I talenti di Reika Saiki vanno ben oltre i suoi muscoli
Il giorno 3 Maggio 2022 é andato in scena Yes! Wonderland, uno dei tanti spettacoli organizzati dalla rampante Tokyo Joshi Pro Wrestling in cui le stelle della casa come al solito sono state le protagoniste indiscusse grazie anche al successo che stanno riscuotendo al di fuori del paese con i loro viaggi nel Regno Unito e negli States.
Ma questo evento é stato importante anche perché ha visto consumarsi l'addio alla disciplina di Reika Saiki, colei che non solo si é presa sulle spalle la promotion in qualità di lottatrice di punta, ma che ha soprattutto contribuito a formare buona parte dell'attuale gruppo, come dimostrato dalla scelta di congedarsi con una breve esibizione di 3 minuti con la giovane Arisu Endo, aspirante Idol uscita dalla stesso gruppo che l'aveva lanciata nello show business nel 2014. Il suo é stato un saluto relativamente breve, ma intenso, intenso come la sua carriera, o meglio come le sue tante carriere dettate dai suoi molteplici talenti.
Troppi forse per la piccola industria del puroresu.
Io sono muscolosa, ma mi disegnano così...
La Reika ventenne era già un vulcano di idee e progetti, molti dei quali derivavano dai suoi studi presso la Keiō Gijuku Daigaku, prestigiosa università della capitale dove si é laureata in letteratura, seguendo però svariati corsi legati soprattutto ai beni culturali e alle lingue straniere. Proprio durante questo periodo stava nascendo in lei il dubbio sul tipo di carriera da intraprendere una volta terminata la propria formazione, del resto molti dei suoi amici bene o male sapevano cosa avrebbero voluto fare "da grandi", mentre i suoi sogni spaziavano dal voler diventare campionesse di quiz televisivi quali il popolare Q-sama, alla volontà di viaggiare e scoprire nuovi luoghi e paesi e tutelarne i beni architettonici.
E poi c'era il mondo delle palestre e del fitness, un ambiente a cui si era avvicinata semplicemente per perdere qualche chilo in eccesso ma dal quale si era fatta presto assorbire completamente non solo per una questione di immagine, ma per la voglia di mettersi in gioco e competere, con sé stessa in primis e poi con gli altri bodybuilder nelle apposite competizioni. A tentare di mettere ordine in questo groviglio di attività ci ha pensato la WALK, un'agenzia per modelle che aveva deciso di investire su di lei proponendole di aderire ad un particolare programma chiamato Cheer♡1, ossia un gruppo di idol dedite in parte alle tipiche attività del settore (recitazione, musica e radiofonia) ma specializzate nel ruolo di cheerleader da mandare a supporto di eventi ed organizzazioni non necessariamente di carattere sportivo.
Decisa a sfatare il doppio luogo comune delle aidoru magrissime ed aggraziate e quello legato all'assioma "più muscolo, meno cervello", Reika non ci ha pensato un secondo ad accettare questa nuova sfida.
Reika nel 2016 ha rappresentato le Cheer♡1 in occasione della gara di Formula 5 disputata presso il circuito di Okayama
Nella prima fase di questo percorso, tutte le sue interviste vertono sulla sua muscolatura e la stessa novella intrattenitrice fa di tutto per mettere in mostra il frutto del suo lavoro in palestra, focalizzandosi principalmente sui suoi bicipiti, il vero orgoglio della casa. Di contro, la nuova realtà non si é rivelata totalmente aperta a questo tipo di immagine ancora poco diffusa - e che avrebbe trovato maggiore consenso solo anni dopo - e i primi a fare opposizione sono stati gli stessi addetti ai lavori, spesso "costretti" a ritoccare in post-produzione i suoi servizi fotografici per ridurre l'impatto visivo della sua muscolatura per renderla più consona al proprio pubblico di riferimento e proprio da una parte di questi "seguaci" erano partite le prime critiche nei confronti di Reika, accusata di mascolinità o di esagerare con il suo programma di allenamento.
Ma non tutto ciò che la circondava vedeva per forza in negativo questa sua caratteristica e infatti c'erano molti altri ammiratori che vedevano la sua peculiarità in maniera positiva, tanto da spingere la WALK ad inserirla all'interno di attività agonistiche, così nel 2014 é arrivato il primo contatto con il mondo del wrestling: le Cheer♡1 infatti avevano stretto un accordo con la neonata WRESTLE-1, la promotion creata da Kenji Mutoh dopo la sua fuoriuscita dalla All Japan Pro-Wrestling avvenuta nel corso dell'anno precedente, sicché le ragazze della unit avevano un loro apposito spazio fisso per esibirsi in piccoli numeri prima dell'inizio degli spettacoli tenuti dalla compagnia.
