Mukaichi, divenuta per questo Blueberry) e storie collaterali che mescolano elementi tipici delle produzioni per teenagers a quelle proprie del wrestling come i promo registrati, l'uso di vere e proprie mosse tipiche del retaggio culturale di appartenenza e in alcuni casi il furto reciproco di queste mosse da parte delle contendenti. Contrariamente al fortunatissimo G.L.O.W. il puroresu è il fulcro principale della storia, sicchè i flashback ed i dialoghi esterni agli scontri si svolgono parallelamente ad essi.

Il grande seguito della band decreta il sucesso della serie che però non viene rinnovata per la mancanza di volontà da parte della maggior parte delle partecipanti, tuttavia non da parte di tutte, a tal punto da suggerire al produttore di estenderne l'esistenza organizzando un vero e proprio show di wrestling con il cast al completo: la risposta dei fans non si fa attendere, a tal punto da riempire i 2000 posti a sedere della Korakuen Hall, luogo simbolo per eccelenza per tutte le compagnie nipponiche.

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Del resto nulla viene lasciato al caso e ad una pressante campagna pubblicitaria si aggiunge la produzione di piccoli documentari pubblicati sui social del gruppo in cui viene documentata la marcia di avvicinamento alla data fatidica (allo stesso modo in cui ne era stata prodotta una relativa alla serie, ancora oggi consultabile).

The real 2017 WIP Climax

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Long Speech Yokoyama & Cherry Miyawaki VS Hollywood Jurina & Dotonbori Shiroma - 29 Agosto 2017, The real 2017 WIP Climax, Korakuen Hall

La card dell'evento per l'occasione comprendeva per la maggior parte incontri multipli per consentire a tutte le ragazze di poter avere una piccola ribalta con minutaggi brevi in modo da poter ben figurare senza troppi sforzi; ciò non vuol dire però che gli organizzatori non avessero pensato ad altre soluzioni per garantire varietà ed intrattenimento anche per un pubblico più smaliziato, così nel semi main event ecco fare la comparsa due nomi che avranno successo quelche tempo dopo, due gaijin: Jordynne Grace (oggi a Impact Wrestling) e Nyla Rose (AEW), rispettivamente con i nomi di Shelly Yamanaka e Debbie Kong.

A chiudere la serata invece un tag team match valido per le nuove cinture di coppia della WIP e ovviamente a contenderselo sono contrapposte le due protagoniste affiancate dalle rispettive migliori amiche, Long Speech Yokoyama all'angolo di Sakura, Dotonbori Shiroma per la Jurina, che dal canto suo entra nelle vesti di campionessa della federazione avendo vinto il torneo conclusivo della serie.

Pur senza l'ausilio di una produzione televisiva e di un montaggio, quello che va in scena è un vero e proprio incontro di wrestling: se è vero che la velocità e la qualità della realizzazione degli scambi non è quella che si può vedere a livello professionista, la struttura e le modalità di narrazione lo sono eccome: le due sidekick aprono le danze per scaldare il pubblico per poi lasciare spazio alle due protagoniste creando la giusta tensione, inoltre Jurina e Sakura tentano subito di usare le mosse dei loro due idoli, la Rainmaker di Okada e quel Roaring Elbow reso celebre da Mitsuharu Misawa, figura cardine del puroresu ed ex rivale di Kenta Kobashi. Finito il primo climax, al loro rientro sul quadrato Yokoyama e Shiroma si provocano a vicenda usando taunt e pose non diverse da quelle che si possono vedere anche in ambito femminile statunitense, salvo poi riprendere lavorando rispettivamente contro la capitana dello schieramento opposto, ogni mossa, oltre a richiamare gli scambi avvenuti all'interno della serie, è finalizzata a coinvolgere il pubblico all'interno di una storia semplice ma rafforzata dall'empatia che hanno seguito le vicende di queste ragazze.

Non è diverso dal wrestling professionisto come non lo è dalla realizzazione delle loro attività principali, c'è un lavoro tale dietro alle coreografie tale da non lasciare nulla al caso, eppure al momento della chiusura dell'incontro da parte di Jurina c'è qualcosa che va oltre, non tanto per la finisher usata (la Destino di Tetsuya Naito, altro tributo alla NJPW) o per l'incoronazione da parte di un'altra leggenda del calibro di Tatsumi Fujinami, ma per le lacrime di tutte e 4 le ragazze coinvolte, la cosa più spontanea di tutto il quel carrozzone mediatico che nessun produttore può riuscire a ricreare artificialmente, la testimonianza di una vera e propria passione per la disciplina al di là delle frasi promozionali di convenzione.

Da idols you can meet a idols you can feel