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SLAM! Wrestling Finland
Fuori Giappone | By Poppo • 01-05-2022
Image Credits: SLAM! Wrestling Finland

Volete il vostro evento di wrestling? La SLAM! Wrestling Finland ve lo organizza con tutti i vostri lottatori preferiti. Inclusa Meiko Satomura.

Uno dei temi dominanti delle notizie relative all'attualità del wrestling é quello legato al fitto giro di relazioni tra le principali promotion nipponiche (New Japan Pro-Wrestling e DDT) e quelle nordamericane, dalla All Elite Wrestling a tutte quelle realtà che sono finite sotto l'ombrello del magnate Tony Khan, come ad esempio la Ring Of Honor ed in misura minore Impact Wrestling.

La lunga storia viaggi intrapresi dai performers giapponesi ha vissuto fasi alterne, dalla un crescente interscambio arrivato all'apice negli anni novanta con i grandi gruppi statunitensi targati WWF e WCW, alla progressiva riduzione che ha fatto si che lo sbarco di talenti quali Takeshi MorishimaKENTA o Naomichi Marafuji sono stati considerati dei veri e propri "eventi negli eventi", perciò questo nuovo allargamento delle frontiere può essere visto come un ritorno al passato, seppure i mezzi a disposizione da entrambe le parti si sono evoluti nel tempo in modo da ridurre in parte le barriere culturali e linguistiche.

Ma oltre ai grandi giri di affari, ci sono tantissime storie di uomini e donne che hanno girato letteralmente il mondo, creando storie e realtà altrettanto interessanti in cerca di nuove avventure e opportunità di promuovere la disciplina e per quanto quella di Meiko Satomura abbia raggiunto una dimensione globale, i suoi viaggi sono stati così tanti da perdersi nelle pieghe della sua quasi trentennale carriera, specie perché l'allieva prediletta di Chigusa Nagayo ha messo piede in luoghi poco associati al wrestling, come ad esempio la Finlandia, dove ha trovato un altro viaggiatore altrettanto ferrato in materia.

Ragnarok

Michael Majalahti negli anni novanta era ormai adolescente canadese, figlio di immigrati finnici che avevano deciso nel decennio precedente di trasferirsi dal Nord d'Europa al Nord d'America per tentare la sorte abbandonando il proprio piccolo paese immerso tra i boschi. Come altri futuri lottatori, anche Michael ha ricevuto la propria vocazione guardando i futuri colleghi in televisione, nel suo caso specifico si é trattato dell'incontro tra l'idolo delle folle Hulk Hogan e l'invasore straniero Nikolai Volkof, una battaglia in grado di instillare nel giovane la convinzione di potersi esibire come le grandi star del teleschermo.

Un sogno che ha trovato l'incoraggiamento delle piccole realtà locali, dove a partire dal 1992 ha svolto il ruolo di annunciatore degli spettacoli, entrando in contatto con una parte importante della nuova generazione canadese che si stava formando allora, in particolare con 2 ragazzotti usciti freschi freschi dall'addestramento presso la scuola di wrestling della famosa famiglia Hart, i futuri Chris Jericho e Lance Storm. Il secondo diventerà nel giro di un solo anno il primo maestro ed il primo avversario che battezzerà il vero inizio di carriera del ventenne Michael, o meglio di Mike Wildside, soprannominato "il ribelle canadese".

Tuttavia questa prima fase della sua carriera ha subito presto una brusca frenata dopo appena 3 anni: il paese era entrato in una fase acuta di recessione e il lavoro iniziava a scarseggiare sia per quanto riguarda l'aspetto in ring che quello esterno, motivo per cui il ragazzo aveva deciso di invertire la rotta e tornare al proprio paese nativo, senza però rinunciare alle proprie aspirazioni: l'intenzione iniziare era quella di una breve gita nei luoghi dell'infanzia, ma dopo qualche mese l'abbraccio della propria terra lo aveva convinto a stabilirvisi in maniera più duratura.