Tra i tanti corroboranti annunci legati alla W-1 fatti dal proprio fondatore c'era anche l'intenzione di creare una divisione femminile di tutto rispetto, ma fino a quel momento si poteva parlare giusto di qualche comparsata da parte di alcune freelance indipendenti, ma non si poteva certo parlare di roster in gonnella e forse anche per questo motivo Mutoh ha iniziato a cercare di includere maggiormente nel progetto questa Kinniku Idol, trovando d'altra parte poca resistenza, visto che Reika fin da subito si era lasciata suggestionare da questo nuovo ambito di lavoro, iniziando ad abbracciare questo nuovo sbocco lavorativo verso la fine del 2014, con i primi allenamenti presso dojo della compagnia agli ordini di Kaz Hayashi.
A impedirle di diventare una wrestler a tempo pieno c'era però un ostacolo di mezzo, ossia le arti marziali miste, un altro ambito scoperto sempre grazie alle sue Cheer♡1 , le quali le avevano garantito la possibilità di cimentarsi anche in questo campo grazie alle ospitate presso la K-1, organizzazione piuttosto rinomata per i suoi tornei e per il suo voler racchiudere tutte le principali discipline tipiche delle terre d'Oriente, dal Karate al Kung Fu, ma senza per questo precludere un certo rapporto con il mondo dello spettacolo: infatti grazie ad un iniziativa ad invito nei confronti di varie personalità famose (chiamata Celebrity K-1 Club), a Reika é stata data la possibilità di lottare per la compagnia in 2 occasioni, di cui la prima nell'Estate del 2015, anche se ormai a quel punto la strada era segnata: sarebbe diventata una lottatrice, ma non di arti marziali.
Dopo un anno di apprendistato e una volta trovata la giusta confidenza, la Saiki avrebbe così fatto il suo debutto ufficiale e la W-1 avrebbe finalmente avuto la sua divisione femminile, visto che oltre a lei si era aggregata una giovane ragazza figlia d'arte chiamata Hana Kimura.
Reika Saiki vs Hana Kimura - 30 Marzo 2016, W-1 Pro-Wrestling Training Academy 1st Graduation Class (GEN Sports Palace)
Le uniche lottatrici della compagnia lotteranno a lungo l'una contro l'altra, ma soprattutto si alleneranno assieme, facendo in modo di aggiungere alle sue mansioni quella di allenatrice, o almeno per quanto concerne la preparazione atletica grazie alle sue conoscenze del settore e alla maggiore esperienza di vita accumulata rispetto alla giovanissima Hana, il tutto sempre sotto all'attenta supervisione della madre Kyoko.
Ma una realtà piccola come la W-1 non poteva pensare di tenere a lungo l'esclusiva di una personalità così vivace e infatti nel giro di poco tempo avrebbe bussato alla sua porta un'altra sigla particolarmente attenta al mondo delle idol, la DDT di Sanshiro Takagi, la quale da giusto qualche anno stava portando avanti un nuovo progetto proprio incentrato sul binomio tra aspiranti star e joshi chiamato Tokyo Joshi Pro Wrestling. Forte di un rapporto di cordiale collaborazione tra le parti, il responsabile del progetto Testuya Kodo era riuscito a strappare un piccolo accordo per farle fare una serie di comparsate per la sua etichetta e per la casa madre, dando in cambio alla WRESTLE-1 la possibilità di far comparire alcune delle novizie che si stavano facendo le ossa in TJPW, tra cui la "sorella maggiore" Nodoka Tenma, la rivale che contribuirà a portare Reika in pianta quasi stabile in TJPW.
Sono muscolosa e mi disegno così!
In quel coacervo di giovani ancora inesperte e poco sviluppate dal punto di vista muscolare, la nuova arrivata si era subito distinta per la padronanza dei suoi mezzi tecnici e fisici, tant'é che l'unica in grado di tenerle testa adeguatamente era Yuu, ex judoka dallo stile ruvido e dalla corporatura slanciata ma abbastanza robusta da consentirle di imporre le propria forza anche nei confronti della stessa Reika in occasione della sua prima opportunità di lottare per il titolo di Princess of Princess avvenuto nel Marzo 2017. Una sconfitta netta, ma che avrebbe trovato presto vendetta nel giro di pochi mesi durante l'annuale torneo Tokyo Princess Cup, dove pur con la più classica delle vittorie di rapina era riuscita ad eliminare l'ex regnante al secondo turno.
