Calle joshi

World Wonder Ring Stardom
Attualità | By Poppo • 08-09-2021
Image Credits: World Wonder Ring Stardom

La Stardom assume con la stessa velocità di colei che chiudeva gli incontri in meno di 3 minuti

In mezzo alla parata di nomi chiamati 4 mesi fa per salutare per l'ultima volta Hana Kimura, quello di Hazuki era spiccato non solo perché si trattava del suo ritorno sul ring ad un anno dal ritiro, ma anche per via della sua prestazione complessiva, dove questa sua assenza dalle scene non si era assolutamente percepita, né a livello di tenuta fisica, né a livello di posizionamento ed interazione con le altre lottatrici ancora in attività.

Una condizione probabilmente dovuta in parte alla sua attività di rappresentante  nel campo degli integratori energetici, ma che assume tutt'altro senso alla luce della sua apparizione sul ring della Stardom lo scorso 29 Agosto, tanto da far sorgere il dubbio di una mossa calcolata per recuperare un'occupazione terminata in maniera altrettanto dubbia, tanto quanto il periodo in cui si é svolta: l'acquisizione della compagnia da parte di Bushiroad, il ritiro della collega di unit Kagetsu avvenuto poco tempo prima (avvenuto subito dopo aver perso il ruolo di capo allenatrice) e che aveva alimentato una serie di speculazioni per via di qualche accenno sibilino presente nel suo discorso di congedo

Il mio contratto é scaduto 2 mesi fa [...] Non pensavo che mi sarei presentata qui stasera in veste di freelance

Kagetsu

Nell'ambito del cambio di dirigenza, queste parole hanno contribuito a gettare ombre in primis sulla nuova gestione, colpevole di non aver trattato un elemento dello spogliatoio (anche piuttosto importante) con il dovuto rispetto, una teoria rafforzate poco dopo proprio dalle parole della nativa di Fukuoka quando é toccato a lei salutare il proprio pubblico

Spero che nessun'altra ragazza debba essere costretta a ritirarsi come é successo a me

Hazuki

Verità o complotto che sia, é buffo pensare che dopo un periodo relativamente breve ma pieno di avvenimenti, almeno uno dei protagonisti di questa storia sia dovuta in qualche modo tornare sui propri passi. Ancor più buffo se si arriva a pensare che forse lo hanno dovuto fare entrambe le parti in causa.

Questione di spazi

Il programma di incontri finali di Hazuki l'ha vista affrontare tra le altre la neo arrivata Giulia, dalla quale aveva ricevuto una sonora sconfitta con il chiaro intento di promuovere in pompa magna la futura ragazza immagine della promotion. Dopo l'arrivo della italo-anglo-giapponese, la nuova gestione ha cercato di ingaggiare personalità in grado rimpiazzare le numerose perdite dovute a ritiri ed infortuni: Kagetsu, Arisa Hoshiki, la stessa Hana e Jungle Kyona sono state sostituite da profili peculiari come Syuri (nel ruolo di veterana del gruppo) e le promettenti ed energiche Maika e Himeka (seguite dalla vivace Natsupoi) e parallelamente anche grazie ad una netta accelerazione nella scalata delle gerarchie di alcuni nomi che si trovavano in attesa della spinta definitiva, come testimoniato dalle attuali detentrici delle 2 cinture principali, Tam Nakano e Utami Hayashishita.

