Calle joshi

Marvelous
Fuori Giappone | By Poppo • 04-11-2020
Image Credits: Marvelous

Una delle poche lottatrici straniere rimaste in terra giapponese in questo periodo

Tra i tanti stravolgimenti imposti dalla crisi sanitaria al mondo del puroresu uno dei più importanti riguarda la drastica riduzione di lottatori e lottatrici straniere; negli ultimi anni il contributo dei gaijin è stato fondamentale per la diffusione internazionale della disciplina, su tutti le top star Kenny Omega e Will Osprey, simboli in qualche modo anche della trasformazione di questo ruolo che da attrazione speciale per il pubblico è radicalmente cambiato portando questi ragazzi ad assimilarsi completamente alla cultura che li accoglie.

L'ambiente joshi non fa eccezione in tal senso: se le prime americane sbarcate negli anni 70 hanno di fatto importato la loro concezione di wrestling (introducendo tra le altre cose il leggendario titolo WWWA, la Red belt originaria) , oggi le loro "pronipoti" vengono in Giappone per impararne una totalmente agli antipodi sotto tutti gli aspetti. Masha Slamovich é una di queste, una delle poche rimaste dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte degli Stati Uniti (suo paese di residenza) e seppure si tratta di una scelta obbligata dalla situazione, per la ventunenne nativa di Mosca questi giorni rappresentano tutto fuorché un periodo di inattività.

Russian Dynamite

Le lottatrici russe nel Sol Levante non sono una novità: negli anni 90 la judoka Svetlana Goundarenko terrorizzava la FMW sconfiggendo agevolemnte lottatrici del calibro di Megumi Kudo (infortunandola peraltro), ai giorni nostri invece si registra la comparsata in Stardom di un'altra giovane russa naturalizzata dallo Zio Sam, la legit Leyla Hirsch.

Masha inizia a girare il mondo fin da giovanissima, quando i genitori dopo pochi anni decidono di trasferirsi in America nientemeno che nella grande mela dove fin dai 10 anni inizia a frequentare vari club sportivi, dal sollevamento pesi al nuoto; la passione per il wrestling nasce spontanea, al punto tale che è lei a cercare informazioni sulla World of Unpredictable Wrestling di Brooklyn, a convincere la madre a parlare con il proprietario Johnny Rodz (ex lottatore WWWF dalla cui gimmick prende il nome la compagnia) ed ad iscriverla alla sua palestra e sarà sempre lei a procurarsi i documenti falsi per debuttare nel Novembre dell'anno successivo (nello stato di New York l'età minima per esibirsi è di 18 anni).

Sul braccio si può notare il tatuaggio con la data del suo debutto ufficiale

Il Giappone fin dal principio è stato uno dei suoi obiettivi primari: in terra asiatica infatti era esploso il suo idolo, quel Dynamite Kid capace di imporre il suo stile junior in tutti i continenti tanto da farsi rispettare allo stesso modo della sua controparte nazionale, Satoru Sayama in arte Tiger Mask. La novella Russian Dynamite in tal senso è una predestinata, poichè durante il suo primo periodo di allenamento ha l'opportunità di incontrare una rappresentante nipponica ossia Makoto; nel 2016 infatti la WUW aveva ospitato in america con la REINA, la promotion che collaborava con il Consejo Mundial de Lucha Libre creando una sorta di erasmus tra le lottatrici messicane e quelle giapponesi all'interno del quale Rodz puntava ad inserirsi per promuovere le sue allieve.

Del resto si trattava di un momento particolare per la compagnia asiatica in quanto le stelle principali o avevano abbandonato per altri lidi (Kana) o erano in procinto di disimpegnarsi (Syuri e Hikaru Shida), inoltre la presenza delle luchadoras non poteva coprire tutta la programmazione per una semplice questione logistica, motivo per il quale Makoto aveva iniziato a ricoprire i ruoli principali ed allo stesso tempo si iniziavano molte giovani performer a stelle e strisce. Da questa sua spedizione americana infatti tornano con lei altre 3 persone: Karen Q, MJ Jenkins e appunto Masha. A far loro compagnia c'erano le altre gaijin già reclutate come Cat Power, Heidi Katrina e Jenny Rose. Con le ultime due lega subito trovandosi a condividere la stanza presso il dojo della ZERO1 dove si svolgono gli allenamenti agli ordini della leggendaria Mima Shimoda, coadiuvata dalla stessa Makoto ed in parte minore da Kaho Kobayashi.