Con il senno di poi quello sarebbe stato un passaggio di consegne: da quel momento in poi infatti, la Saiki sarebbe diventata la nuova forza dominante della Tokyo Joshi Pro e lo avrebbe fatto sconfiggendo in sequenza alcuni dei nomi legati al gruppo fin dalle prime battute, prima Shoko Nakajima e poi in finale Yuka Sakazaki, quest'ultima in particolare era diventata da poco la nuova campionessa della compagnia e malgrado la sua estrema confidenza era stata messa fuori gioco anche grazie ad una delle tecniche apprese in W-1, la Shining wizard, mossa simbolo di Kenji Mutoh. La perdita della finale obbligherà Yuka ad una rivincita, mettendo stavolta in palio la sua stessa cintura e purtroppo per lei l'epilogo sarà lo stesso, nonostante la maggior foga ed il suo tentativo di competere con la rivale usando una serie di colpi presi dal kickboxing, finirà comunque vittima di un doppio Shining Wizard e della devastante Jackhammer.
Un doppio successo che andava a sommarsi ad altri traguardi raggiunti fuori dal quadrato, visto che agli inizi dello stesso anno aveva dato il via assieme al crossdresser australiano Ladybeard - personaggio particolarmente presente in molte vicende legate al mondo joshi - ad un nuovo sodalizio di stampo musicale chiamato Deadlift Lolita, ottenendo da subito un discreto ritorno di pubblico con il primo singolo SIX PACK TWINS.
Deadlift Lolita - SIX PACK TWINS
Tutti simboli del fatto che la idol muscolosa a quel punto aveva raggiunto la piena legittimazione: nessuno avrebbe più potuto mettere in discussione questo suo modo di vivere il proprio corpo, lo stesso che le stava consentendo di prendere in mano le proprie "carriere", sempre modellandole a propria immagine, la stessa che in quel momento rappresentava la TJPW.
Il suo regno da campionessa é durata giusto un quadrimestre, un arco di tempo sufficiente a mettere la propria impronta sugli spettacoli e a cementare il rapporto con un pubblico sempre molto caloroso nei confronti di quella che a tutti gli effetti era la sua principale beniamina grazie ad una spiccata personalità che le consentiva di catturare l'attenzione pur senza proporre un tipo di wrestling spettacolare, ma al contrario adottando uno stile che si potrebbe definire "marziale", molto improntato sul cosiddetto striking e sull'uso di tecniche più semplici e dirette, in particolar modo i calci. Ma quello era anche il periodo ideale per costruire colei che avrebbe dovuto detronizzarla: Miyu Yamashita, la prima ragazza arruolata dalla compagnia e la prima detentrice della cintura, aveva lanciato la sua sfida in occasione del primo show del 2018, colpita dalla tecnica mostrata dalla sua nuova rivale nei pochi incroci in cui si erano trovate di fronte e determinata nel voler cercare di somigliarle e se possibile superarla.
Quella andata in scena alla Korakuen Hall é stata una vera e propria battaglia, dura nella sua costante ricerca nel proporre colpi sempre più duri e "realistici", una guerra di nervi in cui Reika per lunghi tratti ha scagliato a terra la Yamashita, solo per vederla rialzarsi più incattivita e determinata nello scagliare i propri calci, fino a quando entrambe si sono colpite a vicenda con la stessa tecnica, come se fossero allo specchio. Un testa a testa rotto solo nelle parti finali, quando la maggiore grinta ha permesso a Miyu di mettere al tappeto la sua nemica, iniziando quella che sarebbe stata suo primo vero prova di maturità.
Reika Saiki vs Miyu Yamashita - 4 Gennaio 2018, Tokyo Joshi Pro '18 (Korakuen Hall)
Tuttavia questo non sarebbe stato certo un ridimensionamento per la Saiki e infatti dopo appena qualche mese si sarebbe rifatta aiutando Marika Kobashi a vincere le cinte di coppia arginando le straripanti NEO Biishiki-gun guidate da Sakisama e dalla sua fervida discepola Azusa Takigawa in quello che a lungo sarebbe stato lo spettacolo con il maggior numero di vendite al botteghino.
Al di là degli allori però, la centralità della sua figura é risieduta anche e soprattutto nel suo essere una figura di riferimento per quel che concerneva gli allenamenti, specie nei confronti delle più giovani che si stavano aggregando alla compagnia, come il gruppo canterino delle Up Up Girls - spesso inserite in programmi di allenamento specifico ai suoi ordini - oppure facendo scouting tra le ragazze associate alla WALK, tra le quali é saltata fuori tra le ultime la sua futura ultima avversaria citata ad inizio articolo.
Reika tiene una sessione di allenamento alle Up Up Girls presso la palestra Body Plant (photo credits: DDT)
La sua voglia di wrestling però non si limitava alle sole TJPW e W-1, di conseguenza le sue apparizioni nel corso del 2018 hanno iniziato a toccare altre piccole realtà, locali, ma anche straniere come nel caso della Singapore Pro Wrestling, un territorio piuttosto singolare dove molte lottatrici giapponesi hanno trovato spazio nel corso della sua breve vita, inclusa l'avversaria che le avrebbe offerto il match più impegnativo della sua carriera, Meiko Satomura.
