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Pro Wrestling EVE
Fuori Giappone | By Poppo • 16-03-2022
Image Credits: Pro Wrestling EVE

Il ritiro di Jayla Dark e il rapporto duraturo tra EVE ed Ice Ribbon

La giornata di ieri oltre alle brutte notizie globali che ormai stanno diventando una triste consuetudine, ha registrato una lievissima nota positiva grazie all'annuncio delle nozze di Tsukasa Fujimoto.

La miglior lottatrice del 2018 ed erede designata di Manami Toyota - non a caso presente in qualità di sua testimone - da diversi anni é un'esponente di spicco del movimento e una colonna della Ice Ribbon essendone al tempo stesso l'asso indiscusso e principale organizzatrice degli spettacoli, un ruolo che potrebbe amplificarsi a partire da Maggio, quando l'attuale campionessa Tsukushi si ritirerà per dedicarsi all'insegnamento.

Anche per questi motivi a Tsukka sono arrivati moltissimi messaggi di auguri e felicitazioni non solo da parte delle compatriote, ma anche da diversi appassionati esteri e da altre rappresentanze con cui ha collaborato in passato, dal Messico agli Stati Uniti e anche dal Regno Unito, terra che negli ultimi anni ha collaborato spesso e volentieri con le realtà nipponiche e dove la Fujimoto ha lottato in più di ogni occasione, facendo anche da madrina in occasione del ritiro di una gaijin che ha preso parte a diversi tour della Ribbon, la lottatrice scozzese Jayla Dark.

I tanti lati della forza

La promotion di Saitama negli anni ha costruito diversi legami nel vecchio continente, merito soprattutto del desiderio da parte di molte ragazze di respirare a pieni polmoni la cultura giapponese, sia fuori che dentro al ring. Grazie a loro si é creata una piccola rete di contatti da cui sono emersi e cresciuti diversi talenti, ultimo in ordine di tempo Thekla, l'austriaca arrivata alla corte di Tsukasa attraverso la World Underground Wrestling, la quale era riuscita ad ambientarsi all'interno di un mondo di cui non conosceva assolutamente usi e linguaggio proprio grazie al supporto di Jayla, giunta invece alla sua terza e ultima tournée nel Sol Levante e forte dell'esperienza accumulata in 8 anni lottando in patria e per la principale etichetta britannica al femminile, la EVE.

Proprio mentre la futura One Girl Gang muoveva i primi passi nel mondo del wrestling, la compagnia dei coniugi Read era riuscita a coinvolgere l'allora promoter Emi Sakura a sbarcare in terra d'Albione portando con sé diverse sue protette per allestire una due giorni di eventi compartecipati, dove le rispettive affiliate si sarebbero confrontate in diverse sfide incrociate che avrebbero formato diversi elementi che avrebbero contribuito a far crescere la piccola realtà partita dalla contea di Suffolk, da Rhia O'Reilly a Kay Lee Ray, da Erin Angel a Viper e Nikki Storm, fino alla tedesca Alpha Female - la futura prima straniera a vincere il titolo mondiale della Stardom - tutte lottatrici che hanno avuto il loro primo assaggio d'Oriente grazie alla Sakura ed al suo seguito di cui facevano parte Hikaru Shida e Tsukasa Fujimoto, una coppia quasi inseparabile nei primi anni di carriera, sia in patria che all'estero.

Avendo dato buoni frutti, la cooperazione si é ripetuta l'anno successivo, anche se stavolta l'affare si sarebbe limitato principalmente alla sola Emi Sakura, dato che aveva abbandonato la sua creatura per prendersi un periodo sabbatico e girare il mondo da freelance. Così grazie alla maggior libertà nel dedicarsi al rafforzamento della propria carriera e del proprio elenco di contatti, nel Novembre del 2012 in una sola serata ha difeso prima la storica cintura JPW Openweight strappata alla concorrenza e poi a fine della prima serata si é pure aggiudicata a sorpresa l'alloro principale della EVE, dopo che Nikki Storm (attualmente Nikki Ash in WWE) appena impadronitasi del titolo e in pieno delirio di onnipotenza, aveva deciso di rimetterla subito in palio contro chiunque volesse presentarsi sul ring, finendo invece per fare una figuraccia perdendo miseramente in una manciata di minuti.

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Emi Sakura vs Nikki Storm - 10 Novembre 2012, WrestleFever (Delphi Centre)

All'interno dello stesso evento, Jayla aveva compiuto il primo di tanti voli verso l'Inghilterra per lottare in EVE, anche se all'epoca lottava con il ringname di Bete Noire. Lo pseudonimo da adottare per esibirsi era stato sempre un problema per lei, tant'é che in appena 2 anni di carriera l'aveva già cambiato per ben 4 volte: aveva iniziato come Christina Kennedy, ma a causa delle prese in giro dei colleghi che la affiancavano al personaggio americano interpretato da Ken Anderson (Ken Kennedy in WWE), aveva subito combiato in Lindsay Shields, ma sempre a causa delle burle da spogliatoio aveva cambiato nuovamente in Lindsay Turner, un nome però giudicato troppo generico e dunque nuovamente modificato per dare una sfumatura più incisiva al suo personaggio.

