Calle joshi

Kyusei Ninja Ranmaru
Quiz e divertissement | By Poppo • 31-07-2022
Image Credits: Kyusei Ninja Ranmaru

Le vere leggende sanno fare di tutto, anche ridere

Vedere un pilastro del movimento come Aja Kong "giocare" amichevolmente con la placida Raku ogniqualvolta le capita di fare capolino in Tokyo Joshi Pro Wrestling, può scaturire sensazioni contrastanti: fastidio nei confronti di chi ha una visione sportivo/agonistica della disciplina, ilarità invece tra i cultori del suo lato più caciarone ed esagerato.

Andando oltre a questa disputa estetica però, c'é un aspetto che occorre sempre tenere in considerazione: il wrestling é narrazione e a prescindere dal tono del racconto, l'importante é saperlo raccontare, proprio come un barzellettiere deve saper modulare la voce e dare enfasi ai punti salienti della sua storiella.

Un discorso che vale per Aja come per una delle sue più agguerrite rivali, quella Manami Toyota che nel corso degli anni ha saputo calarsi altrettanto bene nel contesto farsesco.

Imitazione

Anno 2003: la fata volante come altre sue colleghe non era più un'esclusiva della federazione che l'aveva lanciata, la All Japan Women's Pro-Wrestling; lo zenjo si apprestava ormai a vivere i suoi ultimi anni di vita e per questo motivo Manami a partire dell'anno precedente aveva iniziato a farsi vedere in Gaea.

La corte di Chigusa Nagayo dal canto suo viveva anch'essa gli ultimi scorci della propria storia, eppure grazie agli accordi pregressi con la major statunitense della WCW e all'eco ancora viva delle Crush Gals, continuava ad essere una realtà viva ed in salute, sia in quanto a distribuzione del prodotto che per ciò che concerneva la presenza di pubblico al botteghino.

Come accaduto ad Akira Hokuto, Devil Masami ed altri grandi nomi venuti a godersi le ultime vere luci della ribalta della propria carriera, anche la Toyota si era dovuta sottoporre a quella sorta di prova iniziatica che consisteva nel farsi imitare da Sakura Hirota.

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Manami Toyota vs Sakura Hirota - 13 Ottobre 2003, GAEA God Only Knows 2003 (Korakuen Hall)

Costume nero-dorato a parte, non ci potrebbero essere lottatrici più diverse tra di loro, tanto é l'abisso che ha sempre separato il loro modo di lottare come i caratteri dei rispettivi personaggi, una diventata celebre per il suo stile spericolato abbinato alla sua ultra competitività, l'altra invece salita alla ribalta con i suoi travestimenti e la relativa goffaggine sfoggiata in contrasto con la fama della persona imitata.

Da questo dislivello deriva la comicità dei loro scontri avvenuti nell'ultimo biennio in Gaea: mentre l'asso si limitava ad esibire il proprio repertorio, Sakura cercava di copiarlo a modo suo: il famoso Manami roll (la sequenza di roll up eseguiti con le gambe in senso orario inventato da lei), il Missile dropkick dal paletto come le altre trademark, tutte riuscite apparentemente con scarsi risultati, ma in realtà dando perfettamente l'idea di fondo della disparità delle forze, tant'é che spesso e volentieri la povera allieva della Nagayo finiva per svenire sul ring a causa della "fatica" accumulata.

Come si può dedurre, in questo caso Manami ha svolto essenzialmente il ruolo di spalla (se così si può definire), senza stravolgere il proprio atteggiamento ed affidandosi alla verve comica della più ferrata controparte. Con il passare degli anni sarebbero arrivate delle prove che avrebbero richiesto maggiore partecipazione in tal senso.

Improvvisazione

Tra i tanti progetti successivi alla fine della AJW figurano le fiestas di Ranmaru, eventi dove i tradizionali match di wrestling sono solo dei punti di partenza da cui scaturiscono situazioni insolite: si canta, si balla, ci si maschera e ci si smaschera in tutta spensieratezza, nel pieno spirito del nome di queste iniziative.

La kōhai di Tomoko Watanabe in più di un frangente é riuscita a coinvolgere l'ex leader del suo spogliatoio, inscenando una piccola rivalità basata sui tentativi della ninja di sconfiggere l'icona prima attraverso i propri trucchi magici e poi facendosi aiutare da vari conoscenti. Il fotogramma più surreale di questa faida é stato sicuramente il trios match in cui le 2 si sono fronteggiate con il supporto delle giovani Rina Yamashita e Hikaru Shida da una parte e le esperte Yuu Yamagata e Ayako Hamada dall'altra.

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Hikaru Shida, Rina Yamashita & Manami Toyota vs. Ranmaru, Ayako Hamada & Yu Yamagata - 21 Settembre 2014, Ranmaru Festa Vol. 10 (Osaka Higashinari Kumin Center)

Nel bel mezzo della sfida, la Ranmaru ha eseguito uno dei suoi tipici jutsu (il nome con cui si definiscono le tecniche dell'arte ninjutsu), facendo apparire nient'altro che un salvagente a forma di papera da fare indossare alla rivale, la quale dopo un secco rifiuto iniziale, grazie al supporto degli spettatori si é ritrovata costretta ad accettare la burla ed indossare l'accessorio per il resto dell'incontro.