Pochi mesi sono sufficienti a farsi le ossa, anche grazie alle apparizioni al di fuori della stessa REINA che le "presta" alla Diana, alla Wave e alla Freedom. In particolare come rimarcato nelle interviste, ciò di cui fa più tesoro è il modo di chiamare le mosse nel corso dell'incontro, specie quando - come in questo caso - le colleghe parlano una lingua diversa. Al ritorno in patria si aprono molte porte, sia nel territorio newyorkese che in quello estero dopo qualche anno, tanto da riuscire a tornare ad esibirsi nella sua madre patria (IWF) e a strappare una piccola apparizione per Impact Wrestling. Ad ogni modo, una porticina per tornare in estremo Oriente rimane aperta...

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Masha Slamovich vs Jessika Havok - Impact Wrestling, 14 Giugno 2019

Crush girls

La nuova chance si è concretizzata lo scorso Settembre: la Marvelous aveva organizzato un tryout a New York per reclutare alcune ragazze da iscrivere al proprio dojo; al cospetto dell'asso Takumi Iroha e dell'eterna fondatrice Chigusa Nagayo si presentano una trentina di ragazze tra le quali c'era Masha, a tutte viene fatto un breve colloquio seguito da una serie di brevi scontri individuali dove ognuna doveva cercare di mettersi in mostra il più possibile. Al termine della giornata nessuna riceve un vero proprio feedback e per un paio di mesi il tutto trascorrerà senza ulteriori novità. Ma all'inizio di Dicembre arriva la svolta, due atlete sono state ufficialmente scelte: una è Delmi Exo, storica partner di quella Ashley Vox che stava iniziando a farsi conoscere nella nuova NWA di Billy Corgan, mentre l'altra naturalmente è la Skinripper Masha Slamovich.

Stavolta però si tratta di un'esperienza molto diversa dalla precedente avventura, perché in REINA gli allenamenti erano stati inflazionati a causa del poco tempo trascorso, perciò le diverse apparizioni collezionate rappresentavano il fulcro dell'esperienza. A Funabashi invece le cose sono strutturalmente diverse: le giornate sono scandite al minuto da un fitto programma che inizia alle 10:30 di mattina con l'allenamento di gruppo che ha termine solo quattro ore dopo per un breve pranzo (principalmente a base di riso e pesce e che spesso e volentieri esclude la carne) a quale seguono gli allenamenti individuali per il rafforzamento fisico fino alle 18:30, infine le spese e la cena terminano questa routine che sembra uscita da monastero.

É soprattutto il lavoro individuale a colpire la giovane russa, tanto che nelle varie interviste rilasciate finisce sempre per sottolienare la profonda differenza in termini di formazione: fino ad oggi non aveva mai lavorato così tanto sullo sviluppo atletico muscolare e questa scelta non è stata dettata da un metodo standard di allenamento, ma da una valutazione delle sue capacità. La Nagayo in lei vede una powerhouse, ossia una performer in grado di far valere la sua forza fisica da ex sollevatrice, per questo motivo ha deciso di farla specializzare in quella categoria, allontandola dalle suggestioni acrobatiche del suo idolo inglese.

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Una diretta degli allenamenti di Masha per la Marvelous

Contrariamente ad altre giovani rookie, Masha avrebbe dovuto debuttare pochi giorni dopo l'arrivo in Giappone a fine Dicembre, tuttavia un ritardo del volo ha impedito ciò costringendola a posticipare il primo incontro al mese successivo e addirittura il dopo altri 30 giorni le viene offerta l'opportunità di affrontare sul ring la stessa Chigusa e Takumi Iroha, coloro che l'hanno reclutata nonché i due top name assoluti della scena passata e presente.

Ironia della sorte, il blocco dei voli per l'America le ha consentito pochi mesi fa di poter lottare in coppia con un'altra leggenda del calibro di Meiko Satomura per le sue Sendai Girls', sempre nel segno di questo percorso da predestinata che si sta scrivendo da sola e di cui non rimane che attendere di "leggere" il seguito.