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Tokyo Joshi Pro Wrestling
Show | By Poppo • 23-03-2022
Image Credits: Tokyo Joshi Pro Wrestling

Debutti, ritiri e ritorni: Per la TJPW Grand Princess 22 é stata una vera e propria riunione di famiglia

Il fine settimana appena trascorso in casa Cyberfight si é svolto all'insegna delle celebrazioni, del resto raggiungere il quarto di secolo come accaduto alla DDT, la sua promotion ammiraglia, non é certo cosa da tutti i giorni, specie in quest'epoca così tormentata sotto tanti punti di vista.

A maggior ragione c'é stato da festeggiare anche per la succursale della Tokyo Joshi Pro, riuscita nel suo piccolo a raggiungere i 9 anni di vita seguendo un processo di crescita lento ma costante e che soprattutto negli ultimi anni sta iniziando a raccogliere i frutti del proprio lavoro grazie all'esposizione acquisita da alcune delle proprie beniamine attraverso le loro apparizioni oltreoceano e anche grazie alla notorietà pregresse di altri volti arrivati più di recente che stanno cementando lo stato di seconda "potenza" della compagnia all'interno del contesto joshi.

Lo spettacolo Grand Princess é stato dunque una celebrazione di tutto questo, anzi una mega festa in grande stile curata nei minimi dettagli, dalla scelta dell'inedita sede del Ryogoku Kokugikan di Tokyo al curatissimo lavoro di presentazione audiovideo delle storie proposte, per arrivare alle sfarzose coreografie adottate per gli ingressi delle lottatrici, così originale da diventare velocemente virali.

Ma il vero punto di forza di questa rumorosa e spensierata parata é stata l'emozione trasmessa dall'inizio alla fine da parte di tutte le protagoniste coinvolte, anche da parte di coloro che non ne fanno più parte ma che sono passate giusto per porgere un saluto e prendersi una meritata ovazione.

Non perdiamoci di vista!

A riprova di ciò, la serata si é aperta con un discorso introduttivo da parte delle 2 ragazze che a suo tempo avevano partecipato assieme a Miyu Yamashita al primo evento organizzato dalla TJPW, KANNA e Chikage Kiba. Se é vero che oggi questi nomi dicono poco, entrambe hanno percorso una buona fetta di strada tenendo alto lo stendardo del gruppo prima di appendere gli stivali al chiodo per dedicarsi ad altro.

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Il discorso di KANNA e Chikage Kiba a inizio spettacolo

Su KANNA in particolare - apparsa molto emozionata, al punto tale da commuoversi una volta ottenuto il microfono - la Tokyo Joshi Pro aveva riposto una certa fiducia, tant'é che ha partecipato a molte delle storie principali proposte, specie quelle che incarnano la ricerca dell'originalità alla base del progetto, originale come una delle prime fazioni apparse da quelle parti, lo Snake world di cui ha fatto parte per alcuni mesi, seppure contro la sua volontà: nel 2016 era infatti accaduto che il lottatore Poison Sawada JULIE, grazie ai suoi poteri occulti era riuscito a far bere una strana pozione prima a KANNA e poi ad Akane Miura; l'intruglio sulle prime le aveva rese più forti, ma in breve tempo le aveva trasformate in donne serpente ai suoi ordini, tanto da rinominarle Poison KANNA e Poison Miura.

A salvarle ci avrebbero pensato l'eroina della casa, Hyper Misao e la sua assistente, la ragazza proveniente dal liceo Saki Akamiya, ossia una delle tante incarnazioni di Saki Akai, capaci dopo diversi scontri di mettere fuori gioco l'incantatore e restituire l'umanità alle sue sottoposte. All'inizio della Primavera, la Akamiya sarebbe tornata dietro ai banchi di scuola, lasciando il suo posto alla sua alter ego, che dal canto suo aveva già creato una sua formazione personale nell'anno precedente, con la quale intendeva dominare la compagnia, le Biishiki-gun: anche allora KANNA era stata reclutata con la promessa di diventare più forte, così come era stato promesso alla sua collega Ai Shimizu, doppiatrice di successo che aveva deciso di intraprendere la carriera di pro-wrestler nel 2014 durante la prima edizione della Princess Cup.

KANNA, Ai Shimizu e Saki Akai. Photo credits: Tokyo Joshi Pro

La vita di questa unit si sarebbe nello stesso anno: ad inizio 2016 infatti, Ai aveva annunciato la volontà di diplomarsi e ritirarsi dal wrestling, consapevole di essere la più anziana del gruppo, ma al tempo stesso la meno pratica, ruolo che nel tempo le stava creando disagi e dubbi sui suoi possibili miglioramenti in futuro, gli stessi che a lungo avevano perseguitato Chikage Kiba, al punto da spingerla ad auto escludersi da diversi eventi perché non si riteneva all'altezza degli standard minimi richiesti, rimanendo comunque a disposizione della compagnia fino al 2018, anno del suo addio ufficiale, una decisione simile a quella di Akane Miura, ritiratasi per terminare i suoi studi nel 2017, ma rimasta lo stesso a lavorare dietro le quinte, mantenendo queste mansioni fino ai giorni nostri. KANNA invece, reduce da alcuni infortuni nel 2015, aveva deciso di dedicarsi all'altra sua passione, la musica, per intraprendere la carriera di cantante rap, concedendosi un'ultima reunion con Saki ed Ai in occasione del suo ultimo match disputato. 

