Calle joshi

Shimmer Women Athletes
Fuori Giappone | By Poppo • 08-06-2022
Image Credits: Shimmer Women Athletes

Uno sguardo all'affollata rotta Giappone-Australia-U.S.A. in compagnia di Kellie Skater e Tomoka Nakagawa

Giugno 2022 dovrebbe essere il mese che, salvo inversioni dell'ultimo minuto da parte delle autorità, metterà da parte la maggior parte delle ultime restrizioni in materia di viaggi indirizzati verso la terra del Sol Levante derivati dalla recente pandemia globale.

Si tratta di un cambiamento che andrà inevitabilmente ad influire anche sul mondo del wrestling, visto e considerato che i rapporti tra alcune delle più grandi realtà della scene statunitensi e giapponesi oggi più che mai sono propensi alla collaborazione e all'interscambio di talenti, ma che anche in passato ha dato vita a tante storie e progetti di varia natura.

Qualcosa che il movimento joshi ben conosce, essendo prima nato anche grazie all'influenza del paese di Uncle Sam e poi in seguito avendo contribuito a sua volta alla crescita di una delle realtà più importanti della controparte in ambito femminile come la Shimmer e uno degli episodi simbolo di questo rapporto consiste nella storia del sodalizio tra Kellie SkaterTomoka Nakagawa.

Un porto di mare

Non solo Giappone quindi: la creatura di Dave Prazak ed Allison Danger a inizio del secondo decennio del 2000 si distingueva anche per la costante ricerca di performer provenienti dai vari angoli del pianeta, dalla rodata scuola britannica rappresentata da Saraya Knight e dalle sue allieve all'allora emergente scena Australiana da cui provengono 2 nomi che hanno contribuito fortemente alla crescita della promotion, Madison Eagles e la stessa Kellie.

Come altre sue connazionali, la ragazza nativa della regione di Victoria ha mosso i primi passi a cavallo tra il 2006 ed il 2007 grazie a quella che é una vera istituzione locale, la palestra di George "The Hitman" Julius, maltese di origine ma australiano in tutto e per tutto avendo lottato nei territori dell'isola-continente fino alla bellezza di 69 anni e avendo allenato buona parte del nutrito gruppo di lottatori e lottatrici. A spingerla nell'affinare le sua abilità invece ci ha pensato l'ambiente in cui ha iniziato a mettersi in gioco, quella Professional Wrestling Alliance in cui militavano oltre all'amica e modello Madison, anche altri nomi che in futuro avrebbero animato etichette di maggior notorietà, come ad esempio Toni Storm, Billie Kay o Shazza Mckenzie.

Eppure la sua vera ispirazione derivava dalla scuola nipponica e dalle sue figure più importanti ammirate in televisione da ragazzina, Akira Hokuto e Bull Nakano, pertanto un viaggio nella loro patria era un obiettivo che in modo o nell'altro era da mettere in conto, ma come accaduto ad un'altra collega residente in Australia, anche il suo percorso ha previsto una tappa intermedia negli states dopo appena un biennio dal suo esordio assoluto, raggiungendo la Eagles in Shimmer, dove si era esibita in un paio di occasione nel corso dell'annata precedente.

L'esperienza oltreoceano si rivela importante per aiutarla ad acquisire sufficiente fiducia in sé stessa, consentendole di muoversi con maggior disinvoltura all'interno del quadrato e a dimostrare un pizzico di sfacciataggine in più nel corso delle interviste o con il microfono in mano, quanto basta per puntare all'ambita meta, riuscendo ad approdarci per la prima volta nel 2011, il primo di una lunga serie in cui ha frequentato la maggior parte delle compagnie attive nel territorio: il dojo della ZERO1, l'altrettanto multietnica REINA, la palestra della Wave di GAMI e della compagna di feste Ayako Hamada, la YMZ, piccola sigla della tomodachi Kaori Yoneyama e non ultima una compagnia nata da poco chiamata Stardom, dove tra le tante cose ha imparato la lingua nativa grazie all'allenatrice Fuka, la quale come ricordato a più riprese da Kellie la "costringeva" ad inscenare una sorta di karaoke durante gli allenamenti.

Quest'ultimo dettaglio ha definito in modo cruciale il suo ruolo di intermediaria, facendo in modo che nel tragitto inverso negli Stati Uniti, le joshine venissero assegnate nelle sue mani per comunicare e muoversi all'interno del nuovo mondo, non a caso molte delle ospiti orientali si riveleranno essere sue senpai o amiche, inclusa la sua partner in crime preferita Tomoka Nakagawa.

Tomoka e Kellie con le cinture di coppia della Shimmer (photo credits: Shimmer)

Contrariamente alla compagna di tag, Tomoka era riuscita a coronare il suo sogno di diventare una lottatrice dopo diversi anni e dopo un primo secco rifiuto da parte della morente All Japan Women's Pro-Wrestling, che l'aveva scartata in giovanissima età a causa della sua statura, ritenuta troppo bassa rispetto agli standard richiesti, motivo per cui aveva messo da parte le proprie aspirazioni per dedicarsi  prima agli studi e poi alla pratica infermieristica. A darle una seconda opportunità ci avrebbero pensato TAKA Michinoku ed il suo K-Dojo, la palestra che le ha permesso di formarsi ed intraprendere la propria strada nel variegato mondo delle freelance sponsorizzate dalla S Ovation (lo sponsor della IBUKI di Mariko Yoshida), la stessa per cui la Skater ha lavorato nel corso di quel famigerato primo viaggio in Giappone.

