Calle joshi

Biografie | By Poppo • 15-06-2020

Una storia di scelte e determinazione

Tagliare la testa al toro è un modo di dire ormai diffuso nella maggior parte della penisola italiana, tuttavia la sua origine è andata a perdersi nel tempo, tant'è che spesso ci si meraviglia che si riferisca ad un usanza veneziana, a maggior ragione quando si specifica il suo legame con il carnevale ed il giorno di Giovedì Grasso. Un pegno pagato in antichità per riscattare la propria libertà trasformato in rito annuale, un modo netto di risolvere un'annosa questione.

Poche settimane fa Maki Itoh ha annunciato che se entro l'anno prossimo non riuscirà ad affermarsi nel mondo del wrestling, si ritirerà per sempre. Per l'ennesima volta in vita sua si ritrova quindi a dover tagliare la testa al toro.

Gioventù violenta

Il primo contatto di Maki con il mondo del Puroresu avviene a soli 5 anni: suo padre è un appassionato e nel tempo libero gli piace guardare gli show in televisione, specie assieme alla figlia. Piccolo dettaglio: i match che preferiva guardare erano i deathmatch della FMW e soprattutto non riteneva la piccola Maki troppo giovane per assistervi.

Ad ogni modo questo non avrà ripercussioni o traumi sulla sua crescita ed al tempo stesso la passione del padre non verrà recepita nei primi anni avvenire, forse perchè troppo piccola per rendersi conto di cosa stesse guardando, ma anche per via di un carattere estremamente schivo; nell'intervista a The Joshi Podcast infatti descrive chiaramente come a 13 anni non avesse ancora amici e di come non fosse in grado di relazionarsi a causa della sua timidezza; i nemici invece c'erano purtroppo, bulli che avevano preso di mira questa sua debolezza accentuando il suo isolamento dal resto dell'ambiente circostante. A salvarla da queste violenze oltre alla proverbiale resistenza ci penserà il suo primo amore, un ragazzo della stessa età già entrato in un mondo a lei completamente estraneo, quello degli idol. Per poterlo frequentare dunque, decide di provare a superare le sue tante paure legate al contatto con le altre persone, un tributo in cambio della sua felicità e perchè no, delle sue aspirazioni personali.

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Maki Itoh e Mizuki interpretano la loro prima entry music

Grazie alle conoscenze del ragazzo, nel 2012 riesce ad ottenere un ingaggio entrando nel suo primo ed unico gruppo, le LinQ, una Idol band il cui nome deriva dal luogo di fondazione, l'isola di Kyushu (l'acronimo infatti sta per Love in Qshu). La band include tante altre ragazze, infatti era divisa in due gruppi, le Lady e le Qty, ossia le Kawaii, le ragazze carine; Maki farà parte della seconda unit ed inizierà ad esibirsi all'interno di spettacoli dal vivo svolti nell'area di Fukuoka e contemporaneamente avrà occasione di recitare piccole parti di sceneggiati o ospitate presso trasmissioni per ragazzi.

Sempre la stessa musica

Anche il mondo delle Idol però non appassiona Maki: nonostante l'opportunità di avere successo, l'idea di dover sempre cantare le stesse canzoni e le stesse coreografie opprime la sua creatività, in particolare la sua predisposizione ad inventarsi sketch da inserire negli spettacoli, tutte idee ricacciate con forza dal suo impresario, impaurito dal proporre qualcosa di diverso dagli stereotipi dell'ambiente. Le sue gag a dir suo la rendono ugly e lui invece vuole solo Kawaii.