O almeno questo fino allo scorso Sabato, anche se si é trattato delle NEO Biishiki-gun, la versione riveduta e corretta in cui la Akai é diventata l'aristocratica di origini francesi Sakisama, facendosi accompagnare da diverse servitrici nel corso degli anni, tutte presenti per accompagnarla nel trios di serata, a partire dal dottore pazzo Yukio Saint Laurent (Yukio Sakaguchi), il rapitore che grazie alle sue droghe aveva corrotto la giovane Azusa Takigawa, trasformandola Azusa Christie, la devota "suoretta" di Sakisama resa quasi invincibile dalla sua conversione, al punto tale da spingere la stessa leader del gruppo dopo un lungo regno da campionesse di coppia a lasciarla libera dopo essersi convinta che la ragazza era ormai abbastanza forte per farcela da sola, cosa che Azusa ha tradotto nella realtà abbandonando anche lei la carriera dopo 3 anni per cercare di diventare giornalista.

Meno nota e più nascosta dai recenti cambiamenti fisici e dall'orsetto é stata la comparsata di Yoshiko: per un breve periodo del 2018, l'ex Gold tiger é stata arruolata nel ruolo di Yoshiko-Sama, una bodyguard anomala, diametralmente opposto al suo personaggio essendo una cameriera così timida da nascondersi dietro al suo orso di peluche chiamato Charlotte, salvo usarla come arma per abbattere le avversarie, al tempo rappresentate dalle Itoh Respect Army.

Azusa Christie, Sakisama & Yoshiko-sama vs Maki Ito, Miyu Yamashita & Mizuki - 25 Marzo 2018, DDT Judgement 2018 (Ryogoku Kokugikan)

A chiudere il cerchio ci sono le più recenti aggiunte di questo piccolo universo interno alla TJPW, la cameriera Martha, sempre intenta a pulire non si sa cosa e che ogni tanto torna a fare capolino dopo aver abbandonato il lavoro a tempo pieno dopo aver "recuperato" la famiglia che era stata rapita misteriosamente rapita e poi i nomi che si sono ritagliati uno spazio importante all'ombra di Sakisama, la piccola e dispettosa Mei Saint-Michel (alias Mei Suruga) e Hyper Misao, protagonista qualche anno prima di una lunga storia per molti versi simile a quella di Azusa, ma conclusa con il suo ritorno all'antica maschera, un ritorno alle origini rivissuto in pieno anche durante il suo match contro il presidente Sanshiro Takagi, il primo wrestler visto dal vivo assieme a Jun Kasai mentre lottavano fuori dall'arena usando una bicicletta ed una piramide di sedie, tutto richiamato all'interno dell'incontro, dove é intervenuta in suo aiuto anche Akane Miura.

Chi viene e chi va

Chi invece si trova ormai agli sgoccioli della propria avventura sono Marika Kobashi e Nodoka Tenma, la prima coinvolta nell'incontro a 3 con le NEO Biishiki-gun - dalle quali ha ricevuto anche un omaggio floreale a fine incontro, accettandolo per la prima volta dopo diversi rifiuti avvenuti in passato - mentre la seconda ha affrontato come da sua specifica richiesta la sorella di ring Yuki Aino, ottenendo anche l'accompagnamento musicale da parte di una delle sue band preferite, le Angela. Si tratta di addii preventivabili dopo così tanto tempo e in un contesto "ibrido" che cerca di pescare a piene mani delle figure polivalenti provenienti dal mondo dello spettacolo con la prospettiva futura di approdare in ben altri lidi estranei alla disciplina.

Se Nodoka e Marika all'epoca erano ragazzine giunte nella capitale per fare questo grande salto in avanti, i profili sui quali ultimamente si sta concentrando la ricerca da parte del management sembra corrispondere a nomi più affermati e potenzialmente più remunerativi: l'ingaggio di Yuki Arai lo scorso anno, ha dato moltissima visibilità alla promotion grazie all'immensa popolarità delle SKE48, il gruppo di appartenenza di Yuki, ma é stato anche un primo segnale delle ambizioni di espansione del brand da parte di Takagi&compagnia; non é un caso che in pochi giorni siano stati annunciati in successione prima il reclutamento di nuove idol da includere nelle Up Up Girls di cui fanno parte Miyu Watanbe, Raku e Hikari Noa e poi l'apertura di Idol Wrestler Grand Prix, un evento/audizione per aspiranti cantanti che vogliono dedicarsi al pro wrestling e di cui si vocifera che un grande gruppo del settore sia già interessato a partecipare.