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Starbuck racconta la sua carriera

Negli anni seguenti, pur non praticando Michael ha continuato a studiare la disciplina da vicino seguendo le piccole palestre locali, fino a rimettere gli stivaletti e diventare al tempo stesso nel 2003 un allenatore a tutti gli effetti, utilizzando un nuovo ringname, Starbuck. Così é iniziato un nuovo periodo di viaggi e trasferte in giro per il vecchio continente, incluso anche il nostro paese con una toccata e fuga avvenuta nel 2006 per la Italian Wrestling Superstar, etichetta protagonista di alcune apparizioni all'interno della programmazione delle reti televisive Mediaset una decina di anni più tardi e dove hanno fatto capolino diversi ex lottatori della WWE. Le sue ambizioni però erano rivolte verso un terzo continente, quello asiatico e ovviamente il paese di riferimento non poteva che essere il Giappone, la terra del puroresu, una terra che avrebbe raggiunto finalmente nel 2010 grazie ad una piccola realtà che si stava facendo strada in quegli anni, la SMASH di Yoshihiro Tajiri.

Per il suo nuovo progetto - nato dalle ceneri della HUSTLE - la Japanese Buzzsaw aveva cercato di arruolare nomi provenienti dall'estero, in modo da incorporare al suo interno diversi stili alternativi a quelli offerti dalle altre compagnie ed acquisire una dimensione internazionale e il profilo dell'allora campione dei pesi massimi della Finlandia era uno di questi. Per 4 anni Starbuck lotterà - anche difendendo la propria cintura e detenendo addirittura la cintura massima della promotion - ma soprattutto assisterà dietro le quinte il lavoro dell'ex campione di coppia della WWE, imparandone tutto ciò che c'era da sapere per quanto concerne l'organizzazione e la promozione degli eventi, seguendolo sia in SMASH che nella prima incarnazione della Wrestling New Classic, il progetto che in seguito si evolverà diventando la futura Reina.

Insegnamenti che hanno finito per influenzare la traiettoria della sua carriera verso il ruolo di promoter, non a caso una delle frasi rimastegli impresse di quel periodo é quella riferitagli dal famoso giornalista Fumi Saito, ex collaboratore tuttofare della All Japan Women's Pro-Wrestling divenuto nel tempo un importante riferimento per le varie compagnie giapponesi.

Ci sono leader e seguaci e tu [Starbuck] sei un leader

Fumi Saito

Il termine dell'esperienza non concluderà i rapporti né con il suo maestro orientale, né con i vari colleghi incrociati durante i suoi tour oltreoceano (alcuni di essi di grande prestigio, come ad esempi (Dave "Fit" Finlay), andandosi ad aggiungere alla lunga lista di contatti che si sarebbe ulteriormente estesa arrivando in territori come quello britannico tramite la Rev Pro e quello austriaco (zona particolarmente attenta agli scambi con l'estero), accelerando il processo evolutivo che lo avrebbe portato nel 2018 a reinventarsi nel ruolo di promoter.

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Primo video promozionale della SLAM! Wrestling Finland 

Mitä kuuluu, rouva satomura?

La prima e ancora oggi attiva creatura ideata da Michael é la SLAM! una compagnia operante in Finlandia (ed allargatasi in seguito alla vicina Estonia) e composta in primo luogo dai suoi allievi e dalle sue allieve, ospitando periodicamente atleti provenienti dal resto del mondo, alcuni conosciuti durante i tanti viaggi precedenti, altri approdati per migliorarsi, come la figlia d'arte Miranda Gordy. Ma la particolarità di questa etichetta risiede nel modo in cui vengono allestiti i suoi spettacoli: l'idea di fondo infatti é fondata sul concetto di "eventi fai-da-te" costruiti in base alle richieste del pubblico o anche di una singola persona, come ad esempio una festa di compleanno o un addio al celibato; i richiedenti dunque possono ottenere l'allestimento di uno spettacolo privato scegliendo la data, il pubblico partecipante, il luogo e anche i lottatori disponibili, lasciando tutto l'onere a Starbuck, dal montaggio del ring al reclutamento dei performer.