Alla fine del suo primo anno di carriera il suo malumore è già sfociato nell'insofferenza, ma è allora che viene notata da Sanshiro Takagi, presidente e fondatore della DDT, il quale nota subito il potenziale della ragazza e le propone un match di esibizione; pur non essendo tra le sue priorità. decide di provare: non per diventare una lottatrice, ma perchè l'evento si tiene presso il palazzetto Hakata Starlanes di Fukuoka, un posto abbastanza capiente in grado di garantirle ulteriore visibilità. Per l'occasione farà squadra con l'homosexual Danshoku Dino e la Mini love machine #2 Makoto Oishi per affrontare proprio Takagi insieme a Touru Owashi in un handicap match. Maki non ha la benchè minima idea di cosa debba fare: non conosce le regole, non sa come muoversi e non ha il tempo di allenarsi, perciò l'unica cosa che farà per tutto il corso dell'incontro è tirare headbutt, testate quindi. Senza saperlo ha iniziato da quel giorno a costruire il suo personaggio.

Nel corso dei successivi 3 anni prende parte a sporadici eventi ed inizia ad allenarsi, in gran segreto, a tal punto da non aver mai rivelato chi fossero i suoi allenatori, perchè non le piace rivelare le sue debolezze. Arriva quindi il suo debutto one on one contro Miyu Yamashita: 10 minuti per dimostrare di poter stare sul ring con il talento principale del brand femminile DDT, la Tokyo Joshi Pro Wrestling. Nonostante la sconfitta, l'esame viene superato, anche grazie alla sua testa dura. Troppo dura però per il suo impresario, il quale non accettando questa sua carriera parallela, decide di licenziarla in tronco. Un addio senza rimpianti da ambo le parti, in particolare per Maki il pegno da pagare è ormai ben poca cosa.

E comunque potrà continuare a cantare e ballare.

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Maki minaccia di far diventare Dino "etero"

Inizia quindi un nuovo percorso per lei, diviso in due sentieri: in TJP punta tutto sul suo essere una ex Idol reclutando Mizuki per la sua Itoh Respect Army ed inscenando alcune rivalità contro altre Idol, tra le quali Azusa Takigawa, che culminerà in un Idol Lumberjack match (vinto proprio da Maki); in DDT invece incrocerà le armi con il suo avversario più noto, lo stesso Danshoku Dino con cui aveva debuttato. Una faida che culminerà con il 4 gennaio 2018 (alla Korakuen Hall, come ormai da tradizione) con il famoso scontro tra i due nel corso del quale Itoh chan bacerà sulla bocca l'ignaro Dino. Ormai tutte le sue energie sono indirizzate nel plasmare a sua immagine un personaggio in grado di trasmettere la sua dirompente verve creativa, in grado di interpretare sia parti basate sul comedy (la most cutest in the world) , che ruoli più "seri" grazie al suo modo di interpretare l'underdog dalla testa dura in una sorta di versione moderna del più famoso Hulk Up.

International

Il 2019 è l'anno più significativo della sua carriera, non tanto per i risultati: molte rivalità si concludono con dure sconfitte, inclusi l'importante scontro con la leggendaria Meiko Satomura e soprattutto la sua prima title shot contro la nemica di sempre, la Yamashita proiettata a realizzare il regno titolato più importante della storia della promotion. La stessa Mizuki nel frattempo ha vinto i titoli di coppia con un'altra partner (Yuka Sakazaki), ha vinto la Tokyo Princess Cup e poi l'ha sconfitta in una brutale resa dei conti. La bacheca dei trofei è ancora vuota (ad eccezione dell'immancabile DDT Iron Man Heavy Metal), ma altre opportunità stanno per bussare alla porta.

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Durante il weekend di Wrestlemania, la DDT organizza una serie di show in terra americana, per sfruttare l'enorme massa di gente attirata dall'evento. Neanche a dirlo, in queste circostanze si scontra con i suoi avversari di sempre, Dino e Miyu, inoltre prende parte ad un evento organizzato da Joey Ryan. L'America colpisce Maki nel profondo, in particolare il pubblico, molto più vasto e - soprattutto - più partecipe di quello giapponese. Le persone la fermano, cantano la sua theme e rispondono in maniera molto più rumorosa dei suoi conterranei, dandole la sensazione di successo che ha sempre perseguito. La sua priorità cambia ancora: vuole tornare a lottare in America, di conseguenza inizia a studiare con determinazione la lingua, imponendo addirittura agli intervistatori di parlare in inglese per facilitarle l'apprendimento.