Nel frattempo a Grand Princess ha debuttato l'ultima arrivata Juria Nagano, la classe 1996 dai molteplici talenti passata dall'essere infermiera ad attrice specializzata nel genere Super Sentai - gli sceneggiati basati sulle trasformazioni ed i combattimenti fantascientifici, come ad esempio i power rangers - e di recente riconvertita a TikToker di successo, forte dei suoi 80.000 seguaci che inevitabilmente hanno destato l'attenzione della dirigenza.

Messa in coppia con Moka Miyamoto per affrontare le altre giovani Suzume ed Arisu Endo, i compiti di Juria si sono limitati al minimo indispensabile per mettere in mostra il costume da infermiera durante l'ingresso e poi il suo background da karateka nel corso della gara, così da permetterle di mettere a segno qualche colpo da regalare ai fotografi per poi lasciare praticamente tutto il resto del lavoro alle colleghe. Un debutto avvenuto non certo in pompa magna, ma si é comunque notata una certa cura nei dettagli che sembra far presagire un percorso diverso da altre novizie che hanno calcato in precedenza i ring della casa, seppure questo non si può tradurre necessariamente in un trattamento di favore, basti pensare che la stessa Arai sta crescendo senza bisogno di risultati clamorosi, come testimoniato dal suo match contro l'arci-rivale Maki Itoh, dove ha dato battaglia, ma alla fine si é arresa per via della sua inesperienza.

Arrivederci a....

A chiudere una lunga serata in cui hanno presenziato diversi talenti esterni di ottima fama come ASUKA, Ram Kaicho e Hikaru Shida hanno aiutato a consolidare giovani in rampa di lancio quali Yuki Kamifuku e Hikari Noa, é toccato invece alla prima lottatrice assunta e alla quarta in ordine di tempo, da una parte la campionessa e ormai despota Miyu Yamashita, dall'altra Shoko Nakajima, l'unica riuscita a costringere la rivale a cedere la cintura dopo un regno lungo e molto simile a quello raccontato nel corso degli il 300 giorni, ossia una successione di vittorie ottenute grazie allo strapotere dei suoi calci, capaci di mettere in ginocchio l'intero roster.

Quella volta Shoko aveva chiuso il cerchio in un modo quasi anti climatico da quanto era riuscita ad annullare l'offensiva di Miyu, come se avesse messo in secondo piano tutto quello che aveva rappresentato la reggenza precedente tra vittorie in patria e all'estero in un momento di crescita esponenziale della TJPW. Forse anche per questo motivo la presentazione ai nastri di partenza stavolta si é concentrata sul far percepire la Nakajima come una sfidante nettamente svantaggiata e così effettivamente é apparso per buona parte dell'incontro: la Yamashita per tutto l'incontro ha messo un vero e proprio mirino sul collo della sfidante, colpendolo con tutta la forza dei suoi calci, tanto metterla temporaneamente fuori gioco in più di un'occasione.

Dopo aver subito per buona parte della prima metà di gara, Shoko ha deciso di contrattaccare prendendo di mira lo stesso punto scelto dalla campionessa, anche a costo di rischiare qualcosa lanciandosi fuori dal ring e contro il sostegno, finendo per aggravare in parte i danni subiti, al punto tale da dover ripiegare sulle tecniche a terra per rallentare i ritmi, finendo però nuovamente vittima dell'offensiva più fredda e calcolata di Miyu. Ma con il passare dei minuti e l'impiego di energie, la resistenza della Big Kaijou ha dato i suoi frutti: le misure extra come la Attitude Adjustment dalla terza corda, il ninja kick e la Rabbit crash in corsa hanno a loro volta indebolito l'esecutrice di queste mosse, indebolendola abbastanza da impedirle di andare per lo schienamento al momento opportuno.

In questo modo Shoko ha apparecchiato il tutto per la strenua resistenza finale, conclusa (stavolta si) come nell'incontro precedente con la combinata vincente Northern Light Suplex/Diving Senton ancora una volta capace di mettere al tappeto la Yamashita,  impedendole quindi di battere l'ultima bestia nera rimasta all'interno della Tokyo Joshi Pro, ma soprattutto regalando un grande momento di commozione: dopo 9 anni le storie iniziate del gruppo originario sono ancora capaci di emozionare e rinnovarsi, l'entusiasmo di molte di quelle ragazze non solo é rimasto intatto, ma sta venendo supportato dalla loro crescita personale e dalla crescita di tutta l'organizzazione.

 

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Viene quasi da chiedersi chi di queste ragazze si vedrà tra 10 anni al prossimo anniversario: sembra un pensiero folle visti i tempi, ma non sarebbe bello vedere questa famiglia nuovamente riunita e forse più numerosa?