Calle joshi

DDT universe
Recensioni | By Poppo • 04-06-2020
Image Credits: DDT universe

Entra in scena un classico della DDT: la cintura Iron Man Heavymetalweight!

Non so perchè mi abbia scelta come avversaria per la sua Okibariyasu, ma oggi ho scoperto che assieme abbiamo in comune una certa sincronia.

Rina Yamashita

Con queste parole Rina Yamashita si congeda da Saki Akai al termine del loro ultimo scontro; sarà una lunga serata la sua, poichè la aspettano addirittura altri 3 match, ma decide lo stesso di rendere onore ad un'avversaria che aveva già incrociato in passato, pur senza aver condiviso grandi storie.

Coprotagoniste

Per la maggior parte della sua carriera Rina si è distinta all'interno della categoria tag: nelle promotion in cui ha lottato come regular ha spesso vinto i titoli di coppia, in particolare grazie al sodalizio con Yoshiko chiamato BORDERLESS; le due assieme hanno dominato la categoria in OZ Academy e soprattutto in SEAdLINNNG dove hanno vinto anche il torneo ULTRA777 U-21 due anni fa. Ma la promotion in cui è veramente sbocciata e dove si è tolta le maggiori soddisfazioni rimane ad oggi la Wave: ha vinto il torneo Dual Shock assieme alla leggendaria Dynamite Kansai, ma soprattutto in singolo ha conquistato per ben due volte il Catch the Wave per ben due volte, centrando anche la vittoria del titolo principale, il Regina di Wave.

Ma al di fuori della Wave, nessun'altra compagnia é sembrata volerla proporla oltre il ruolo di sfidante occasionale o di specialista di coppia e proprio per via di una serie di tag match fa la conoscenza di Saki.

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Saki Akai & Yukio Sakaguchi Vs. Rina Yamashita & Keisuke Okuda - DDT 2019

Nel biennio 2017-2019 Saki Akai ha provato a lottare al di fuori dell suo ovile - la DDT - per provare, anticipando il tema di questa sua attuale serie di incontri, ossia a cimentarsi con altre realtà e migliorarsi come performer. La SEAdLINNNG di Nanae Takahashi è una di queste e Rina nella maggior parte degli incontri disputati è presente sia in qualità di alleata che di avversaria, a seconda dell'occasione.

Incontri casuali, almeno per quanto riguarda il lottato, ma fuori dal ring nasce un'intesa tra le due, che si concretizza nell'aprile del 2019, quando Saki invita Rina (diventata freelance nel frattempo) a partecipare ad alcuni eventi organizzati dalla DDT, nel suo territorio stavolta.

Gli incontri - rigorosamente tag - sono per la Yamashita una full immersion vera e propria: spade di bambu e zainetti a forma di Pikachu usati come armi e molto spazio all'intergender, tutto molto distante dall'ambiente e dallla cultura di provenienza, molto più ispirata alla tradizione AJW e con giusto qualche flash "luchistico" acquisito grazie alla sue breve esperienza in REINA.

Saki giace priva di sensi a causa di una semplice cradle. Come rianimarla? Semplice, con il Karaoke!

Iron Woman Heavymetalweight

Quando viene annunciato che sarà la città di Osaka ad ospitare il terzo match della Okibariyasu, Rina diventa la sfidante obbligatoria: ha dalla sua parte i precedenti, conosce già l'ambiente e ha il vantaggio di essere la beniamina in casa. Le cose si fanno più interessanti, dal momento che per la prima volta dall'inizio della serie ci sarà una cintura in palio: il famigerato DDT Iron Man Heavymetalweight, probabilmente la cintura più famosa della compagnia in quanto ispirata al titolo Hardcore della WWE in versione 24/7. La forte creatività di casa DDT ha fatto in modo che questo alloro sia stato vinto dai soggetti più improbabili (incluse bambole gonfiabili, gatti, scale e mazze da baseball) e che sia stato conquistato nei modi più improponibili (anche in altre promotion come Lucha Underground, anche se a telecamere spente), tant'è che ad oggi il suo albo d'oro conta 1479 vincitori.

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Candice LeRae vince il DDT Iron Man Heavymetalweight sconfiggendo Joey Ryan in sogno.

In occasione dello show WRESTLE SHIOKONBU! il titolo sarà difeso all'interno di una maratona di match che si susseguiranno fino al termine dell'evento. Sette giorni prima Saki riesce a vincere la cintura sconfiggendo il sempreverde Antonio Honda; caso vuole che si tratta anche della sua diciassettesima affermazione, perciò il 7 a quel punto diventa il numero ricorrente di questa serie.

Cabala a parte, questo significa che ad aprire la maratona sarà quindi il suo match contro Rina: un'occasione per entrambe, visto che finora non erano mai riuscite ad affrontarsi singolarmente.

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Forte velocità

Saki non perde tempo, forse memore del suo ultimo incontro ed attacca immediatamente Rina: sa di essere inferiore sotto l'aspetto fisico, perciò decide di spostare subito l'azione fuori ring contando sul fattore sorpresa; Una serie di calci sopraelevati ed un diva dall'inizio delle gradinate stordiscono la Yamashita, riprendendo la strategia adottata durante il primo contro Tsukasa Fujimoto. Nel caso di Rina però si tratta di un altro animale, molto meno propensa ad incassare i colpi, poichè di solito è lei a cercare di imporre i ritmi dell'incontro attraverso l'uso di tutto il peso del corpo.

Non appena infatti si rialza in piedi, Saki finisce a terra e viene bloccata in una serie di sottomissioni incentrate principalmente sulla schiena e di rimando alle gambe, la sua arma principale. Nonostante la lunga durata di questi attacchi, fortunatamente per lei le sue leve non ne escono intaccate, perciò una volta liberatasi è in grado di iniziare il suo comeback sfruttandole a proprio vantaggio; proprio questa è la fase più interessante della contesa, perchè a questo punto Rina cerca di rispondere a sua volta usando i Lariat per difendersi dai calci e contrattaccare la gamba offesa in precedenza. Alla lunga la sua forza le consente di riprendere il controllo delle operazioni e di riprendere il lavoro a terra.

Ancora una volta per uscire dallo stallo, Saki si affida alle gambe, stavolta tentando a sua volta una submission, la Triangle Choke così da togliere fiato ed energie alla rivale. Per tutta risposta Rina controbatte in maniera classica, ossia sbattendo la Akai a terrà con una powerbomb ad una mano, ma dopo quasi un quarto d'ora il suo cardio sembra essere intaccato: sembra il momento perfetto quindi per connettere con la sua finisher, la Quetzalcoat.

Ancora una volta però si tratta di un errore di valutazione, perchè Rina ha ancora abbastanza forza per rovesciare il tentativo con flip sufficientemente forte da mettere KO l'altra contendente, almeno per il tempo necessario per impostare la sua mossa definitiva, la Splash Mountains.

Per quanto strambo sia il titolo in palio, per Rina si tratta del primo titolo in singolo dopo molto tempo e per giunta la vittoria arriva dopo un incontro molto "serio". Durante il corso dell'eventoperò il Karma aggiusterà tutto a modo suo, privandola della cintura per mano di Kazuki Hirata, dal quale riuscirà a rivincerla nell'immediato rematch, ma infine dovrà capitolare definitivamente a causa del redivivo Antonio Honda. Una crudele coerenza insomma.

Per Saki invece la serie volge a sfavore con due sconfitte ed una vittoria. Il riscatto dovrà passare attraverso una straniera, una figlia d'arte per la precisione: Miranda Gordy.