Una sfida non da poco considerando la timida tradizione del wrestling in questi paesi e le difficoltà logistiche che si possono incontrare in queste zone caratterizzate dalla bassa densità abitativa, dove i centri cittadini sono molto distanti tra di loro e separate da lunghe e tortuose strade, eppura una prima "prova di forza" in tal senso é avvenuta nel 2019, quando la Slam ha organizzato Wrestle Aid, un evento di beneficienza voluto da Riku Forsström, un ragazzo affetto da una grave forma di distrofia muscolare che lo ha costretto all'immobilismo e all'impossibilità totale di avere una propria autonomia vitale, rendendo necessaria l'assistenza dell'associazione nazionale dedicata allo studio ed il finanziamento della ricerca legata a questo tipo di malattia a cui sono stati devoluti i proventi dello spettacolo, la Lihastaudit.

Il cast di Wrestle Aid assieme a Riku Forsström, colui che ha richiesto l'allestimento dello show (photo credits SLAM! Wrestling Finland )

Il luogo scelto da Riku in quella bella giornata di fine Giugno é stato il Ravintola Tifosi, un bar situato presso la zona costiera di Rauma, raggiunta per l'occasione da un cast estremamente variegato dal punto di vista della provenienza con ben 8 paesi rappresentati oltre ai 2 organizzatori, includendo i "vicini" Regno Unito, Olanda e Spagna, ma anche luoghi lontani come Porto Rico, Stati Uniti e Canada e ovviamente il Giappone grazie alla partecipazione di Tajiri, l'insegnante giunto a sostenere il suo vecchio alunno combattendo contro di lui ancora una volta nel penultimo incontro della giornata.

A tenere alto l'onore del Sol Levante però non c'era solo lui, ma anche una rappresentante del gentil sesso grazie alla presenza di Meiko Satomura, divenuta nel tempo una profonda conoscitrice del panorama europeo grazie alle sue tante spedizioni. Forte di ciò e supportata dalla crescente moda legata al wrestling femminile, a lei erano state offerte le chiavi del main event di giornata, imbastendo una sfida di livello internazionale con altre 2 contendenti straniere, la britannica Sadie Gibbs e la portoricana Ivelisse Velez.

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Meiko Satomura vs Sadie Gibbs vs Ivelisse Velez - 29 Giugno 2019, Wrestle Aid 2019 (Rauma)

Ivelisse aveva finalmente trovato le luci della ribalta grazie alla serie tv Lucha Underground dopo anni di rifiuti da parte delle major WWE e TNA, mentre Sadie proprio nel 2019 aveva a sua volta effettuato il primo viaggio in Giappone, svolgendo nel mese di Gennaio un piccolo tour per la Stardom in quanto parte di una piccola delegazione britannica composta da lei, Jamie Hayter e Bobbi Tyler, trovando quindi un'altra opportunità di confrontarsi con uno dei massimi esponenti della rinomata scuola nipponica.

In questo breve saggio durato una decina di minuti, l'inglesina ha utilizzato la propria agilità per svolgere brevi incursioni all'interno di una sfida tenuta in piedi tra le più esperte Meiko ed Ivelisse, con la seconda che ha interpretato la versione più spavalda ed arrogante del suo personaggio, la Baddest Bitch In The Building, provocando costantemente le rivali e tentando costantemente di colpirle alle spalle approfittando delle situazioni di 1 contro 1 che si verificano spesso in questo tipo di incontri. Un approccio che a conti fatti le si ritorcerà contro facendole subire sia le mosse aeree di Sadie che i terribili calci della Satomura, soccombendo infine alla sua collaudata Death Valley Driver.

Mai come in questo caso però, come si suole dire é contata più la destinazione del viaggio e questa esperienza ha sicuramente aiutato una piccola realtà emergente a portare avanti una proposta originale e condivisa da più partecipanti esterni, riuscendo anche a promuovere una nobile iniziativa. Mitä muuta voisit haluta?