Un sodalizio che ha saputo farsi largo in Shimmer con il nome di Global Green Gangsters grazie alle prestazioni sul ring e anche allo strano connubio di simpatia suscitata dalla loro attitudine festaiola in contrasto con il costante uso di tattiche illegali per ingannare le avversarie. Ma nel 2015. dopo una decade di attività, di cui 4 anni spesi a fare coppia con l'amica australiana, la Nakagawa aveva deciso di chiudere questa esperienza con un doppio tour nelle sue 2 "patrie", per salutare tutti i suoi ammiratori.

Ironia della sorte, nel corso di quello americano avrebbe ricevuto una sorpresa tipicamente giapponese.

Un ritrovo piuttosto affollato

Forte della consueta strafottenza, Kellie aveva lanciato una sfida a chiunque volesse affrontarle nel corso di queste ultime date della sua amica preferita: a rispondere alla sua chiamata si é presentato nientemeno che il gotha del mondo joshi, il mastodontico binomio formato da Aja Kong e Dynamite Kansai, ex rivali che al termine di una lunga rivalità disputata nel corso degli anni novanta si era infine riconciliata grazie all'acquisito rispetto reciproco, diventando una sorta di coppia di lusso da proporre per le grandi occasioni, specie i Oz Academy, una delle ultime "case" di Tomoka e della fu ace della JWP.

La battaglia però non si sarebbe limitata a questo quartetto e infatti alla lotta si sarebbero aggregate altre 4 ragazze legate in qualche modo alla "festeggiata", tutte provenienti dal suo stesso ambiente: ad affiancare le leggende si sarebbero aggiunti altri pezzi grossi del calibro, in primis  Mayumi Ozaki (a proposito di Oz), seguita da Kyoko Kimura, allora co-allenatrice in Stardom, ma che in passato era stata una sorta di sorella maggiore per Tomoka, prima nel corso delle sue uscite per la IBUKI e poi NEO Japan Ladiesad affiancare invece le 3G ci avrebbero pensato la godzillessa Hiroyo Matsumoto e Misaki Ohata, due girovaghe capaci di diventare presenze fisse nella maggior parte delle sigle presenti in patria grazie alla loro fama di dure picchiatrici, ma che al di fuori dei loro personaggi invece hanno stretto una forte amicizia con Kellie e Tomoka.

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Aja Kong Lancia la sfida alle 3G in occasione di Shimmer Volume 74

Un abbinamento fondato sulla fisicità e sull'attitudine alla rissa dimostrata da tutte le partecipanti in gara e della loro esuberanza, seppure l'esperienza e la visibilità giocasse in favore del team di vecchie glorie, vero fattore determinante dell'andamento della sfida, dominato per tutta la prima parte da queste ultime, in particolare grazie allo strapotere messo in gioco da Aja e dalla Kansai e alle scorrettezze di Kyoko e Mayumi, tanto da annichilire la controparte in tutto e per tutto.

Per tentare di sovvertire il pronostico, le avversarie hanno dovuto cercare a turno di sfruttare ogni minimo errore per cercare il colpo a sorpresa, riuscendo pure ad andare a segno con alcuni colpi combinati targati dalle campionesse di categoria di casa, anche se nell'economia generale del match si é trattato di fiammate, di spazi volti a dare maggiore enfasi alla parte finale, quando le luci della ribalta sono spettate a Tomoko, l'ultima lottatrice attiva della sua squadra: mentre le compagne provavano a neutralizzare il resto del gruppo, a lei sono spettati gli ultimi duelli individuali, prima contro la maestra Kyoko e poi contro la Kong; un compito durissimo, specie nel secondo caso, visto che la stessa Aja si é avvalsa dell'aiuto della Kansai per mettere a segno una serie di colpi incrociati devastanti, ma ancora non sufficienti per abbattere la volenterosa Nakagawa, tanto da costringere l'ex campionessa WWWA ad usare il suo tipico cesto dell'immondizia come arma per metterla definitivamente fuori dai giochi.

A modo suo un tributo alla collega uscente.

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Anteprima del match, Aja Kong, Dynamite Kansai, Kyoko Kimura & Mayumi Ozaki vs Kellie Skater & Tomoka Nakagawa, Hiroyo Matsumoto & Misaki Ohata - 12 Aprile 2015, Shimmer Volume 74 (Berwyn Eagles Club)

La giornata però non si sarebbe conclusa con un finale così negativo, infatti nel proseguo le Gangsters si sarebbero concesse un'ultima uscita in coppia, dove Tomoko si é presa la soddisfazione di chiudere la carriera schienando l'allora campionessa massima della Shimmer, la canadese Nicole Matthews, una cintura che la sua partner avrebbe vinto un anno dopo assieme ai titoli Artist della Stardom assieme all'altra amica Hiroyo e ad un nome nuovo uscito dalla sua PWA, la più giovane Evie (conosciuta in WWE come Dakota Kai) in quello che si é rivelato il suo tour di ritiro incrociato.

Si può dire insomma che entrambe hanno dunque realizzato il proprio desiderio. In qualche modo.