Calle joshi

DDT
Match | By Poppo • 03-02-2021
Image Credits: DDT

L'esordio della Tokyo Joshi Pro e di Miyu Yamashita

Pochi giorni fa é andato in scena Starting Point, pay per view targato Tokyo Joshi Pro Wrestling (il secondo distribuito in collaborazione con OPENREC).

Segno particolare dello spettacolo é stata la sua location, il TwinBox Garage di Akihabara, nella nota zona commerciale di Tokyo dove nel 2013 si tenne il suo primo evento. Pur essendo una compagnia giovane, la TJPW spesso e volentieri cerca di far vertere la sua proposta sulla propria storia e sulla lunga militanza delle proprie atlete, valorizzando quella che fin dagli esordi è stata la sua missione: scovare e crescere i propri talenti.

Se oggi i suoi talenti sono in grado di girare il mondo ben figurando, in parte lo devono a quel pomeriggio di 8 anni fa, dove 3 ragazze di buona volontà si misero in gioco per la prima volta calcando un semplice tappetino di fronte ad un gruppo sparuto di persone. Una di loro sarebbe diventata la più longeva campionessa della promotion e ad oggi é ancora uno dei suoi nomi di punta.

AAA cercasi lottatrici

Quando la DDT aveva annunciato la nascita della sua nuova sigla femminile nel Giugno del 2012, l'unica ragazza messa sotto contratto era Nozomi Dai, wrestler con pochi anni di carriera alle spalle scoperta da Tetsuya Kodo - l'ideatore del brand - il quale l'aveva vista debuttare quando svolgeva la mansione di promoter per la NEO Japan Ladies Pro-Wrestling; ma il motivo della sua firma con la compagnia non riguardava il suo rapporto con il nuovo presidente, bensì con un lottatore che aveva firmato con la casa madre all'inizio dell'anno e che aveva debuttato a Marzo, suo fratello Takashi. Purtroppo per lui, il suo match contro Shigehiro Irie si era concluso con un suo infortunio piuttosto grave alla schiena: un brutto colpo anche per Nozomi poiché la scelta che l'aveva spinta a sposare la causa di Kodo era stata dettata dalla volontà di lavorare con il fratello e la sua uscita di scena di fatto andava a precludere il suo interesse nel progetto.

Alla fine dell'anno la Dai annuncia la volontà di rescindere il suo contratto da lottatrice ed allenatrice delle trainees: infatti nei mesi precedenti, Kodo assieme al presidente della DDT Sanshiro Takagi si erano concentrati sul reclutamento di giovani ragazze da mettere sotto contratto. L'idea era quella di allestire un dojo utilizzando  - seppure con meno rigidità - i dettami tradizionali istituiti dalla AJW negli anni settanta: niente fumo, alcool e fidanzati, solo allenamenti e spettacoli. Dopo aver comunicato le sue dimissioni, la compagnia annuncia subito i nomi delle prime tre ragazze ingaggiate: Kanna Shinmei, Chikage Kiba e Miyu Yamashita.

Kanna, sedicenne originaria di Kanagawa, aveva praticato vari sport durante gli studi, ma senza specializzarsi, tanto che la decisione di dedicarsi al puroresu era avvenuta dopo aver visto il famoso incontro tra Tiger Mask e Dynamite Kid; la diciassettenne Chikage invece aveva studiato Sambo e Karate ed in generale il suo riferimento erano le MMA ed il wrestling maschile della All Japan Pro Wrestling. Stessa età e stesso background per Miyu, ma per la nativa di Fukuoka il vero sogno in realtà era quello di diventare idol, tuttavia non era mai riuscita a farsi accettare da qualche gruppo, ricevendo diversi rifiuti nella audizioni sostenute, finendo così a provare una carriera per certi versi complementare.

Il loro debutto sarebbe avvenuto in breve tempo con l'inizio dell'anno venturo, a fine Gennaio.

Con due mesi di tempo ed un roster minimale, l'idea era quella di organizzare delle piccole brevi esibizioni per iniziare a far girare il nome dell'etichetta, magari inserendo l'esibizione di qualche gruppo di idol locali per racimolare spettatori occasionali da coinvolgere, almeno fino a quando gli allenamenti agli ordini di Kyohei Mikami non avessero fruttato l'adeguata preparazione delle novizie ed in tal senso gli stessi spettacoli erano a tutti gli effetti delle mini sessioni a porte aperte.

Il 30 Gennaio va quindi in scena First Meeting, la prima manifestazione ufficiale della Tokyo Joshi Pro.

Il primo sopralluogo

Il TwinBox é un piccolo locale formato da un bar ed una saletta dotata di palcoscenico, non é quindi la Korakuen e nemmeno la Shin-Kiba 1st Ring, tant'é che per trovare lo spazio per allestire un ring di wrestling tradizionale senza precludersi un minimo di pubblico é un'impresa, per questo motivo l'organizzazione ha optato per una soluzione alternativa: niente ring e niente corde solo un materassino per attutire la caduta, non vengono messe neppure dei divisori per il pubblico, così la gente poteva posizionarsi a pochi centimetri dalla scena (addirittura inginocchiandosi). A livello di card invece, essendoci solo 3 lottatrici venne deciso di inscenare come main event lo scontro tra le due più "preparate" Miyu e Kanna ed un'esibizione di Sambo di 3 minuti tra Chikage e l'arbitro Daisuke Kiso, in modo da sottolinearne la sua disciplina di riferimento.

%3Ciframe%20allowfullscreen%3D%22allowfullscreen%22%20frameborder%3D%220%22%20height%3D%22240%22%20src%3D%22https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fembed%2FZSfNX3zEHXc%3Fautoplay%3D1%22%20width%3D%22320%22%20allow%3D%22autoplay%22%3E%3C%2Fiframe%3E
mytubethumb play
This embed will serve content from youtube.com. Privacy info.

Kanna Shinmei vs. Miyu Yamashita - 30 Gennaio 2013, Tokyo Joshi Pro First Meeting

Pur in chiave rivisitata, l'incontro ha il sapore degli opener proposti dallo Zenjo ad inizio anni novanta: giovani ragazze messe tra loro a praticare le basi della disciplina, il chain wrestling a terra, le transizioni e soprattutto dove si testa la loro propensione a cadere a terra e ad incassare i primi colpi. Miyu (con un attire molto diverso da quello in rosa che l'avrebbe distinta più avanti) e Kanna ci mettono entusiasmo e poca paura di sbagliare e con 4 minuti hanno avuto il tempo sufficiente per svolgere il compito senza rischiare di andare oltre le proprie capacità, ma fornendo a posteriori dei primi indizi della loro evoluzione, esattamente come quell'ultima sequenza di calci eseguita dalla Yamashita.

La Shimnei avrà una carriera breve e lotterà prevalentemente facendo coppia o gruppo con altre lottatrici creando il primo nucleo di quelle Bishiki-Gun, gruppo visto e rivisitato diverse volte nel corso delle annate. La Yamashita invece ha accantonato in parte i suoi propositi per concentrarsi nella sua nuova carriera, paradossalmente finendo per diventare la bestia nera di tutte le idol che si approcciano alla disciplina (Maki Itoh su tutte) e ad oggi é ancora l'anima della promotion.

Come un fiume, il quale nonostante le sue tante deviazioni e diramazioni, arriva sempre al mare.