La leggendaria discepola di Chigusa Nagayo stava anch'essa stringendo i rapporti con il gruppo della DDT, in piena linea con la politica di alleanze e collaborazioni che ha sempre tenuto in veste di promoter ed in virtù di essi aveva fatto alcune comparsate in Tokyo Joshi Pro, incontri in cui aveva letteralmente demolito la malcapitata Miyu Yamashita, lasciandole quasi lo stigma del suo sguardo di rimprovero per aver messo in piedi delle prestazioni non alla sua altezza. Dunque in un certo senso toccava a Reika riscattare l'onore della promotion e lo avrebbe dovuto fare a un anno esatto dalla sconfitta patita dalla stessa Miyu.
Reika Saiki vs Alexis Lee - 25 Luglio 2019, SPW Vs. OWE: Oriental Storm
Quella che si troverà di fronte la Satomura però non sarà certo una rookie impaurita, bensì una lottatrice fatta e finita in grado di fare il diavolo a 4 senza cedere di un millimetro e l'incontro é andato proprio in quella direzione, dove fin dai primi scambi la più esperta veterana non é mai stata in grado di prendere il totale controllo delle operazioni: merito della sua forza fisica straripante, ma anche dell'esperienza e di una certa malizia che le hanno permesso di contrattaccare le mosse più tipiche della boss, come lo Scorpio rising kick o la Frog splash dalla terza corda, il tutto senza snaturare il suo modo di stare sul ring.
Ad un certo punto addirittura la vittoria sembrava essere a portata di mano, nell'esatto momento in cui Meiko, indebolita dall'ultimo comeback, era stata intrappolata in una Torture Rack tanto feroce quanto "credibile" nella sua esecuzione. Ovviamente la differenza di caratura ha fatto si che questa potesse essere solo un'illusione, specie in un ambiente che tiene molto in considerazione l'anzianità di servizio, eppure anche quel frammento di incontro é stato l'indice dell'ottima performance della novella Lolita, tanto valida da ricevere parecchi complimenti dalla padrona delle Sendai Girls' e anche da parte della critica, la quale ancora oggi considera quell'incontro come uno dei più significativi nella storia della TJPW.
Ironia della sorte però, quello sarà uno degli ultimi acuti di Reika in veste di lottatrice e di sicuro lo é stato in Tokyo Joshi, visto che a metà del 2019 aveva deciso di abbandonare la compagnia per mettersi in proprio e lavorare da freelance, con un occhio di riguardo per le nuove Actwres Girl'z targate Yumiko Hotta, vecchia conoscenza incrociata spesso al tempo degli esordi in WRESTLE-1.
In quel periodo Yumiko stava cercando di cambiare il volto della sua nuova compagnia di appartenenza improntandola maggiormente in qualità di scuola di formazione per lottatrici, mettendo in secondo piano il potenziale ruolo di idol delle sue iscritte, un po' come aveva fatto a suo tempo la promotion appena lasciata dalla Saiki che dal canto suo pareva il profilo ideale per aiutarla in questo compito portando comunque la propria fetta di pubblico. Per questo motivo Reika era stata subito mandata contro l'allora la stellina di casa nonché campionessa Saori Anou in veste di invasore vera e propria con tanto di stemma della W-1 esposto fieramente durante il suo debutto.
Saori in questa sfida metterà in campo una cattiveria tale da sopperire allo svantaggio fisico, andando pure a segno con una raffica di suplex tali da mettere in dubbio persino la capacità della sfidante di lasciare il quadrato sulle sue stesse gambe, lasciando ancora una volta a quest'ultima il ruolo di beniamina in difficoltà che tante soddisfazioni le ha dato in passato e facendo in modo che gli stessi spettatori accompagnassero l'inevitabile ritorno di fiamma di colei che alla fine della serata avrebbe strappato la cintura con l'ennesima devastante Jackhammer.
Highlights del match tra Reika Saiki e Saori Anou
Un copione stravolto dopo appena 2 settimane, quando Reika verrà costretta a fermarsi per una frattura alla mandibola, infortunio piuttosto grave e con tempi di recupero piuttosto lunghi, allungati ulteriormente dalla pandemia mondiale e dalla conseguente interruzione della maggior parte delle attività.
Un tempo troppo dilatato nel frattempo ha trovato altre nuove forme in cui apparire, dato che adesso si sta concentrando sulla recitazione e sulla potenziale carriera di attrice - che attualmente può già vantare una serie di piccoli cameo all'interno di alcuni sceneggiati - mentre il bodybuilding ed il wrestling sono ormai un retaggio del passato, forme che ormai non si adattano più ad un'anima in continua trasformazione, ma con un carattere ed una volontà assai ben definita.