Un altro elemento di internazionalità viene proposto dalla TJP attraverso l'introduzione di un titolo apposito, detto appunto International: una cintura da difendere anche contro gaijin esterne ed in altre promotion straniere. La prima vincitrice è l'altra Maki, Natsumi, avversaria dalla quale aveva ricevuo una brutta sconfitta durante il corso dell'anno e che sembrava sul punto di dover salire le gerarchie della compagnia, salvo poi venire costretta a fermarsi a causa di un infortunio. A succederle inizialmente è Yuna Manase, lottatrice di lungo corso e già scopritrice di altri talenti tra le Idol, su tutte Tam Nakano. Maki arriva alla scontro titolato dopo alcune vittorie contro avversarie minori, sempre con la solita spocchia, ma al tempo stesso con la consapevolezza di aver tutto da dimostrare; infatti l'incontro viene condotto dalla Manase che grazie alla maggior forza fisica riesce a tenere a bada le velleità della sfidante. Nonostante l'ormai consolidata testa dura, i suoi comeback non risultano mai incisivi e non riescono dare l'idea di poter cambiare le sorti dell'incontro, ma all'improvviso un tentativo di finisher andata a vuoto da parte della Manase viene trasformato nel pin decisivo.

Gloria mundi sic transit

Questa vittoria è il preludio della prosecuzione del suo cammino verso l'internazionalità: è il turno del Regno Unito, prima sottoforma di sfida (vinta con successo) contro la gaijin Nightshade, proveniente dalla EVE, la stessa promotion che ospiterà più tardi il debutto di Maki in terra d'Albione nel corso dello show Wrestle Queendom (dove parteciperà anche Yuka Sakazaki peraltro). Ad attenderla c'è Session Moth Martina, veterana di lungo corso che con Maki ha diversi punti in comune: una forte propensione al comedy ed al ballo (a modo suo!) e che inoltre conosce molto bene il panorama giapponese, avendo lottato in più occasioni in Stardom. Oltre alla vittoria dell'incontro, Maki porterà a casa un numero considerevole di nuovi fans, colpiti dal suo ingresso in scena e dalla sua capacità di effettuare dei promo in un inglese molto più fluente di molte sue conterranee.

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L'ingresso di Maki durante l'edizione di Wrestle Queendom 2020

Purtroppo per lei questa sarà una consolazione e non la consacrazione, perchè pochi giorni prima Thunder Rosa le aveva strappato la cintura International dopo uno scontro senza storia dal quale Maki esce in lacrime: sa di aver perso alla prima occasione che conta e soprattutto di essere ancora acerba per poter lottare ad alti livelli. A peggiorare le cose arriva una seconda sconfitta internazionale, stavolta per mano della panamense Dalys, impegnata nel suo tour nel Sol Levante.

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Maki parla a Timeline della sua rivalitàcon Thunder Rosa e del suo match precedente a Tokyo Joshi Pro 20.

La pandemia da COVID-19 ha messo l'accento su questo momentaneo stop della sua carriera, da qui la decisione di stabilire un ulteriore ultimatum alla sua vita professionale. Perchè dietro al personaggio costruito pazientemente, costruito su una bellezza corredata da gestacci e parolacce in inglese, c'è una feroce determinazione ed un'ambizione probabilmente più grande di quanto possa offire l'attuale panorama joshi per una performer così atipica.

A noi appassionati non resta che sperare di poterla vedere esibirsi il prossimo anno e quello dopo ancora, così come ogni anno si rinnova la tradizionale allegria del Carnevale e del Giovedì Grasso.