Un ottimo mix in grado di includere talento, estetica ed esperienza e soprattutto quest'ultimo punto ha segnato uno spartiacque netto con la successiva infornata di arrivi: del gruppo citato tutte - chi più chi meno - hanno avuto modo di formarsi e di mettere in mostra le proprie qualità cimentandosi in sfide di un certo livello girando la maggior parte delle realtà nazionali, ma lo stesso non si può dire per Unagi Sayaka o per le ultime arrivate Mai Sakurai e Waka Tsukiyama - novizie formate dai vivai di TJPW ed Actwres Girl'Z e dai quali hanno assorbito poca esperienza ricoprendo il ruolo di ultime della classe - ancor meno per una debuttante assoluta come Lady C. Ragazze che, assieme a Mina Shirakawa, condividono una maggior predisposizione negli aspetti legati agli aspetti esterni al quadrato, come l'uso dei social per connettere con un pubblico che innegabilmente é attratto anche dalla loro bellezza. Niente di nuovo o scandaloso in un mondo che vive anche grazie a questi espedienti, ma in un modello di spettacolo come quello della Stardom (come quello dell'ambiente joshi in generale), il modello smart and sexy che ha imperato negli U.S.A. per anni (e cercato di imitare da compagnie come la JDStar a suo tempo) non é sufficiente a portare pubblico e consenso attorno alla società.

Non é un caso quindi che al pari di questi nuovi arrivi, la Stardom stia cercando profili altrettanto esperti per accompagnare la crescita di queste novelle divas, spesso pescando dalla sua stessa storia: al decimo anniversario ci ha pensato la Yuzupon Ranger Yuzuki Aikawa a benedire Unagi, mentre dopo qualche tempo é stata richiamata alle armi una vera e propria meteora come Koguma. Un roster in continua espansione, specie se si considera che negli ultimi giorni sono partite nuove voci di ingaggio relativa alle ultime svincolate dalle altre realtà (Mirai Maiumi, Mei Hoshizuki e Hibiki) e in un contesto del genere il profilo di Hazuki corrisponderebbe in quella categoria di performer esperta e capace di mettere in vetrina questa nuova generazione di atlete, così diversa da quella formata prima da Nanae Takahashi e poi da Fuka e a cui vengono riservati trattamenti diametralmente opposti a quelli in vigore quando era in attività.

La HZK infatti per superare lo status di giovane talento in erba ha dovuto attendere 4 anni di apprendistato, utilizzando il suo personaggio da cosplayer per imitare le proprie superiori ed apprenderne le basi, da Yoshiko fino a Io Shirai, la leader a cui si é letteralmente attaccata alla gonnella cercando di imitarla e rivolgendosi a lei ogniqualvolta le veniva offerta la possibilità di esprimersi al microfono. Una specie di figura materna, ma che paradossalmente ha aiutato la propria assistita nel momento in cui ha abbandonato il nido per cercare fortuna in WWE, raggiungendo l'altra moschettiera della compagnia Kairi Hojo: sommate al periodo di prestito di Mayu Iwatani alla Ring of Honor, si sono creati i giusti spazi per proporre il nuovo personaggio di Hazuki, il motivo per cui il suo ritorno é stato invocato più volte prima della recente ufficializzazione.

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(dal Minuto 2) Io Shirai & Mayu Iwatani vs Kagetsu & Hazuki - 17 Giugno 2018, Stardom Goddesses Of Destiny (Korakuen Hall)

Questione di tempi

Finita nelle grinfie dell'Oedo tai grazie al primo draft operato nel 2017, il suo iniziale cambio di attitudine si era materializzato inizialmente in maniera molto basilare, limitandosi al cambio trucco e look, quest'ultimo ottenuto grazie ad un rigido programma di dieta ed allenamenti che le aveva fatto smaltire quell'aspetto paffuto che aveva nei primi anni di attività. Ma lo sviluppo del nuovo personaggio ha richiesto più tempo, persino dopo aver affrontato la sua capitana nel suo ultimo incontro in Stardom. Ci sono voluti 2 anni ed uno scontro con qualcuno di diametralmente opposto per caratteristiche e quel qualcuno é stato Mary Apache, una figlia d'arte che il Giappone lo ha girato parecchio assieme alla sorella Faby e che aveva accompagnato Hana Kimura, di ritorno dalla sua vacanza in Messico (in compagnia della figlia Natsumi), prendendosi nel mentre la cintura High speed, titolo tanto adatto alla sua gioventù quanto stridente con l'attuale stazza accumulata nel corso dei tanti anni di attività.