Passati 3 anni da quel giorno, Bete era riuscita ad ottenere un piccolo ingaggio di un mese per la Ice Ribbon, un periodo sfruttato per allenarsi presso il loro dojo agli ordini di Hiroyo Matsumoto ed esibirsi in un mini programma contro Tsukasa, un viaggio riproposto nel 2016 ed ampliata da una piccola comparsata per la Reina, il progetto di ibrido tra joshi e lucha libre messicana di cui Hikaru Shida era diventata parte integrante, motivo per cui anche la Fujimoto spesso e volentieri appariva e collaborava per la produzione di alcuni dei loro spettacoli.

Alla terza venuta in Giappone nel 2019, Bete ormai era un ricordo lontano avendo fatto spazio a Jayla Dark, una versione più estrema e spericolata o per usare le stesse parole dell'interprete "la versione sé stessa quando non le importa più niente di nulla". Oltre ad eseguire mosse più rischiose, la nuova maschera cercava di inserire all'interno dei suoi incontri anche elementi fantasiosi derivati dalle sue passioni principali: i fumetti e gli sceneggiati di genere fantasy-fantascientifico e i videogames, con un occhio di riguardo per la saga di Star Wars. Un periodo molto prolifico a livello creativo, ma anche impegnativo dal punto di vista fisico, dato che più di una volta era stata rallentata da infortuni abbastanza seri: un paio di commozioni cerebrali, una duplice frattura alla caviglia sinistra e altri danni alle articolazioni.

Tutti colpi fortunatamente assorbiti con il tempo, tuttavia l'esperienza in casa aveva lanciato un campanello d'allarme: il marito, anch'egli wrestler, aveva deciso di ritirarsi a 34 anni a causa dei tanti acciacchi che avevano reso il suo corpo più malridotto di una persona anziana, motivo per cui aveva deciso di rinunciare al sempre nutrito proposito di lottare negli states per appendere gli stivali al chiodo e dedicarsi al mondo del gaming, ma non prima di lasciare le scene a modo suo.

Scegliere il proprio percorso

A pochi mesi dalla data scelta infatti, Jayla aveva preparato un videoclip riepilogativo della sua carriera, una sorta di evocazione dei momenti belli ed i momenti brutti vissuti in 8 anni di viaggi, successi e fallimenti in cui aveva dato tutto, motivo per cui era giunta alle battute finali senza rimpianti, tema che sarebbe stato adottato per il suo ultimo evento (She Regrets Nothing) dove aveva chiesto espressamente di affrontare le migliori lottatrici incontrate nel corso del suo cammino e quindi di incrociare le armi prima con l'amica e compare di stable di lunga data Rhia O'Reilly e infine con la sua "maestra" giapponese Tsukasa Fujimoto.

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Il videoclip riepilogativo della carriera di Jayla Dark

Del resto se c'era qualcuno in grado di aggiungere fantasia ai propri incontri, quella non poteva che essere Tsukka, la donna giunta all'apice della carriera grazie ai riconoscimenti citati all'inizio di questo articolo, ma soprattutto la donna che pochi mesi prima aveva lottato contro un panda e che non ha mai disdegnato nel portare elementi bizzarri all'interno dei suoi incontri: nessuno meglio di lei poteva regalare un commiato degno della fantasiosa Jayla.

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Jayla Dark vs Tsukasa Fujimoto - 28 Settembre 2019, She Regrets Nothing (Stratford Circus Arts Centre)

La fotografia di questa dichiarazione di intenti si trova a pochi minuti dal suono della campanella: Jayla si era lanciata in uno spericolato volo dal paletto finendo fuori dal ring e subito dopo aveva estratto la sua arma segreta, la tipica spada laser rossa usata dai sith all'interno della saga di Guerre stellari; dopo aver cercato inutilmente di colpire Tsukasa, questa si era impadronita dell'arma per colpirla a sua volta con un fendente letale, per poi lanciarsi goliardicamente in una corsa per colpire tutti gli spettatori presenti attorno al ring, un pubblico sollecitato per tutto il resto dalla gara da parte di entrambe, tanto da non riuscire a schierarsi in maniera unilaterale e finendo per incitare entrambe.

Ma oltre a questa sequenza spensierata si é svolta anche una battaglia vera e propria, un vero e proprio esame di maturità dove la festeggiata ha usato tutte le sue armi a disposizione per dare filo da torcere alla più blasonata avversaria: powermoves, proiezioni, calci e ginocchiate alle tempie, fino all'ultimo ha utilizzato la sua mole per reggere il passo, anche richiamando alcune tecniche dell'ex compare Viper, riuscendo pure a contrastare alcune delle mosse più conosciute di Tsukasa, seppure subendone i temibili calci e la maggiore agilità. Quasi venti minuti terminati da una sunset flip powerbomb ad opera della Fujimoto, l'unico modo di sfruttare a proprio vantaggio la stazza di Jayla, ma anche il pretesto per schienarla e darle l'abbraccio liberatorio prima di concederle il palco per il discorso di commiato, dove avrebbe strappato le ultime risate e anche qualche lacrima a quella che per anni é stata la sua famiglia.

Se é vero che ufficialmente ha fatto una piccola comparsata lo scorso anno in occasione della ripresa delle attività della compagnia dopo un periodo di chiusura dovuto a diversi fattori, il vero addio alla disciplina non può che essere considerato quel match con Tsukasa: non é così scontato trovare il momento, il posto e la persona giusta per dire addio e quel giorno Jayla é riuscita a pronunciare il suo Sayōnara come meglio non si poteva.