Trovandosi il collo dell'animale ritratto in mezzo alle gambe, Manami da quel punto in poi si é inizialmente estraniata dall'azione per sfoggiare questo look insolito, salvo poi sfruttarlo come arma contro le avversarie (e anche alle compari per dargli una frustatina finale) e per incitare il tifo dei presenti, arrivando ad eseguire perfino il moonsault dalla terza corda con cui ha posto fine ai giochi.

Non meno demenziale sarebbe stato il tentativo di rivincita della padrona di casa attraverso Taiyoto Kamen, lottatore mascherato proveniente da una delle tante realtà commedianti che si trovano in quel di Osaka, la Dotonbori Pro Wrestling. Il ranger bianco per buona parte del tempo ha chiacchierato con la sua sfidante di giornata per cercare di convincerla di non voler combattere, anzi mostrandosi pure deciso ad uscire dal palazzetto per evitare rogne.

Taiyoto Kaimen si carica in spalla Manami Toyota. Il suo tentativo fallirà miseramente. 4 Maggio 2014, Ranmaru Festa Vol. 12 (Amagasaki City Small And Medium Enterprise Center). Photo credits: Kyusei Ninja Ranmaru

Naturalmente si trattava di una trappola e come la Hirota in passato, Taiyoto avrebbe provato a rubare una delle mosse più celebri della Toyota, il Japanese Ocean Cyclone Suplex, anche lui però finirà vittima della propria goffaggine vedendosi ritorcere contro la propria iniziativa, per poi venire terminato senza particolari difficoltà. Altri uomini hanno tentato in seguito di ingannarla con mezzi più subdoli e folli.

Animazione

Nel 2016 Isami Kodaka, wrestler della DDT aveva dato vita ad una nuova sigla che avrebbe dovuto prendere il posto della defunta Union Pro, etichetta di stampo hardcore nata 10 anni prima ed ispirata a realtà quali la IWA Japan e la FMW. Kodaka però per la sua BASARA  aveva in mente altro, così nelle prime fasi della sua nuova avventura aveva messo al bando quel tipo di combattimenti utilizzando un approccio più variegato anche grazie alle diverse collaborazioni esterne ricavate dalle sue conoscenze al di fuori della compagnia per cui lavorava.

Un esempio di ciò si trova nel Chijo Saidai Budokai, rassegna svolta presso il quartiere di Shinjuku utilizzando le regole tratte dal celeberrimo torneo di arti marziali del fumetto preferito di Isami, ossia Dragon Ball di Akira Toriyama: niente corde intorno al ring ed eliminazioni effettuate solo scagliando l'avversario al di fuori di esso o costringendolo alla resa. Tra i 10 partecipanti alla serata figuravano 2 ragazze, una era la giovane Riho, l'altra appunto la storica Manami Toyota, entrambe promosse direttamente al secondo turno per onore di cavalleria, dove avrebbero trovato ad attenderle rispettivamente Shiori Asahi e l'organizzatore dell'evento.

L'imitatore di Goku però non era intenzionato a giocare secondo le regole e per sconfiggere l'illustre avversaria aveva deciso di avvalersi degli aiuti esterni dei fratelli Brahman (Kei e Shu) per farla scivolare al di fuori del quadrato.

Brahman Kei sta per scagliare un secchio d'acqua contro Manami Toyota. 28 Agosto 2016 (Shinjuku FACE). Photo credits: Pro Wrestling BASARA

Oltre alle tipiche distrazioni ed invasione di campo, i fratelli avevano architettato dei modi strampalati di portare a termine il loro compito: lanciarle contro alla donna un secchio pieno d'acqua e ghiaccio, colpirla con una palla da bowling e anche con una valigia; attacchi a quali Manami riuscirà a contrattaccare a suon di calci nelle parti basse (come si conviene in questi casi), ma anche sfruttando un altro dettaglio legato al mondo di Dragon Ball ovvero la tipica debolezza dei Sayan (la razza di appartenenza del protagonista), la coda che, se afferrata fa perdere tutti i poteri del combattente.

Malgrado la trovata, la superiorità numerica avrebbe avuto la meglio e una seconda secchiata d'acqua basterà ad eliminarla dalla competizione, ad ogni modo lei e Isamu faranno in tempo a rivedersi più volte, letteralmente fino alla fine della carriera. Ma prima di imboccare il viale del tramonto c'é stato spazio per altre risate, stavolta a casa di Kaori Yoneyama. Dal 2013 la belt collector ha aperto la sua personale palestra chiamata YMZ, dove periodicamente organizza degli spettacoli dove si combinano scontri tradizionali tra le vecchie conoscenze della JWP ed altre esibizioni di carattere più goliardico come avvenuto ai 2 compari.