Dopo un primo assalto a vuoto - culminato però in una prestazione molto interessante che aveva visto le 2 rivali integrarsi piuttosto bene nonostante il dislivello tra i loro stili - al secondo tentativo Hazuki era riuscita ad aggiudicarsi l'alloro, stavolta facendo meno leva sull'incontro e più presa con il contorno, prima sfoggiando un'apposita cintura a forma di maiale per insinuare l'inadeguatezza dalla vecchia detentrice e poi calciando via la cintura subito dopo averla conquistata, un disprezzo che richiamava apertamente lo stesso che Testuya Naito aveva provato per la cintura intercontinentale della New Japan Pro-Wrestling portandolo dall'essere considerato un mestierante ingombrante ad essere uno dei personaggi più amati della sua federazione.

Una premessa che trova uno svolgimento altrettanto interessante: oltre a puntare a vincere gli altri titoli ponendosi ad un livello molto vicino alle allora campionesse Kagetsu (divenuta sua mentore ufficiale, essendo rimasta l'ultimo componente originale rimasto dell'Oedo Tai) e Momo Watanabe, Hazuki era riuscita nel compito difficilissimo di creare delle difese della sua High speed belt molto divertenti e variegati con dei minutaggi bassisimi che variavano da un massimo di 8 minuti per calare poi progressivamente fino allo storico tempo di 2 minuti e 46 secondi in occasione della difesa avvenuta contro Saki Kashima, in quello che ad oggi é stato il main event più breve della storia della compagnia. La velocità come ragione d'essere, tanti piccoli incontri pregni di azione spensierata (con tanto di sperimentazione, dato che all'inizio ha cercato di cambiare finisher più volte e rischiando il collo più di una volta provando la difficile Shooting Star Press dalla terza corda), ma che se letti in sequenza sono stati in grado di raccontare una storia originale ed incentrata sul suo nuovo modo di lottare.

8 mesi dopo la comitiva ha iniziato a infoltirsi e dopo un breve periodo di assestamento dopo la perdita del titolo, Hazuki si é altrettanto velocemente eclissata dalle scene, facendo spazio ad altre ragazze che avevano condiviso il loro percorso con lei, come Azumi e Natsumi Maki, entrambe autrici di due regni fatti di buoni incontri, ma troppo distanti temporalmente tra loro e privi di una vera e propria narrazione a supporto in grado di esaltarne ulteriormente le indiscusse doti, facendo emergere ancora una volta la doppia problematica legata ad un parco lottatrici troppo ampio da gestire attualmente e dell'elevata quantità di cinture attualmente in circolazione che spesso e volentieri non consente di riservare alle varie categorie una scrittura ed una presenza adeguata all'interno del calendario.

una condizione che sembra poter invece prendere piede per l'attuale detentrice Stralight Kid, anche lei passata al lato oscuro dell'Oedo Tai di recente - diventandone la nuova capitana in breve tempo a causa dell'infortunio di Natsuko Tora, l'ultima avversaria di Hazuki peraltro - e divenuta campionessa dopo tanti tentativi falliti grazie a questo cambio di rotta, per molti versi seguendo l'esempio della nuova rientrante, che al momento sarà impegnata con Koguma, la sua prima avversaria annunciata per il suo ritorno ufficiale che avverrà il prossimo 9 Ottobre, un'altra che la cintura per velociste l'ha assaporata fermandosi proprio sul più bello.

In questa serie di corsi e ricorsi storici, chi saprà ritagliarsi la fetta più grossa, questo gruppo di "giovani reduci" o le nuovi volti telegenici? Contrariamente a quanto si dice in maniera retorica, qui non c'é posto per tutte e le cose cambiano ad una velocità sempre più alta.