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ASUKA, Manami Toyota & PSYCHO vs. Best Stretchman V3, Isami Kodaka & Kaori Yoneyama - 9 Agosto 2017, YMZ Summer Festival (Shin-Kiba 1st RING)

Dopo aver ripreso lo scontro in stile Dragon Ball durante la sfida 6 che li ha visti coinvolti, le ostilità sono proseguite sotto forma di altri giochi aperitivo, prima il tipico gioco delle sedie e poi attraverso una gara di disegno, dove i partecipanti dovevano ritrarre una Makoto nelle insolite vesti (le poche indossate a dire la verità) di modella.

Divertissement tipici delle piccole realtà giapponesi, all'interno dei quali spicca ulteriormente la capacità di inserirsi al loro interno da parte di chi può vantare decadi di esperienza e decine di esibizioni di fronte a platee decisamente più affollate e nonostante questo ha saputo reinventarsi più volte a seconda del contesto.

Tutto il repertorio!

3 Novembre 2017: dopo 30 anni di attività, anche per l'eterna Toyota era giunto il momento di ritirarsi per sempre dalle scene e il mondo del wrestling si era mobilitato per porgerle i dovuti omaggi. Per includere il maggior numero di partecipanti possibile, per la cerimonia si era scelto di riproporre uno degli incontri che aveva caratterizzato il suo secondo regno da campionessa WWWA, quel gauntlet match con il quale sfidò tutte le colleghe di spogliatoio mettendo in palio la possibilità di lottare in futuro per la red belt. Quella volta si presentarono in 19, questa volta il numero sarebbe più che duplicato con ben 48 partecipanti a cui sarebbe stato concesso un minuto ciascuna.

Una lunghissima maratona in cui si sono alternati omaggi, vecchi ricordi e qualche piccola improvvisazione legata al presente, anche dal sapore comico. Se é vero che lo spettacolo era stato organizzato dalla Oz Academy (realtà frequentata assiduamente dopo la fine della Gaea), é anche vero che nell'ultimo periodo Manami aveva dedicato molte delle proprie energie nel cercare di valorizzare le ragazze della Ice Ribbon, inclusa la coppia delle Lovely Butchers composta da Mochi Miyagi e Hamuko Hoshi, le quali per l'appuntamento sono riuscite a coinvolgere l'illustre maestra nel loro consueto balletto da tamarre con tanto di cappelli luccicanti ed occhiali da sole.

Manami Toyota balla con Mochi Miyagi e Hamuko Hoshi. 3 Novembre 2017, Manami Toyota 30th Anniversary ~ Retirement To The Universe (Osanbashi Hall, Yokohama). Photo credits: Oz Academy

Dopo aver condiviso con loro il tipico repertorio di pose "sexy" condite da scherzi vari, é toccato ad una sua contemporanea creare un altro siparietto: Command Bolshoi infatti ha ripreso il suo vecchio abito da clown assieme all'antico personaggio di Bolshoi Kid.

Per la gioia dei (pochi) bambini presenti, le 2 hanno distribuito ai presenti delle caramelle estratte da un paio sacchetti. Fedele al suo vecchio numero, la lottatrice mascherata ha approfittato della distrazione per sorprenderla ed ottenere lo schienamento vincente, esattamente come aveva fatto a suo tempo con Chigusa Nagayo.

Altre maschere sono poi seguite per creare una serie di gag variopinte: il vecchio Gabai Ji-chan (vincitore per time limit dopo aver costretto la rivale ad accompagnarla sul quadrato a causa dei dolori da vecchiaia), il crossdresser Papillon Akemi, l'ambiguo Alexander Otsuka con i suoi tanga finissimi, ma anche imitatori come Little Antonio Inoki e ovviamente la vecchia amica Sakura Hirota.

Manami Toyota e Bolshoi Kid distribuiscono caramelle. 3 Novembre 2017, Manami Toyota 30th Anniversary ~ Retirement To The Universe (Osanbashi Hall, Yokohama). Photo credits: Oz Academy

Gabai Ji-Chan tenta faticosamente di salire sul ring. 3 Novembre 2017, Manami Toyota 30th Anniversary ~ Retirement To The Universe (Osanbashi Hall, Yokohama). Photo credits: Oz Academy

Stavolta però sul ring sarebbero apparse contemporaneamente ben 3 Manami Toyota: l'originale, la versione della Hirota ed una terza interpretata da GAMI, fondatrice della WAVE ed altra esperta del genere avendo ricoperto il ruolo di macchietta ai tempi della Arsion. Qualche colpo, un paio di festone ed un omaggio a metà floreale e metà alcolico da offrire alla festeggiata: la serata era ancora lunga e piena di quelle rievocazioni e lacrime tipiche degli addii, ma quello era il momento dei sorrisi e delle risate.

Coloro i quali sono in grado di suscitare ambe le reazioni possono definirsi una leggenda di questo folle business e Manami Toyota dopo aver saputo divertire il suo pubblico in tutti i modi possibili, può ben fregiarsi di questo titolo.